Lunedì 5 settembre storica "prima volta" del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ricevuto in Provincia su invito ufficiale della II Commissione consiliare permanente presieduta dal dott. Carlo Giuseppe Scelzi, già sindaco di Spinazzola.

Scopo dell'audizione, la prima di una fitta serie di prossimi incontri finalizzati tra le diverse Commissioni consiliari interessate alle problematiche di Canne della Battaglia in una vera e propria operazione conoscenza da parte dell'ente provinciale sul "sito storico più importante della nostra amata Provincia" (come si legge nella lettera di convocazione), l'assunzione diretta di notizie sullo stato di degrado del sito stesso e del circostante territorio nei suoi diversi aspetti.

La seconda commissione consiliare permanente con delega alle politiche del lavoro e politiche del personale si occupa inoltre di formazione professionale, osservazione mercato del lavoro, politiche sociali, emigrazione ed immigrazione, politiche comunitarie relative alle specifiche competenze della commissione, sanità e volontariato) ha inteso invitare il Comitato "per affrontare l'argomento principalmente sotto il profilo occupazionale ma promuovendo l'aspetto storico-culturale e le potenzialità turistiche che si affronterà anche nella Commissione specifica".

Oltre al presidente Scelzi, sono stati presenti all'incontro ufficiale quali componenti di commissione i consiglieri provinciali Michele Dicorato, Giuseppe Dipaola, Pina Marmo, Savino Matarrese e Giovanni Abbascià per delega di Alfonso Russo.

All'introduzione tecnico-scientifica della dott.ssa Luciana Morra, Socia ordinaria del Comitato e responsabile dell'accoglienza turistica unitamente alle colleghe Maria Antonella Doronzo e Claudia Morra, ha fatto seguito la relazione su più fronti sviluppata dal Presidente Nino Vinella che, nel riassumere le diverse problematiche, ha posto l'accento sul ruolo essenziale rappresentato dalla Provincia per colmare i vuoi nel dialogo istituzionale su Canne della Battaglia e ridare nuovo slancio come un provetto "timoniere" alla sempre difficile navigazione in tempi di tagli alla Cultura su scala nazionale come su quella locale.

In particolare, egli si è riferito al ruolo-chiave della Provincia per la viabilità (ben due le provinciali che intersecano in zona, l'ex 142 di accesso a Canne della Battaglia e l'ex 3 Salinelle, quest'ultima potenziata dal recente cavalcaferrovia ma vergogonosamente popolata dalle prostitute verso l'incrocio con la statale 16 sulla strada delle vacanze verso il mare, triste fenomeno che si riflette sul turismo) e per la manutenzione del verde che ne costituisce pertinenza, verde oggi preda di attacchi selvaggio e vandalismi tendenti ad eliminare alberi di pino maestosi e quasi secolari facenti parte del demanio boschivo provinciale.

Il Comitato ne ha richiesto il censimento e la piantumazione di nuovi, ognuno dei quali pini da dedicare ai grandi personaggi che si sono battuti e sacrificati per la Provincia come in una forma di adozione da parte del territorio.

Altri argomenti sul tappeto:

i S.A.C. come fonte di finanziamento aggiuntiva (il Comitato ha avanzato domanda quale gestore della Stazioncina di Canne della Battaglia e aree annesse come centro di accoglienza turistica);

il vecchio Protocollo d'intesa fra Comune di Barletta e Soprintendenza che penalizza l'ente comunale nonostante esso sia proprietario a larga maggioranza dei fondi archeologici in quanto quell'atto ormai superato dai tempi (27 febbraio 1999) "regala" allo Stato la gestione, col risultato di aver visto declassare il sito cannense, unico appunto gestito dallo Stato nella Provincia BAT, con conseguente perdita di tre posti fissi di lavoro a stipendio ed un'altra mezza dozzina di avventizi;

il sempre difficile rapporto con Trenitalia che, ignorando la valenza della Stazioncina di Canne della Battaglia quale unico scalo ferroviario in tutta Italia (autentico primato) ad un sito archeologico, ha tagliato alcune fermate penalizzando il movimento turistico di massa e quello delle scuole in particolare.

Gli aspetti collegati al mondo dell'agricoltura nella fattispecie sono stati accennati da Giuseppe Cafagna, portavoce della categoria oggi colpita da vandalismi di ogni sorta ed ignorata dalle competenti autorità.

Con gli interventi dei consiglieri Michele Dicorato, Pina Marmo (che come esponente del PD si é agganciata alla recente proposta di legge regionale presentata da Ruggiero Mennea sul rilanciodel sito a valere sulla famosa Battaglia di Annibale del 216 avanti Cristo) e Carlo Laurora, il rinforzo del sindaco di Trinitapoli avv. Difeo che si è unito a favore delle proposte in un'ottica di rivalutazione a sistema di ogni bene culturale esistente in Provincia e di Canne della Battaglia in particolare, l'audizione ha avuto conclusione col generale ringraziamento e plauso all'operato del Comitato, resosi disponibile per una continua di collaborazione attiva sulla base delle proprie prerogative statutarie come Organizzazione di Volontariato nei Beni Culturali e Turismo operante fin dal 1953, e l'impegno di:

1) una visita della Commissione a Canne della Battaglia simbolicamente in treno per un sopralluogo congiunto in loco;

2) un'ulteriore tornata in II Commissione nella Commissione lavori pubblici per quanto attiene la tutela del patrimonio arboreo di proprietà provinciale e lo stato della storica fontana medievale di San Ruggiero;

3) un ulteriore passaggio nella Commissione Cultura per i necessari approfondimenti tematici dopo il primo contatto necessariamente panoramico a volo d'uccello.

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Nelle foto di Claudia Morra, alcune fasi dell'audizione: l'intervento di Nino Vinella, alla sua sinistra Luciana Morra e Giuseppe Cafagna. In basso, il presidente della II Commissione Carlo Scelzi (a destra), il presidente della Commissione Cultura Giuseppe Dipaola (a sinistra) ed il consigliere Carlo Laurora.

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

Canne della Battaglia, incontro tra il Comitato e le commissioni provinciali

http://bat.ilquotidianoitaliano.it/dalla-provincia/2011/09/news/canne-della-battaglia-primo-incontro-tra-il-comitato-e-le-commissioni-provinciali-1148.html/