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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

24/05/2011.  "VEGLIANDO OLTRE IL CANCELLO". STORIE DI ORDINARIA INDIFFERENZA IN QUELLA VILLA SULLA STRADA PER CANNE DELLA BATTAGLIA... DALLA CRONACA AL LIBRO DI GIANPAOLO BALSAMO .

Nella galleria-atelier d'arte "Art Rurò", spazio aperto dalla pittrice Rosa Ruscino agli eventi culturali fra corso Garibaldi e via Nazareth, è stato ripresentato il volume di Gianpaolo Balsamo "Vegliando oltre il cancello" (Secop edizioni Corato), ovvero storie di ordinaria indifferenza e di solitudine in quella villa sulla strada per Canne della Battaglia.


Antonio Corvasce, responsabile di polizia giudiziaria del commissariato di Barletta, e Maria Pia Bucci, maresciallo della polizia municipale, hanno raccontato quanto vissuto da testimoni oculari nella villa delle sorelle Tupputi, le emozioni e tutte quelle sensazioni difficili da dimenticare, come l'importante lavoro svolto sotto la guida di Luigi Scimè, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, in quelle indagini al termine delle quali, pur escludendo ogni ipotesi criminale, venne fuori tutto lo scenario di solitudine, angoscia e abbandono del caso.


Conduttore il giornalista Paolo Pinnelli con la sua lettura di brani scelti, scanditi dalle note alla chitarra di Domenico Mezzina, e dalla proiezione dei servizi filmati andati in onda sulle reti regionali e nazionali.


La serata è stata promossa dal Comitato italiano pro Canne della Battaglia: questo l'intervento del presidente Nino Vinella con le sue riflessioni.


Quando l'amico e collega Gianpaolo Balsamo mi ha invitato a dare una mia personale testimonianza sugli avvenimenti dell'agosto 2007 raccontati nel suo libro, onestamente non l'ho presa bene perché il mio personale amarcord di quei giorni passa attraverso una strana sensazione, fra il dissacrante e l'amarognolo di chi è abituato a seguire i fatti di cronaca ma senza disgiungerli, nella particolare circostanza, da altri vissuti.


Ve lo dico in breve. Una di quelle mattine, locandina della Gazzetta sulla "villa degli orrori" a Canne della Battaglia: la scioccante notizia del giorno. Davanti all'edicola ricevo un insolito buongiorno.


"Scusi presidente - mi fa una ragazza sui vent'anni in tenuta da spiaggia - me la darebbe lei un'informazione? Oggi c'è vento, purtroppo niente mare. Ma quasi quasi ci facciamo una passeggiata col mio ragazzo a vedere 'sta villa: dove sta esattamente, che strada dobbiamo prendere, è facile arrivarci, come facciamo a ritornare a Barletta? Ci aiuti per favore, sennò che noia..."


Noia o voyeurismo? Canne della Battaglia, nuova "geografia" del turismo da reality show, quello che ti prude nell'horror pesato e venduto a un tanto al chilo, quello che ti fa andare con l'immaginazione, che ti spinge a muoverti, a fare quei due passi sul luogo del delirio. Esattamente come poi sarebbe avvenuto ad Avetrana nel 2010...


E così, a nuove notizie macabre, ecco spuntare nuove mete turistiche da raggiungere. Allo sportello informazioni, su internet, alle guide, magari agli stessi vigili urbani non chiederanno più come si arriva all'antiquarium o alla cittadella di Canne della Battaglia ma, com'è successo al sottoscritto, ti domanderanno "Scusi, per la villa degli orrori vado bene sempre dritto?..."


Qui, nella villa degli orrori, in contrada Antenisi, sulla provinciale da via Canosa verso la zona dei sepolcreti, la morte si era fatta chiusa e domestica, la morte qui si era fatta quasi altare familiare e tabernacolo di una comunità parallela e misteriosa tutta da indagare nell'indifferenza, con le sue solitudini, ben altre aspirazioni nella prospettiva dell'aldilà.


Per la cronaca, tre sorelle di Barletta in un solitario eremo di campagna a Canne della Battaglia, agosto 2007. Per la letteratura, quasi una singolare coincidenza con le tre sorelle Salina, nubili e bigotte, protagoniste del "Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa, Sicilia 1910.


Come in quel romanzo, anche qui da noi occorre fare pulizia, occorre far prevalere la pietà cristiana dopo tanto orrore: la stessa pietà che quei sospiri oggi interrogano e reclamano nel profondo, e che dovrebbero trasformarsi non in urla di terrore, non in chiacchiericcio di paese, non in scandalistici pruriti di fin troppo facile pettegolezzo ma nella voce delle loro anime.


Nino Vinella


martedì 24 maggio 2011


LE IMMAGINI DELLA SERATA NELL'ALBUM FOTOGRAFICO DI CLAUDIA MORRA SU FACEBOOK...


https://www.facebook.com/home.php?sk=group_176453119059940&id=207605762611342#!/media/set/?set=a.1885275385749.102619.1657331181


ALTRE IMMAGINI DELLA PRESENTAZIONE NELL'ALBUM FOTOGRAFICO DI VEGLIANDO OLTRE IL CANCELLO...


https://www.facebook.com/profile.php?id=1746990342#!/media/set/?set=a.117000681718665.28700.100002262004625


LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...














Aspettando la fine insieme ai cari estinti
di VALENTINA NUZZACI


http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=426690&IDCategoria=11






 

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