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12/05/2014.  BARI - L'ARTICOLO EVENTO DI REPUBBLICA - CENTO ANNI DI MUSICA: BARLETTA RICORDA CARLO MARIA GIULINI. AL VIA TRE GIORNI DI EVENTI NELLA CITTÀ NATALE DI UNO DEI PIÙ GRANDI DIRETTORI DEL ’900. A CINQUE ANNI SI TRASFERÌ A MILANO SOLO NEL 1985 TORNÒ IN PUGLIA.

La Repubblica Bari ha dedicato al centenario della nascita a Barletta di Carlo Maria Giulini l'articolo di Fiorella Sassanelli, qui integralmente riportato per i nostri Lettori.

"ll 9 maggio 1914 nasceva a Barletta,nella palazzina Feltrinelli, miracolosamente scampata ai bombardamenti e oggi sede di un centro di aggregazione giovanile, uno dei più grandi direttori d’orchestra di sempre: Carlo Maria Giulini (il 30 maggio in edicola con La Repubblica il disco a lui dedicato nella collana I grandi direttori).

La famiglia del musicista, di origini milanesi, era giunta in Puglia per seguire il padre, chiamato a dirigere la ditta di legnami Feltrinelli.

Dopo cinque anni rientrò a Milano. Solo nel 1985, su invito dell’amministrazione comunale, il direttore d’orchestra tornò a Barletta riannodando un legame intenso con la città natale.

Nel 1994, festeggiò qui gli 80 anni. Nel 1998 un malore lo costrinse a lasciare il podio (“la musica continua, non più in frac ma in maglione”, disse) e all’ultimo momento dovette rinunciare a scendere in Puglia per l’85esimo compleanno.

Al teatro Curci, nel maggio successivo, venne suo figlio Francesco Maria Giulini: la voce del maestro risuonò da un telefono amplificato.

Barletta rende ora omaggio a quel centenario, prezioso anche per la sua storia, con tre giornate giuliniane (da oggi a domenica) programmate dal Club Unesco in partenariato con gli Amici della musica Mauro Giuliani e il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia.

Oggi alle 17, nel Palazzo della Marra, s’inaugura la mostra "Un grande italiano nato a Barletta" (apertura al pubblico da domani al 18 maggio negli orari della Pinacoteca De Nittis; visite guidate su prenotazione, info 349.134.26.64).

Il percorso espositivo documenta tra foto e articoli di stampa il rapporto tra Giulini e la città natale, anche attraverso due preziosi cimeli: il registro dei battezzati del 1914 conservato in Cattedrale e la bacchetta donata nel 1994 agli Amici della Musica.

Domani, ci si ritrova sempre a Palazzo della Marra dalle 17 per l’annullo filatelico commemorativo e la presentazione della cartolina ufficiale; seguono gli interventi di Francesco Maria Giulini e del musicologo Alessandro Zignani, autore del volume "Carlo Maria Giulini, una demonica umiltà" (Zecchini).

La tre giorni si conclude domenica alle 10 con una cerimonia alla palazzina Feltrinelli.

“Qui ho visto per la prima volta sole e luce, ho ascoltato il canto degli uccelli, osservato la natura e questo mare. Qui ho conosciuto l’amore di mia madre. Ed è qui che ritrovo queste emozioni”, dichiarò il maestro, quando non senza commozione rivide ormai anziano la casa natale.

Poi, da Milano, scrisse così in una lettera indirizzata al sindaco Aldo Bernardini: “Signor Sindaco, caro Amico, mi sveglio questa mattina, in casa, e stenterei a credere alla realtà della mia visita a Barletta se non fosse per il mio cuore che è pieno di vera e profonda commozione... L’autentica, spontanea, generosa signorilità, ed il vero e caldo contatto umano che mi ha avvolto in un abbraccio forte ed affettuoso sono l’espressione delle qualità rare e preziose che distinguono la nostra gente...”

Giulini era un nobiluomo in ogni senso. Alle prime prove con la Los Angeles Philarmonic si presentò così: “Io sono qui con la bacchetta in mano e ho opinioni che a mia volta posso esprimere. Ma se pensate che stia facendo qualcosa di sbagliato, dovete subito correggermi. Voialtri laggiù nelle ultime file siete importanti quanto quelli seduti qui davanti, perché se non si è tutti uguali, non si è un’orchestra”.

FIORELLA SASSANELLI

La Repubblica Bari





 

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