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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

23/03/2014.  BARLETTA – PIETRO MENNEA DALLA NOTIZIA ALLA LEGGENDA. RICORDI, ANEDDOTI, TESTIMONIANZE, CURIOSITA’, RETROSCENA NELLE PAROLE DEI GIORNALISTI CHE HANNO RACCONTATO LA NASCITA DEL SUO MITO. E NICO PILLININI HA PRESENTATO LA SUA VIGNETTA DEDICATA AL CAMPIONE.

Nella “Sala Mennea” della libreria “La Penna Blu” in Corso Vittorio Emanuele a Barletta, è stato ricordato Pietro da coloro che, per lavoro, si interessarono al campione.

Ma Sanna (Corriere dell Sport-Stadio) e Rotunno (La Gazzetta del Mezzogiorno) lo avevano già conosciuto, quando era studente dell’Istituto per Ragionieri “Cassandro” e da lì cominciò a mostrare le sue potenzialità.

Sanna insegnava alla Ragioneria, come Rotunno che fu supplente nella classe di Pietro per tre mesi. Vinella (La Gazzetta del Mezzoigorno) era stato anche lui studente di quell’Istituto. Come pure l’attuale sindaco Pasquale Cascella, di cui è stata mostrata una foto, che ritrae Cascella e Mennea, del giornale scolastico “Il Periscopio”.

Un'altra foto importante nella storia del campione barlettano è quella di Pietro col prof. Alberto Autorino di Educazione fisica, che lo scoprì e gli predisse lo splendido futuro.

Dalla scuola all’Avis, l’Associazione sportiva collegata alla donazione del sangue per volere del compianto prof. Ruggero Lattanzio, primario di chiara fama e da giovane primatista pugliese anche lui nella velocità.

Nel cammino dei ricordi a fare da guida Nino Vinella.

Protagonista, per alcuni aneddoti e diverse curiosità “dietro la notizia”, è stato Carlo Gagliardi, che all’epoca lavorava nella redazione sportiva (poi ne diventò il Capo) di Bari della Gazzetta e veniva spesso mandato a Barletta a prendere notizie. Quelle nel “privato” del campione. E, per farlo, aveva bisogno del “cavallo di Troia”.

“Era la sorella Angela, con cui diventai amico e che mi faceva le confidenze sul fratello Pietro e poi mi fece conoscere la famiglia, vedere l’album di tutti gli articoli che parlavano di lui e le foto”.

Molta partecipazione da parte di Antonio Sanna nel ricordare le emozioni sue e dei barlettani, raccontate sul Corriere dello Sport-Stadio, dopo gli exploit di Mennea. Il giornalista ha ricordato anche quanto ha dovuto “penare” per avere qualche intervista da Pietro, un po’ perché scontroso un po’ perché aveva i suoi programmi giornalieri e non li voleva cambiare.

Giuliano Rotunno ha sottolineato la rabbia di Mennea, che è stato il suo propellente per diventare recordman. La rabbia di uno del Sud (questa non è retorica, ha precisato), che viene da una famiglia piccolo-borghese, che ama l’atletica e vuole emergere, ma trova degli ostacoli anche nella Federazione italiana. Sì, la Federazione non guardava oltre il Centro-Nord.

E Mennea, ragazzo del Sud che pretendeva? Del resto non aveva nemmeno il fisico dell’atleta. Di bastoni fra le ruote gliene hanno messi. E qui sta la grandezza di Pietro.

Ha sconfitto anche l’apparato. Ha vinto contro tutti: contro la Federazione, contro i fusti, contro i neri americani, contro il tempo. Come?

Con la rabbia, che ha dato impulso alla volontà, che a sua volta lo ha portato a lavorare, lavorare, lavorare, per costruirsi come campione. Rotunno lo ha definito, per questo, “atleta-operaio”.

E’ l’insegnamento che ha lasciato ai giovani, ai quali ha detto col suo esempio che nella vita, che è piena di sfide, bisogna lottare con volontà ferrea, perché nessun traguardo è irraggiungibile.

E a questo concetto di “atleta-operaio” si è collegato Valentino Losito, presidente dell'Ordine Giornalisti della Puglia, che ha paragonato Mennea al sindacalista Giuseppe Di Vittorio di Cerignola, un contadino che lottò contro tutti e diventò un trascinatore dei braccianti verso il riscatto sociale.

E, mentre parlava di Mennea e ne ricordava le gesta, Losito si commuoveva: ”Sento ancora adesso la pelle d’oca, i brividi, che provavo quando davanti alla tv vedevo Pietro gareggiare”.

Il vignettista Pillini in apertura di serata aveva esposto una sua vignetta molto significativa su Pietro, mentre in Messico spicca il volo verso il record del mondo.

Un incontro per ricordare, apprezzato da chi era presente e tante cose non le sapeva o perché non era nato o perché si era fermato alla lettura degli articoli dei giornali o alle trasmissioni televisive.

Ma i “vecchietti” li hanno saputi coinvolgere toccando la corda dei sentimenti, che dalla carta stampata non sempre era stato possibile fare.

E’ stato come se Pietro fosse presente.

Fonte: KaleidoWeb.net

LEGGI TUTTO...

La "Freccia del Sud" ricordato dai giornalisti, che gli parlarono e ne scrissero.

http://kaleidoweb.net/news.php?id=1703&pag=1#ad-image-0

L'ALBUM FOTOGRAFICO SU FACEBOOK...

PIETRO MENNEA, DALLA NOTIZIA ALLA LEGGENDA...

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.530828033704023.1073741848.191679757618854&type=1

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

http://www.barlettaedintorni.it/barletta-ricorda-la-freccia-del-sud-ad-un-anno-dalla-sua-scomparsa/


Leggi La Gazzetta del Nord Barese di Domenica 23 marzo 2014 (pagina VIII)....



 

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