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21/12/2014.  TRANI - LUNEDI' 22 DICEMBRE "CHANUKKA’, L’EBRAISMO E’ UN MIRACOLO DI LUCI". LA COMUNITÀ EBRAICA TRANESE ACCENDERÀ I LUMI DELLA FESTA DI CHANNUKKÀ IN PIAZZETTA SCOLANOVA.

Alle ore 17:00 di lunedì 22 dicembre, primo giorno del mese ebraico di Tevet dell’anno ebraico 5775 e settima sera di Channukkà, la comunità ebraica di Trani accenderà in piazzetta Scolanova sette luci della grande Channukkià (il candelabro a 9 bracci) della Sinagoga Scolanova.

La festa di Chanukkà (letteralmente “inaugurazione”) è chiamata altresì Chàg Haurim (festa dei lumi), è la celebrazione dell’identità ebraica e dura otto giorni.

Era l’anno 165 prima dell’era volgare allorquando gli Israeliti guidati da Giuda Maccabeo (figlio del sacerdote Mattatià) affrontarono e sconfissero gli occupanti siriani, entrando a pieno diritto a Gerusalemme.

Giuda Maccabeo riconsacrò il Bet Hamikdash (il Santuario di Gerusalemme) abbattendo gli idoli fatti installare dal re Antioco IV Epifane di Siria (sotto il cui governo era caduto Israele) e ripristinando la sovranità della Toràh e dei Suoi precetti sul popolo ebraico.

Il Talmud racconta che nel Tempio appena riconsacrato fu trovata una piccola ampolla di olio puro degli ulivi di Galilea con il sigillo del Sommo Sacerdote, l'olio poteva bastare per un solo giorno ma avvenne un grande miracolo: l’olio bruciò per otto giorni, diffondendo una bellissima luce e dando così la possibilità ai sacerdoti di preparare l'olio nuovo.

Fu così che i Maestri proclamarono che il 25 del mese ebraico di Kislèv il popolo ebraico celebrasse l'avvenimento del miracolo dell’olio che non si consumò.

Si accende per primo il lume posto a destra di chi accende e nelle sere successive si parte da sinistra verso destra accendendo per primo il nuovo lume.

Questi lumi sono sacri, non è permesso servirsene ma solo guardarli; le luci di Channukkà devono ardere per almeno 30 minuti e anche i bambini che non hanno raggiunto la maggiorità religiosa possono accendere i lumi.

Uno dei precetti relativi a Channukkà è quello di rendere pubblico il miracolo, perciò si usa accendere la Channukkià al tramonto (quando la gente è per le strade o alle finestre) e in un posto che sia ben visibile; quando si accendono i lumi si recita la berachà dell’accensione dei lumi e quella disheHecheyànu.

Channukkà è tra le feste maggiormente sentite del popolo ebraico; la vittoria sui siriani non fu soltanto militare ma ideologica, in quanto essa rappresenta la vittoria del monoteismo ebraico (dal quale discendono i monoteismi moderni) sul politeismo ellenico ed estesamente sulla concezione idolatrica del trascendente.

La comunità ebraica tranese festeggia Channukkà sin dal 2004 ossia dall’anno della sua rinascita, in quella occasione un enorme candelabro a 9 bracci fu montato sul fortino del porto.

Lunedì 22 il medesimo candelabro sarà acceso in Piazzetta Scolanova, un quartetto d’ottoni di docenti e allievi del Conservatorio E. Duni di Matera accompagnerà i canti dell’accensione delle luci di Channukkà; il Maskil Marco Dell’Ariccia terrà alcune derashot (spiegazioni e commenti alla festa) e la tefillà (preghiera) serale.





 

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