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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

12/05/2006.  GIORGIO NAPOLITANO E BARLETTA: QUELLA VOLTA DELLA MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE....

Con Teleregione ho seguito e commentato in diretta quel 20 settembre 1998 il conferimento della prima medaglia d’oro, quella al merito civile, che Giorgio Napolitano appuntò da ministro dell’interno al gonfalone della città di Barletta nell’affollatissima cerimonia svoltasi nel teatro Curci.

Fu una giornata splendida, sicuramente l’inizio di un cammino di riscoperta delle nostre radici legate alle fasi del settembre 1943 che avrebbe portato alla seconda medaglia d’oro, quella al valor militare, conferita da Carlo Azeglio Ciampi.

Ora, in questo ideale passaggio di testimone sullo sfondo della nostra storia drammaticamente più recente come la Resistenza, io personalmente vedo il segno di un destino molto particolare per la nostra città, quasi un altro presagio.

Giorgio Napolitano è Presidente della Repubblica. Egli conosce bene Barletta, la sua storia: a lui si deve la proposta del primo riconoscimento solenne per Barletta. Non semplice coincidenza, ma (forse) la stesura di un disegno del destino, appunto, che, oltrepassando ogni apparato ed ogni altra interferenza, potrebbe nuovamente ed altrettanto sicuramente coincidere con l’aspettativa della nostra città per la visita del Capo dello Stato.

Abbiamo atteso ed abbiamo sognato quella di Carlo Azeglio Ciampi, a lungo promessa alla professoressa Maria Grasso Tarantino. Ora noi barlettani potremo ragionevolmente ambire a ricevere Giorgio Napolitano per concludere quel medesimo cammino iniziato insieme a lui, e che coronerebbe nella maniera più degna una fase di grande responsabilità morale e civile verso le istituzioni democratiche.

Se Giovanni Gronchi partecipò ai funerali solenni delle vittime del crollo di via Canosa nel settembre 1959, fu il primo Capo dello Stato, Luigi Einaudi, dieci anni prima a scegliere il Museo Civico e la Pinacoteca De Nittis, a quel tempo allocate in Palazzo San Domenico su Corso Cavour, come meta essenziale del suo passaggio barlettano, sottolineando lo stretto legame esistente fra le tradizioni storiche e culturali della Città con le massime istituzioni nazionali.

Anche noi del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia avevamo chiesto, pubblicamente e in diverse occasioni tramite gli organi di stampa, al Capo dello Stato di rendere visita alla nostra Città ed a questo Territorio che ormai si avvia all’appuntamento col nuovo ordinamento provinciale.

Siamo la Città della Disfida, antesignana dell’Unità nazionale. Siamo la Città delle dieci medaglie d’oro al Valor Militare una per ciascuno degli Eroi caduti in guerra, da Conteduca a Coletta. Siamo l’unica e sola città d’Italia a onorarsi di due medaglie d’oro. E siamo anche, ma non per ultimo, la città di Canne della Battaglia, il luogo-simbolo della millenaria civiltà della Valle d’Ofanto, da dove possiamo, tutti quanti insieme, rilanciare il messaggio della Pace e della cooperazione internazionale, di solidarietà e di fratellanza multi-etnica sull’intero Mediterraneo proprio guardando da quella collina che oggi si affaccia sulla Sesta Provincia.

NINO VINELLA

Giornalista

Presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia




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