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Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

24/11/2011.  CANNE DELLA BATTAGLIA - NUOVO ANTIQUARIUM: DOPO AVER PERSO I 750.000 EURO DEL FINANZIAMENTO EUROPEO, IL COMUNE NE PAGA ALTRI 25.000 ALL'IMPRESA CON CUI HA RESCISSO IL CONTRATTO. SOLDI PUBBLICI BUTTATI: POLITICI INCAPACI E DIRIGENTI INCOMPETENTI. VERGOGNA!.

È proprio vero il proverbio che dice che il tempo è denaro, e lo sanno bene al Comune di Barletta dove, per essere stati ritardatari, hanno perso 750mila euro di finanziamenti europei, erogati dalla Regione Puglia e ora ne devono pagare altri 25mila per nulla, o meglio, per “danni”.

Perché?

Il Comune ha rescisso il contratto risalente al 7 giugno scorso con l’impresa edile Dicorato Giuseppe a cui aveva appaltato i “Lavori di riqualificazione dei sistemi di fruizione del Parco archeologico di Canne della Battaglia: completamento, sistemazione e valorizzazione dell’Antiquarium”, per un importo di 376.205,42 euro.

Quel denaro era parte di un finanziamento, pari a 750mila euro, previsto nel Por Puglia 2000 - 2006, che il Comune ha perso per non essere riuscito ad affidare i lavori nei tempi previsti dal bando regionale.

Il termine era fissato al 31 dicembre 2010 ma l’Ente lo ha fatto il 3 febbraio 2011.

Con il recesso dal contratto, il Comune dovrà pagare una sorta di penale all’impresa edile Dicorato, pari a 25.768 euro, così come previsto in un articolo dello stesso contratto fra la pubblica amministrazione e la ditta.

Questo “rilevato che i lavori appaltati non hanno mai avuto inizio”, il Comune cioè butterà via quasi 26mila euro per nulla.

La decisione è sancita e si legge in una determinazione dirigenziale dell’11 novembre scorso, a firma del dirigente dei lavori pubblici Gaetano Pierro.

Fu proprio costui, alla fine di settembre scorso, a rispondere in Consiglio comunale a una interrogazione del consigliere di opposizione Giovanni Alfarano su tale vicenda, sollevata dal presidente dell’Archeoclub cittadino, Pietro Doronzo, e dal presidente del Comitato italiano Pro Canne della Battaglia, Vitantonio Vinella. Pierro spiegò che il ritardo nell’affidamento dei lavori era stato determinato dalla Soprintendenza che
aveva preso dieci mesi di tempo per esaminare e approvare il progetto presentato dal Comune.


Pierro aveva anche riferito che il Comune era al lavoro e in contatto con la Regione per recuperare la cifra persa o almeno parte di essa.

Di contro Alfarano aveva ribadito che nonostante i tempi lunghi della Soprintendenza, da settembre 2010, quando il progetto fu approvato al 31 dicembre 2010, il Comune aveva avuto tre mesi per affidare i lavori.

Per quanto riguarda il recupero non vi sono notizie in tal senso. Di certo c’è solo che il Comune ha perso fior di quattrini e ne sta rimettendo altri per rimediare ai ritardi. E Canne della Battaglia, nel frattempo, rimane con un Antiquarium a metà abbandonato, senza bookshop, senza
servizi, un sito fantasma più che archeologico.

MARIA PIA GARRINELLA

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