Una storia incredibile iniziata su internet e che ha trovato ieri sera, nella conferenza-stampa alla Tenuta San Francesco proprio a poche centinaia di metri dai luoghi storici, un primo momento di conoscenza.
Giovanni Ghersi, classe 1921, da Sanremo, aveva il grado di sottotenente quando la mattina del 12 settembre 1943, nel Caposaldo Cittiglio sull'Ofanto, i militari italiani (una compagna di 120 unità più due pezzi di artiglieria) furono attaccate dalle truppe tedesche all'indomani della firma dell'armistizio.
Era l'8 settembre, e ieri, nella stessa data ma ben 68 anni dopo, Gianni Ghersi era emozionatissimo quando ha spiegato davanti ai giornalisti e sotto le telecamere sulla mappa militare originale conservata per tanti anni cosa avvenne in quelle drammatiche ore.
Un racconto puntuale, coi nomi dei commilitoni ancora ben freschi nella memoria, del suo attendente, del cameratismo coi tedeschi prima amici e poi di colpo nemici da uccidere, l'uccisione di un ufficiale tedesco, l'attacco coperto dal ricognitore aereo dei tedeschi al Caposaldo, la strage, il ritorno a seppellire i morti, la fuga fortunosa per le campagne fino ad Andria nella casa amica dei Marchesi Tannoia che lo ospitarono fino al ritorno nel ricostituito esercito italiano fino alla natìa San Remo...
Punto centrale l'originale della mappa militare di Caposaldo Cittiglio con la toponomastica del tempo, l'Ofanto che scorreva sotto il vecchio ponte, le torrette, il campo con le tende: mappa a colori (con scala 1:8000) che il Ghersi ha religiosamente conservato per tutti questi anni unitamente alle foto che lo ritraggono giovane ufficiale coi commilitoni italiani e tedeschi sulla vicina spiaggia di Fiumara, gli attestai della carriera militare ed altri ricordi...
Tutto stampato nella memoria e tutto raccontato per filo e per segno, dopo la navigazione su internet a seguito delle continue segnalazioni del nostro Comitato sullo stato di degrado di Caposaldo Cittiglio (o di quel che ne rimane), sul quale lo stesso tenente Ghersi, dopo una rapida visita in serata, ha espresso forti e sentire parole di rammarico, auspicando, anche col suo diretto intervento quale testimone oculare, che a quel luogo della Storia dove in tanti si sono sacrificati per la Patria venga restituita piena dignità liberandolo dall'assedio delle prostitute e valorizzandolo al meglio.
LA REDAZIONE
Nelle immagini (Foto esclusive La Gazzetta dell'Archeologia on line) il tenente Gianni Ghersi ricorda la battaglia a Caposaldo Cittiglio del 12 settembre 1943
CITTIGLIO: PERCHE' SI CHIAMA COSI'...
http://www.comune.cittiglio.va.it/
LA RASSEGNA VIDEO SU YOU TUBE...
L'ex ufficiale Ghersi torna a Barletta
Dopo 68 anni torna a Barletta per rivedere la città e i luoghi che lo videro protagonistra di una delle prime forme di resistenza poste in essere dagli italiani nei confronti dei tedeschi. Si tratta dell'ex ufficiale Gianni Ghersi, classe 1921, unico superstite vivente della battaglia di Barletta al caposaldo Cittiglio
http://www.youtube.com/user/Amica9tv#p/u/4/6iiTfY04a7Y