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CANNE DELLA BATTAGLIA:
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

12/02/2011.  BARLETTA CRESCE? ZERO IN CONDOTTA SU CANNE DELLA BATTAGLIA PER LA GIUNTA MAFFEI.

Proprio in questi giorni un volumetto di ben 108 pagine, stampato nel Napoletano, viene consegnato nella cassetta postale di ogni famiglia della città da parte dell’Amministrazione comunale.

S’intitola BARLETTA CRESCE 2006-2011 e vuol essere il compendio di quest’ultimo quinquennio visto dalla parte del sindaco Maffei che lo dedica nella presentazione ai suoi concittadini come testimonianza del lavoro svolto.

Quale sia il nesso di questa massiva diffusione in questi giorni con lo svolgimento delle primarie nel centrosinistra domenica 20 febbraio è di per sé intuitivo: ognuno spara le munizioni che ha.

A noi interessa invece denunciare la totale assenza in questo rendiconto della voce relativa a Canne della Battaglia quale parte integrante del territorio di Barletta, nel quale si ha chiara l’evidenza di come non si tratti solo di una rendicontazione morale quanto di un consuntivo di budget mediante il quale l’Amministrazione si mette i voti ed assegna gratifiche e prebende economiche (vedi premi di produttività) ai propri dirigenti.

Ecco come la pubblicazione delle tabelle retributive dei dirigenti ai sensi della legge Brunetta fatta dalla Gazzetta sabato scorso incrocia perfettamente questo percorso e consente ad ogni singolo cittadino di valutare il proprio personale indice di gradimento “reale” nei confronti della macchina amministrativa del Comune, con questa semplice domanda: secondo voi, guadagnano troppo i dirigenti del Comune di Barletta rispetto a quanto vi aspettereste, secondo la morale corrente e lo stato di disagio sempre più avvertito dalla gente comune?

Vedasi, anche in questo caso, l’emergere del gruppo che si chiama “Il palazzo di cristallo” che coincide ad incastro con questo momento della vita cittadina.

Il nostro Comitato si attiene anch’esso alla logica dei voti, ed il voto di ZERO in condotta su Canne della Battaglia attribuito già su Facebook alla Giunta Maffei è la semplice ratifica di quanto la stessa giunta dice di aver fatto per Canne in quel suo volumetto: praticamente ZERO per l’appunto, sfogliando noi come cittadini una per una le 108 pagine senza trovare un sia pur pallido riferimento all’area archeologica e produttiva che, a chiacchiere e distintivo, tutti gli amministratori prima e dopo il rimpasto dicono di tenere a cuore…

Zero anche per i riferimenti all’impegno delle varie Associazioni di volontariato che, pur nella pochezza dei mezzi ma con tanta ricchezza di quelle idee messe generosamente a disposizione ma poi scippate dall’establishment comunale, stanno ricevendo, diciamo così, il benservito in attesa della chiamata nella prossima campagna elettorale di primavera.

Vogliamo di contro elencare tutte le occasioni perse su Canne della Battaglia da quest’Amministrazione uscente nel raffronto a consuntivo rispetto alle linee di governo enunciate all’insediamento, e tuttora visibili sul sito comunale: il GAL (gruppo di azione locale) chiamato “I colli di Canne della Battaglia” con 12 milioni di euro che il Comune ha visto bocciare dalla Regione, unico cattivo esempio in tutta la Puglia; il declassamento del bookshop dell’Antiquarium con tre lavoratori licenziati ed il pauroso arretramento nell’accoglienza turistica; lo sfacelo della Cittadella con l’area delle basiliche devastata dall’incuria ed il mancato intervento sul muraglione crollato alias Pompei; l’incompiuta del secondo lotto sempre dell’Antiquarium, uno scatolone vuoto privo di efficace impatto sul sistema dei beni culturali; lo stop agli scavi di San Mercurio; l’insensibilità verso la soppressione delle fermate nei collegamenti ferroviari sulla tratta Barletta-Spinazzola, causa di ulteriore isolamento ed a scapito delle attività scuola-territorio; il degrado più volte denunciato ma del tutto ignorato della Fontana di San Ruggiero; le mire speculative sulla Masseria di Canne ridotta a discarica abusiva.

Nino Vinella, Presidente





 

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