L'associazione barlettana si fa promotrice della costituzione di un comitato cittadino per il restauro della caratteristica struttura in legno in riva al mare Raccogliere fondi da destinare al restauro del trabucco, un importante pezzo di storia della litoranea di Barletta, ridotto ormai ad uno scheletro pericolante.
È l'obiettivo dell'associazione "Barletta si fa in quattro" che si fa promotrice della costituzione di un comitato cittadino.
"Non c'è più tempo, il trabucco sta morendo - sottolinea Carmen Craca, presidente di B4 â- Adesso si deve fare il possibile per salvarlo. È di recente emanazione l'ordinanza dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Barletta, che ha acclarato lo stato di degrado e di abbandono del Trabucco presente sul molo di Levante ed ha disposto il divieto di ormeggio, navigazione e pratica della balneazione nello specchio acqueo antistante la struttura in legno".
Il trabucco di Barletta è l'ultimo della costa adriatica dopo quelli del Gargano. In Puglia ce ne sono ancora una quindicina, tra Peschici e Vieste, ove in qualche modo, stanno provvedendo alla tutela e al restauro.
Barletta si fa in quattro, già da tempo interessata alla risoluzione della questione, al fine di costituire celermente il predetto comitato cittadino, invita dunque tutte le associazioni del territorio e i cittadini interessati a contattare il numero telefonico 333. 16.99.198 o a scrivere all'indirizzo mail info@barlettasifainquattro.it per salvare definitivamente uno dei simboli di Barletta.
Fonte: Ufficio stampa
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