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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

29/06/2013.  BARLETTA - LETTERA APERTA AL GIORNALISTA SINDACO PASQUALE CASCELLA: A CENTO ANNI DALLA DONAZIONE DE NITTIS (1913-2013), VOLTIAMO PAGINA TUTTI INSIEME ALL’INSEGNA DELL’ARTE A COSTO ZERO.

Pubblichiamo la lettera aperta indirizzata al giornalista Sindaco di Barletta Pasquale Cascella dal nostro Direttore Nino Vinella:

Caro Sindaco Cascella, collega Giornalista Pasquale,

nella conferenza stampa di presentazione della nuova Giunta, ci ha fatto giustamente notare le difficoltà delle casse comunali, preannunciando sacrifici e rinunzie: a cominciare dall’Estate Barlettana per la quale ha pubblicamente richiesto attività di volontariato allo stato puro, cioè a costo zero, da parte delle Associazioni, con il supporto logistico (laddove possibile) delle strutture comunali.

Bisogna voltare pagina, ha detto, ci vuole anche un buon esempio… E allora, forza!

Ad ispirare questa lettera aperta non tanto la location prescelta (Palazzo della Marra) quanto piuttosto la visione sotto gli occhi di tutti, stampa e televisioni comprese, di quella stupenda nudità nel quadro di Giuseppe De Nittis, “Ondina”, durante il tempo della conferenza stampa. Un lampo, oltre i flash dei fotografi: è proprio quel quadro l’esempio da scegliere, anzi il gesto col quale quel quadro era arrivato sul muro alle spalle del Sindaco Cascella. Uno dei 170 donati dalla vedova Léontine alla Città natale del marito Peppino, alla nostra Barletta.

Gesto magnifico e di riconoscenza, di rinunzia vera ad un guadagno sicuro vendendo i quadri ai vari mercanti d’arte: gesto senz’altro in aperto sprezzo verso la Francia (Léontine era francese, ricordiamolo) che non sapeva, che non voleva rispettare la memoria artistica del defunto marito.

Un vero “gesto splendido e nobile a costo zero” ormai prossimo a compiere cent’anni, un secolo trascorso dall’atto di donazione testamentaria avvenuto il 6 settembre 2013. Il gesto che diventa la nuova bandiera sul Palazzo di Città, sul Palazzo della Marra, sui siti culturali cittadini e del territorio (Canne della Battaglia docet): quella bandiera della ritrovata unità cittadina a cui il Sindaco Cascella, baciando la fascia tricolore di Primo Cittadino, si é voluto ispirare il giorno della proclamazione nell’aula consiliare.

Per questa nuova stagione di rigore, di sacrifici e di riscatto dal recente passato politico-amministrativo, che TUTTI detestiamo ma di cui TUTTI paghiamo le conseguenze a carissimo prezzo: ricominciamo allora proprio dalla donazione De Nittis, decidiamo noi tutti di farlo in nome di quel gesto nobile di Léontine De Nittis, ricordandone a cento anni dal famoso testamento (che qui allego).

Abbiamo tutto in casa bello e pronto, occorre solo forza di volontà: caro Sindaco. Lei in prima persona può dare un segnale forte, ed il segno continua tramite la neo Assessora alle Politiche dell’identità culturale, Giusy Caroppo (autrice di una bella pubblicazione sulle incisioni denittisiane ed attivamente impegnata come operatrice culturale a vasto raggio), competente anche nell’offerta turistica.

Ecco un primo elenco delle possibilità concretamente attuabili “a costo zero”: aperture straordinarie di Palazzo della Marra; utilizzo dei mass media istituzionali nelle attività di promozione; coinvolgimento delle organizzazioni di categoria nel settore alberghiero-ristorazione con invito agli esercenti di proporre speciali menù a tema (tipo “A Tavola con De Nittis ed i suoi amici” come da me personalmente proposto nel 1984 con un libro scritto ad hoc).

Tutto in memoria e ad onore di Léontine De Nittis. Come ci ricorda Michele Cristallo (Giuseppe De Nittis. Dall'Ofanto alla Senna: vita di un grande pittore. Mario Adda Editore, marzo 1996), il 3 novembre 1912, Léontine depositò presso il notaio Pierre Amedée Mahot de la Querantonnais, nello studio di Place des Pyramides n. 14, il proprio testamento olografo. Aveva 69 anni, era malata, senza stimoli, presagiva la fine imminente. Era amorevolmente assistita dalla governante, la signorina Marie Prelat Nadot che nominò sua legataria universale.

Tra l'altro, Titine aveva disposto: "di dare al Municipio di Barletta, Italia, tutti i libri aventi una dedica al nome di mio marito, mio figlio o mio e TUTTI i quadri, studi, incisioni etc. pregandoli di distribuire nei musei d’Italia, e anche stranieri, eccettuata la Francia, per la migliore gloria del loro compatriota, conservando ciò che il Consiglio Municipale giudicherà conveniente. Conto sul loro onore e il loro patriottismo per curare la fama del loro compatriota mettendo la espressa condizione che niente sarà giammai venduto, né con vendita all’asta, né altrimenti".

Dieci giorni dopo, il Consolato italiano a Parigi notificò la notizia al Municipio di Barletta con una copia del testamento. L'8 novembre il Consiglio comunale di Barletta deliberò l'accettazione del legato. Il prof. Giuseppe Gabbiani fu incaricato di recarsi a Parigi per prendere in consegna i quadri e i libri. Il 29 marzo 1914 i quadri e i libri erano a Barletta. Iniziava da quella data l'odissea della sistemazione della Collezione De Nittis, conclusasi a Palazzo Della Marra.

Titine morì nove mesi dopo, il 7 agosto 1913. Il testamento fu aperto il 6 settembre. Cento anni fa…

NINO VINELLA
Giornalista
Barletta, 29 giugno 2013

LE PROPOSTE DI NINO VINELLA RACCONTATE DA MICHELA ALICINO SU TELEDEHON

http://www.michelaalicino.it/2013/07/barletta-dallesempio-di-leontine-de.html

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

“Signor sindaco, voltiamo pagina tutti insieme all’insegna dell’arte a costo zero”. Le proposte del giornalista Nino Vinella in una lettera aperta per Pasquale Cascella

http://www.barlettalive.it/news/Cronaca/228382/news.aspx#main=articolo

Barletta, cento anni dalla donazione di Leontine De Nittis: Nino Vinella, lettera aperta al sindaco Cascella

http://bat.ilquotidianoitaliano.it/cultura-spettacolo/2013/06/news/barletta-cento-anni-dalla-donazione-di-leontine-de-nittis-nino-vinella-lettera-aperta-al-sindaco-cascella-28536.html/

TRADUZIONE DEL TESTAMENTO DI LEONTINE DE NITTIS

6 Settembre 1913

Testamento della Signora Vedova de Nittis

Questo è il mio testamento. Io istituisco mia legataria universale la Signorina Maria Prétat Nadot, abitante presso di me, a Parigi, per tutto ciò che ci sarà, immobile, mobili, gioielli, biancheria, libri etc… ed il poco denaro contante incaricandola di donare alla Municipalità di Barletta – Italia, tutti i libri recanti una dedica al nome di mio marito, di mio figlio, o di me stessa, e tutti i quadri, studi, incisioni etc. pregandoli di distribuire nei Musei d’Italia, e parimenti all’estero, per la miglior gloria del loro compatriota, eccettuata la Francia, salvaguardando ciò che la Municipalità di Barletta, ed il Museo Dante, ciò che il consiglio Municipale giudicherà a proposito. Io conto sul loro onore, ed il loro patriottismo per curare la fama del loro compatriota, mettendo l’espressa condizione che niente sarà mai venduto, né con vendita all’asta, né altrimenti.

Marie Prétat conserverà per se stessa due quadri di seconda importanza a sua scelta. Ella ne sceglierà due per la Signora Stanislas Munire abitante attualmente in Quai Voltaire 3, o, in sua assenza alla Signorina Alice Munire, sempre di seconda importanza ed uno di uguale valore, per la Signora Lapanze, sposa divorziata del Signor Lapanze, conservatore del Petit Palais, dimorante attualmente in Rue Darcet 28.

Questi lasciti saranno esenti e liberi da ogni tassa.

Io revoco tutti i testamenti precedenti.

3 Novembre 1912

firmato Léontine Lucile Gruvelle vedova de Nittis

A margini e di seguito si trovano queste annotazioni.

1° Sottoscritto da noi, Giudice per il Signor Presidente del Tribunale Civile della Senna

Parigi, 6 settembre millenovecentotredici

Firmato Touche

2° Registrato a Parigi secondo ufficio, l’11 settembre millenovecentotredici

Volume 646 B. folio 52 casella 17

Ricevuta nove franchi e trentotto centesimi, decimali compresi.
Per il ricevitore in congedo per procura, firmato Hirsch

E’ così l’originale del testamento olografo della Signor Léontine Lucile Gruvelle da viva vedova del Signor Giuseppe de Nittis deceduta al suo domicilio a Parigi in Rue Descombes n. 3 e depositato nel fascicolo delle minute del Signor Pierre Amedée Mahot de la Quérantonnais Notaio a Parigi, sottoscritto.


LA TRADUZIONE DEL TESTAMENTO DI LEONTINE DE NITTIS A FAVORE DELLA CITTA' DI BARLETTA....



 

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