26/11/2009. ROMA – L’IMPEGNO CULTURALE DELLA CEI: DIO OGGI, CON LUI O SENZA DI LUI CAMBIA TUTTO (CONVEGNO INTERNAZIONALE DAL 10 AL 12 DICEMBRE).
Si terrà a Roma, dal 10 al 12 dicembre, il convegno internazionale e interdisciplinare su Dio oggi. Con lui o senza di lui cambia tutto, promosso dal Comitato per il progetto culturale della CEI, con l'intento di offrire a tutti un'occasione di incontro e riflessione su un tema che impegna a fondo il pensiero, la vita, la concreta esperienza delle singole persone e delle comunità. Una cinquantina di personalità, italiane e straniere, incroceranno su Dio oggi i loro sguardi di scienziati, letterati, artisti e teologi. La novità è che al dialogo tra teologia e filosofia, si aggiungono le altre espressioni dello spirito umano: la poesia,la musica, perfino il cinema e la televisione, la politica e la religione. Si è scelto di parlare di Dio e di farlo con la convinzione profonda che non c'è ambito della vita umana che non venga toccato da una simile "questione". Che si parli di filosofia, di arte, di scienza, di politica, di letteratura o del modo in cui ciascuno di noi conduca la sua povera vita, è Dio che fa la differenza. E' Dio che rappresenta il punto cruciale. Solo se Dio sta al centro del nostro pensare e operare, sia la vita personale che la società e i suoi dinamismi possono trovare il loro giusto orientamento e pieno significato. Lo slogan del convegno - tiene a specificare il cardinale Ruini - non è una sfida o una provocazione - ma il nucleo essenziale e determinante del progetto culturale avviato dalla Chiesa italiana quasi quindici anni fa, con l'obiettivo di promuovere l'aspetto culturale dell'evangelizzazione, nei diversi settori della vita della Chiesa, e rispondere alle sfide più urgenti della società attuale. La cultura contemporanea, infatti, tende spesso, a lasciare Dio fuori dal proprio orizzonte e ad allontanare noi stessi da Lui. In un momento storico nel quale la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo stabilisce che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce "una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni" è utile fare un passo indietro e interrogarci sull'idea di educazione che viene proposta oggi dalla società, dai media e dalle istituzioni. Da anni, la Chiesa, richiama l'attenzione sull'emergenza educativa, forse la sfida antropologica più impegnativa del nostro tempo, in cui la società sembra aver abdicato al suo compito "in nome di una sterile neutralità". L'emergenza educativa evidenzia uno dei problemi più gravi della nostra società,un problema che va ben oltre la crisi dell'istituzione familiare e scolastica, ma anche del lavoro, dell'impresa, della fruizione del tempo libero e dello sport. Benedetto XVI, nella lettera alla diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell'educazione (gennaio 2008 ) sostiene, a tal proposito, che alla radice della crisi dell'educazione c'è una crisi di fiducia nella vita. C'è insomma una stretta relazione tra l'indebolimento dell'educazione e il problema più generale della trasmissione della vita. Venendo meno la fiducia nella vita, appaiono di conseguenza ridotte e precarie, come sottolinea cardinale Ruini, le possibilità di un'autentica formazione della persona, che comporti una buona capacità di orientarsi nella vita, senza smarrirsi davanti alle difficoltà e alle contraddizioni. In altre parole, mentre sono cresciute le opportunità, non solo sul piano economico, ma anche e soprattutto in termini di pratiche sociali e di approcci psicologici, per vivere intensamente la nostra vita, si sono allentate la consapevolezza di sé e del mondo in cui agiamo e cioè la libertà e la responsabilità delle nostre decisioni. Previste, nel corso del convegno, alcune relazioni magistrali come quella di Francesco Botturi, docente di filosofia morale all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ma anche presentazioni di libri, esecuzioni di brani musicali, esposizione di opere d'arte, proiezioni cinematografiche, conversazioni alle quali partecipano personalità eminenti sia del mondo laico sia di quello cattolico. Ci si aspetta che la questione di Dio possa essere affrontata e approfondita, successivamente, nelle chiese locali.E' auspicabile che gli operatori della cultura e delle comunicazioni sociali, i teologi, i docenti e le istituzioni culturali, riaffermino con convinzione la validità della fede in Dio, e promuovano valide occasioni di confronto culturale e di dialogo formativo e spirituale.
Francesca Leone francescaleone@interfree.it
Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie - http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/vis_diocesi.jsp?idDiocesi=205
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