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Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

03/02/2006.  Conclusa la stagione di caccia.

Conclusa la stagione di caccia, e' d'obbligo il triste
conteggio dei morti e feriti umani dovuti all'attivita' venatoria


Conclusa anche quest'anno la stagione di caccia, e' d'obbligo il triste
conteggio dei morti e feriti umani dovuti all'attivita' venatoria e alle
armi da caccia in generale, perche', oltre ai milioni di animali
ammazzati, sono decine i morti e feriti tra le persone.

L'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Caccia, anche in
collaborazione con altre associazioni che si occupano di questo
argomento, ha raccolto informalmente i dati relativi agli "incidenti"
avvenuti durante le battute e piu' in generale tutti quelli che hanno
coinvolto armi da caccia. Come bilancio generale, si contano 60 morti e
85 feriti tra le persone, totali tristemente in linea con quelli degli
scorsi anni. Altre associazioni non hanno contato tra i morti quelli
intenzionali dovuti all'uso di armi da caccia per altri scopi, mentre
noi come Associazioni Vittime li contiamo perche' sono comunque dovuti
alla presenza di armi da caccia nelle case.

Si tratta comunque di un bilancio per difetto, perche' conta soltanto
quegli incidenti riportati sui giornali: tanti ferimenti, magari piu'
lievi, e gli innumerevoli casi di "allarme sociale", minacce dei
cacciatori contro i cittadini indifesi, spari nei giardini e vicino alle
case, ecc., spesso non sono riportati sui quotidiani. Inoltre, anche tra
gli incidenti di cui viene data notizia, solo una parte e' inclusa nella
rassegna stampa dell'Associazione Vittime, perche' spesso sono
pubblicati su edizioni locali di giornali di cui non si viene a
conoscenza. E' ragionevole pensare che la quantita' di feriti sia dunque
almeno doppia rispetto a quella conteggiata, mentre e' impossibile
censire le migliaia di casi di allarme sociale e di disagio dei
cittadini non cacciatori (cioe' il 99% della popolazione italiana).

"L'invito ai politici, in special modo adesso, periodo di definizione
dei programmi per i vari schieramenti" - dichiarano i rappresentanti
dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Caccia - "e' quello
di cambiare completamente strategia: mai piu' proposte di legge che
favoriscano ancora di piu' i cacciatori, e i danni da essi provocati, ma
proposte che restringano la possibilita' di cacciare, per proteggere i
cittadini, ricordando che da tutti i sondaggi effettuati negli ultimi
anni, la stragrande maggioranza e' contraria alla caccia."

I cacciatori non cessano mai di costituire un pericolo per la societa'
civile: oltre ai morti e feriti, ci sono tantissime situazioni di
disagio, anche grave, di famiglie che vivono sotto assedio, che hanno
paura, che non sono nemmeno libere di uscire in giardino, a causa della
prepotenza e del pericolo causato dai cacciatori per 5 mesi l'anno. Sono
molti i casi di questo tipo, che costituiscono un fenomeno sommerso, ma
di proporzioni enormi.

Non esiste un'altra attivita' altrettanto pericolosa e allo stesso tempo
inutile come la caccia: le attività quali il lavoro (almeno per quanto
riguarda i lavori piu' a rischio di incidente) e l'uso dell'auto, che in
effetti non sono certo scevre da pericoli, sono comunque attività
considerate unanimemente necessarie o per lo meno utili, e sono
praticate da tutti. Questo non si può dire della caccia: è un'attività
del tutto inutile, praticata solo per svago da una sparuta minoranza di
cittadini (circa l'1%) ed è vista con sfavore dalla stragrande
maggioranza della popolazione, che la vedrebbe volentieri abolita.
Inoltre, anche da un punto di vista numerico, facendo le debite
proporzioni la caccia risulta piu' pericolosa del lavoro e dell'uso
dell'auto: +15% di morti per caccia rispetto a quelli in incidenti
d'auto, +600% rispetto ai morti sul lavoro. Ci si chiede, allora, perché
per questi due ambiti si adottino tutte le misure preventive possibile
ma non lo si faccia per un'attività a mano armata considerata
cinicamente un hobby per pochi "eletti" a danno di tutti gli altri,
ambiente e fauna compresi.

L'Associazione Vittime conclude con un appello ai politici: "Siamo
disponibili a diffondere alle decine di migliaia di nostri aderenti e
simpatizzanti i propositi e le prese di posizione dei candidati dei vari
schieramenti sul tema: attendiamo le vostre idee, e speriamo che
vogliate mettervi dalla parte dei cittadini da proteggere piuttosto che
da quella dei cacciatori".

http://www.cacciailcacciatore.org


Vigilanza Ambientale - http://www.vigilanzambientale.it






 

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