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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

16/02/2011.  BARLETTA - ALLARME SMOG: "TROPPE POLVERI SOTTILI, OCCORRE FAR QUALCOSA".

BARLETTA - Aumentano le polveri sottili sospese nell'aria, i famigerati PM10, e sale anche la polemica. "Mentre l'intera classe politica cittadina è concentrata su una campagna elettorale autoreferenziale e priva di qualsiasi progettualità in grado di risolvere i numerosi problemi che interessano il nostro territorio, noi continuiamo ad occuparci delle criticità ambientali".


GLI SFORAMENTI - Lo sottolineano Francesco Scatigno, Felice Brescia, Dino Leonetti, Giovanni Del Mastro del Coordinamento No Biomasse e Inceneritori -. Purtroppo riscontriamo dal sito dell'Agenzia regionale per l'ambiente della Puglia un continuo peggioramento della qualità dell'aria dovuta allo sforamento di emissioni nell'aria di PM10, rappresentato da un insieme di sostanze solide e liquide con diametro inferiore a 10 micron nocive per la salute, causate dal traffico veicolare e dalla presenza di impianti industriali". Dal 1° gennaio al 13 febbraio ci sono stati a Barletta ben 12 giorni in cui le emissioni di PM10 hanno superato i valori stabiliti dalla legge che è di 50 microgrammi a metro cubo. «Quello che più allarma - dicono gli ambientalisti - è che gli sforamenti di PM10 in alcuni giorni di febbraio hanno raggiunto di media giornaliera i 100 microgrammi a metro cubo, cioè il doppio dei parametri stabiliti dalla normativa italiana ed europea. Chiaramente in questa situazione non si trova solo la città di Barletta ma anche città come Andria che hanno una situazione peggiore visto che i giorni di sforamento di PM10 sono 14".


I TIMORI - Non basta. "Altro dato estremamente preoccupante è che dall'inizio dell'anno ad oggi la media giornaliera monitorata ad Andria e Barletta di PM10 è superiore al limite giornaliero medio annuo fissato dall'Unione Europea in 40 μg/m3. In tutta questa vicenda quello che accomuna le due città è il completo silenzio delle istituzioni e dei partiti, tutti incapaci di mettere in campo una qualsiasi iniziativa che rimetta al centro dell'agenda politica la questione ambientale che riguarda direttamente la salute e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. E' sconcertante vedere a Barletta candidati alle primarie del centro-sinistra come il dott. Carpagnano che organizzano iniziative contro le malattie cardiovascolari e non dire assolutamente nulla sulle cause di queste malattie molto spesso provocate proprio dall'inquinamento dell'aria che respiriamo".


"In queste ultime settimane - aggiungono Francesco Scatigno, Felice Brescia, Dino Leonetti, Giovanni Del Mastro - con l'inizio della campagna elettorale assistiamo a Barletta ad una evaporazione delle istituzioni, al blocco totale di qualsiasi attività della macchina amministrativa, a partiti di entrambi gli schieramenti completamente impegnati a garantire la perpetuazione di un ceto politico completamente distante dai bisogni di un intero territorio.


Per questo chiediamo con forza ai sindaci Maffei e Giorgino e all'assessore provinciale all'ecologia della sesta Provincia che intervengano per risolvere questa situazione, non è possibile che continuino a restare in silenzio davanti ad una emergenza ambientale che ha ricadute pesantissime sulla salute dei cittadini".


QUALI RIMEDI - "Gli sforamenti di PM10 sono anche la conseguenza della completa assenza di un piano per la mobilità sostenibile. Nonostante ciò, qualcosa è ancora possibile fare per tamponare l'emergenza. Pertanto al fine di riportare i valori nella norma invitiamo la cittadinanza tutta a spostarsi a piedi lasciando a casa le proprie automobili e di evitare di tenere accesi i riscaldamenti più del necessario. Consigliamo ad anziani e bambini di evitare di sostare per lungo tempo in luoghi caratterizzati da un altro traffico veicolare e per i residenti sulle strade molto trafficate di evitare di aprire finestre e balconi nei momenti di traffico intenso. Abbiamo bisogno nel breve periodo di un Piano traffico che ridisegni l'idea di mobilità garantendo una reale sostenibilità ambientale, puntando sul potenziamento del trasporto pubblico, incentivando l'uso della bicicletta, chiudendo ampie zone del centro. E' necessario che aziende come Timac e Cementeria facciano la loro parte visto che gli sforamenti di PM10 non sono dovuti solo a traffico veicolare ma anche dalla presenza di questi siti industriali che forse credono di poter continuare ad inquinare senza doverne mai dare conto a nessuno".


IL SIT-IN - E domani, giovedì 17 febbraio, alle ore 17, è prevista una mobilitazione contro l'inquinamento a Barletta e Andria. Il presidio sarà posto in corso Vittorio Emanuele, sotto Palazzo di Città.


Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno on the web


http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=404736&IDCategoria=1


 






 

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