La strada provinciale Salinelle finalmente senza prostitute. Dopo l’ordinanza del sindaco Cascella (multa di 500 euro a chi viene sorpreso nelle fasi di contrattazione su strada con le lucciole), in vigore fino al prossimo 31 gennaio, la via di accesso allo storico Caposaldo Cittiglio, teatro della sanguinosa resistenza dei militari italiani alle truppe tedesche il 12 settembre 1943, è tornata sgombra.

Ma il tratto di strada presenta pericolose buche sul manto stradale, specie in prossimità dell’incrocio che porta al cavalca ferrovia: il Comune ha transennato la piccola voragine nell’attesa dei lavori.

Intanto, a seguito della scomparsa delle prostitute, i luoghi della memoria legati alle due medaglie d’oro sul gonfalone civico sono apparentemente tornati come dovrebbero essere normalmente: arteria di passaggio del traffico agricolo che raggiunge i vicini poderi e di collegamento fra la statale 16 per Foggia, la 16 bis e la 98 verso Canosa transitando sulla Salinelle (ex strada provinciale n. 3) sotto la celebra collina di Canne della Battaglia.

Le “lucciole” hanno lasciato ampie e vistose tracce della loro presenza, con abbandono di materiale infetto che l’amministrazione provinciale aveva già iniziato a bonificare dopo un intervento sollecitato da parte del consigliere comunale ed assessore provinciale Dario Damiani.

Tuttavia, la zona dove prima stazionavano sta rivelando tracce prima nascoste di fortificazioni militare usate durante il periodo bellico a cavallo del settembre 1943, quando Caposaldo Cittiglio era una munita postazione militare a difesa del ponte sull’Ofanto.

In particolare, una torretta di cemento armato a pianta circolare è emersa a ridosso della carreggiata, con altre difese militari: sarebbe il caso di conservarle e di valorizzarle, magari con adeguata e specifica segnaletica stradale.

LA REDAZIONE