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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

11/02/2015.  BARLETTA – IN RICORDO DI MANRICO GAMMAROTA, L’ATTORE CHE SEPPE RESTARE UOMO DI CULTURA NEL SUO AMORE PER BARLETTA E NELLE TANTE “PROSSIME VOLTE” DA REALIZZARE. IL PROGETTO RIMASTO NEL CASSETTO SULLA TRAGEDIA DEL CROLLO DI VIA CANOSA DEL 1959.

Con Manrico si parlava sempre, spesso si discuteva: e ci si capiva. In questi tempi, era un miracolo. Lui ti sapeva ascoltare e poi rilanciava: l’idea diventava così un abbozzo di progetto, la visione prossima ventura di un comune disegno di rifinire e da realizzare la prossima volta…

Caro Manrico, quante “prossime volte” ci lasciamo indietro qui a Barletta, nella nostra città. Ora che ci hai lasciato, rimpiango di non essere stato ancora più insistente con te: nelle mie telefonate a casa tua, a Roma, oppure nelle chiacchierate in piazza Caduti o, come l’ultima volta a dicembre, al mercatino del Castello, assieme alla tua compagna. Quando tutti parlavamo e ci accendevamo nell’infervorata discussione a più voci sull’importanza di gente come te, votata al teatro in senso sociale ma spesso tradita nella sua negletta professionalità da “strane” circostanze, proprio qui, a casa nostra…

Quante “prossime volte” ci potevano essere. Ma di cose fatte ne ho da raccontare. Come la serata nella chiesa di San Domenico di qualche anno fa, marzo 2007, con Michelangelo Filannino a fare da conferenziere sulla figura del predicatore padre Gabriele da Barletta ed io a condurre da moderatore. Moderare ben poco, rispetto alla lettura recitata delle omelie quaresimali fatta da Manrico, veemente e pieno di ardore come un autentico predicatore domenicano del ‘400.

Una serata bellissima, con Manrico coccolato a distanza da Rosa, sua moglie, ed entusiasta di poter dare il suo contributo a costo zero con tantissimo valore aggiunto della “barlettanità” che gli traspariva da ogni poro.

E poi nella basilica del Sepolcro, settembre 2009, con la lettura in memoria delle vittime del crollo di Via Canosa del 1959 cinquant'anni dopo. Tragedia alla quale Manrico, già segnato dall’improvvisa scomparsa di Rosa, era particolarmente attento, così come lei gli aveva sempre suggerito e raccomandato sempre di fare, nella memoria di quelle vittime innocenti, i cinquantotto morti da malaedilizia…

Io e Manrico avevamo un progetto nel cassetto: una trasposizione teatrale di quegli avvenimenti, magari un solo atto unico, e magari la sceneggiatura imperniata sulla storia dei due sposini travolti dal crollo appena un giorno dopo il ritorno dal loro viaggio di nozze. Nino e Lucia…

Manrico mi aveva anche suggerito come fare per passare dal soggetto alla stesura del recitato.

Conserverò nel mio cuore questi appunti, caro Manrico, e stai pur certo che da lassù mi guiderai verso questo traguardo. Perché... il Teatro ci rende liberi. Sempre.

Nino Vinella

GUARDA LA CARRIERA DI MANRICO GAMMAROTA SU YOUTUBE...

https://www.youtube.com/watch?v=SmRH_3tGiW8

Intervista ad Alessandro Gassman e Manrico Gammarota alle Giornate di Cinema Sorrento 2012

https://www.youtube.com/watch?v=d97Sk51KTUg





 

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