Il consigliere regionale Ruggiero Mennea ha rendicontato la sua attività durante un incontro pubblico svoltosi nella sua sede politica a Barletta.

"Quale futuro per Canne" é il titolo di una lettera del sig. Giuseppe Dargenio ospitata dalla Gazzetta del Nord Barese che riportiamo integralmente a beneficio anche dei nostri Lettori.

"Ho partecipato per la prima volta ad un incontro pubblico, nella sede di Via Cialdini, con il consigliere Regionale Ruggiero Mennea.

Caso unico, in una città di grandi lottizzazioni urbanistiche-speculative, ha avuto il coraggio di formulare una legge regionale che propone di incrociare la tutela e lo sviluppo turistico a Canne della Battaglia, proprio in una zona archeologica fortemente salvaguardata e vincolata dalla Sovrintendenza e, perciò, sempre misconosciuta e accantonata da tutti i politici barlettani in virtù del fatto che in quella zona grandi affari e speculazioni edilizie non se ne possono fare.

A questo punto ho deciso di osservare più da vicino il politico Mennea e ho partecipato ad una sua riunione pubblica. Ho trovato per lo più operai e pensionati ma anche diversi professionisti e l'immancabile Comitato pro-Canne. Eravamo oltre una sessantina ad affollare la piccola e gremita saletta.

Mennea ha esposto i fatti politici locali, provinciali e regionali attinenti sia l'iter della sua legge su Canne della Battaglia, che di tutta Barletta, dal campo del turismo alla sanità, al sociale, all'urbanistica ed ai servizi. Insomma, un po' di tutto. Poi è toccato ai presenti.

Ovviamente fra gli interventi più significativi, in sala, ha brillato quello di Nino Vinella.

Vinella con cortese veemenza incalzava Ruggiero Mennea a trovare, insieme, alcuni strumenti finanziari, come ad es. i due milioni dei Sistemi ambientali culturali (a mio giudizio poche briciole già solo per il nostro turismo cittadino) e pare comunque pronti per essere inglobati nella citata Legge Mennea per Canne.

Ma la cosa che più di tutto mi ha colpito delle considerazioni poi espresse da Mennea è quando ha spiegato che Canne e il suo hinterland vanno messi in rete unitamente a tutto il sistema artistico, paesaggistico, monumentale, museale, dei castelli ed ecclesiastico di tutto il Nord Barese, per poter offrire un giusto trend turistico ai grandi flussi vacanzieri internazionali.

A proposito di quest'ultimo problema: perché non proporre l'istituzione di una Cabina di Regia a cui la Regione Puglia deleghi operatività plenipotenziaria su tutto il territorio Nord-Barese-Ofantino? Parlo quindi di una Cabina di Regia (di Comando) sicuramente sganciata dall'Ente Provincia, pur agendo nell'attuale perimetrazione della Bat, con alcune finalità ben precise e cioè individuare un itinerario tra tutte le bellissime realtà che la Rete turistica del nostro territorio già propone e li impegnare pochi fondi pubblici limitatamente a ben precise e realizzabili infrastrutturazioni territoriali, appunto nei luoghi del Nord Barese ove preliminarmente si progetti, come già detto, un percorso tra Archeologia-Arte-Paesaggio-Musei-Chiese-Masserie e quant'altro.

Contemporaneamente si contatterebbe ed in seguito contratterebbe con un grosso Gruppo esterno al nostro territorio (per mancanza di Gruppi specializzati qui da noi) il quale impegnandosi ad usare almeno l'ottanta per cento di maestranze, ditte edili ed artigiani locali ed a vigilare sulle opere a farsi, avrà quindi il diritto di investire, realizzando anche in deroga a taluni vincoli, strutture ricettive ad alta valenza turistica come Agricampeggi, rimaneggiamento di antichi manufatti e Residence eco-compatibili miranti all'accoglienza e alla sosta dei turisti e localizzati proprio accanto alle bellezze paesaggistiche e monumentali offerte dal nostro attuale territorio provinciale tra mare e campagna.

Ritengo che questa sinergia pubblico-privato possa così formare molteplici rientri economici unitamente e imprescindibilmente a numerosissime e contrattate assunzioni di lavoro per giovani professionalità del nostro territorio in campo turistico e divulgativo o eno-gastronomico o alberghiero o artistico-musicale ed eco-museale; senza contare il vastissimo indotto occupazionale che potrebbe, quindi, svilupparsi.

Ma sarebbe proprio tanto, ma tanto difficile realizzare tutto ciò in questa maniera organizzata e lineare invece di chiacchiere forbite e complicazioni varie?

Probabilmente in questo contesto potrebbe essere importante, ma solo in seconda battuta, la tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola con fermata a Canne, ma a questo proposito dico al consigliere regionale Mennea perchè “impiccarsi” a questa tratta Ferroviaria quando è obiettivamente di gran lunga più utile la appena succitata sinergia, molto più pregna di concreti interessi (con annessi e connessi) da parte di sindaci e comunità del territorio?"

GIUSEPPE DARGENIO, lettore - Barletta