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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

.  Un Progetto Integrato Territoriale (PIT) per lo sviluppo turistico della valle del basso Ofanto.

di Francesca Emanuela Caputo
Tesi di Laurea

Lettera di presentazione:
Il titolo della tesi è “un progetto integrato territoriale per lo sviluppo turistico della valle del basso Ofanto” ed è appunto una ricerca che tenta, in maniera abbastanza convincente, di coniugare le modalità di finanziamento previsti dal por con i metodi propri dell’analisi e della progettazione urbanistica per giungere ad un progetto coerente ed efficace.
L ’ idea forza del progetto, denominata “historical stages : time lag” è quella di un percorso turistico-culturale che si articola su tre polarità, canosa di puglia, canne della battaglia e barletta, che il progetto considera come tappe progressive di un percorso temporale a seconda della caratterizzazione storica di un evento particolare che ha segnato la storia del centro in questione. si propone quindi un doppio percorso turistico: quello che permette di godere delle risorse fisiche dell’area, e quello “virtuale” che tende a recuperare l’emozionalità degli avvenimenti storico-mitici caratterizzanti ogni polarità e che possono costituire un a valida risorsa.
l’idea è quindi catturare una parte del turismo che è concentrato sulla costa ed attirarlo all’interno per generare un flusso turistico costante.
l’intento che si vuole raggiungere con un intervento di questo tipo è il superamento dell’ottica di frazionamento che ad oggi vige nella gestione dei beni paesaggistici e storico-culturali, per giungere all’individuazione di un contesto “interessante”, omogeneo per problematiche e potenzialità, in cui concentrare finanziamenti e politiche atte ad innescare processi virtuosi sul territorio con benefici a lungo termine non solo nel settore del turismo culturale, ma sull’intero settore economico. in particolare la proposta progettuale si basa sul potenziamento di alcune direttrici di traffico parallele al fiume al momento sottoutilizzate, ma con grandi potenzialità per il tempo libero, come la ferrovia interna, con la possibilità di un “attraversamento lento “ del territorio. a questa spina dorsale si aggrappano delle direttrici di penetrazione con diverse occasioni di progetto:
• le fasce tampone boscate: l'antropizzazione del territorio ha inciso sull'immagine e sulla fruizione del sistema fluviale, introducendo la coltivazione a vigneto che si spinge a ridosso del letto a scapito del corretto funzionamento dell’ecosistema. l'intervento vuole ristabilire l'equilibrio naturale dell'alveo, basato sulla possibilità del fiume di esondare ed espandersi , insinuandosi tra la vegetazione formata dalle essenze fluviali tipiche. una fascia tampone boscata riparia è un'area di alberi e arbusti adiacente a fiumi, laghi, stagni e zone umide ed è un metodo di conservazione ragionevole per proteggere il suolo e mitigare l'impatto provocato dalle attività agricola.
• il parco tematico: il progetto del parco tematico di canne della battaglia mira alla realizzazione di un “percorso della memoria” che permetta la “fruizione completa” mediante il recupero dell’emozionalità legata all’evento storico-epico che qui si svolse, della battaglia fra cartaginesi e romani e di cui oggi non è possibile scorgere traccia. il parco tematico si articola per parti dislocate sul territorio, alcune già esistenti e funzionanti, come il sito archeologico della cittadella medievale e l’annesso antiquarium, altre di progetto, allocate nelle maggiori masserie da recuperare. il progetto di recupero di masseria canne rilegge la presenza della masseria come unità distinta ed autosufficiente in un sistema generale che è quello dei campi coltivati, così come fino al settecento spiccava sulla distesa dei pascoli. il cinemascope viene ospitato in una struttura seminterrata coperta da lame di vegetazione arbustiva che sfogliano il terreno. la pista ciclabile penetra come segno esterno nel sistema chiuso della masseria generando spazi minimi.

Clicca qui per visionare la tesi di Laurea di Francesca Emanuela Caputo: "Un Progetto Integrato Territoriale (PIT) per lo sviluppo turistico della valle del basso Ofanto"






 
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