In questo numero:
Federalismo fiscale: approvati dal governo tutti i decreti attuativi
Smaltimento diversificato dei rifiuti: nuove regole
Conciliazione tempi di vita e di lavoro: intese con le Regioni
Obiettivi, attività e insegnamenti nei percorsi liceali
L'uso dei farmaci in Italia, pubblicato Rapporto 2010
Natale 2010, festeggiare in sicurezza
Federalismo fiscale: approvati dal governo tutti i decreti attuativi
Per consentire il consolidamento ed il monitoraggio dei conti pubblici, nonché il miglioramento della raccordabilità dei conti delle amministrazioni pubbliche con il Sistema europeo dei conti nazionali nell'ambito delle rappresentazioni contabili, le amministrazioni (Regioni, comuni, province, città metropolitane, comunità montane, comunità isolane e unioni di comuni), adottano un comune piano dei conti integrato. Il piano è ispirato a comuni criteri di contabilizzazione, ed è costituito dall'elenco delle articolazioni delle unità elementari del bilancio finanziario gestionale e dei conti economico-patrimoniali, definito in modo da consentire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali. L'elenco dei conti economico-patrimoniali comprende i conti necessari per le operazioni di integrazione, rettifica e ammortamento, effettuate secondo le modalità e i tempi necessari alle esigenze conoscitive della finanza pubblica. Allo scopo di assicurare maggiore trasparenza delle informazioni riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche pubbliche settoriali, e per permettere la confrontabilità dei dati di bilancio in coerenza con le classificazioni economiche e funzionali individuate dai regolamenti comunitari, le amministrazioni pubbliche adottano uno schema di bilancio articolato per missioni e programmi che evidenzi le finalità della spesa. Sono delineati anche particolari aspetti legati alla contabilità sanitaria e finalizzati alla trasparenza dei conti del settore ed alla responsabilizzazione degli enti preposti.
Dossier: Armonizzazione sistemi contabili e schemi bilancio di Regioni, Province ed enti locali?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/sistemi_contabili_regionali/
Smaltimento diversificato dei rifiuti: nuove regole
Un'indagine della Confederazione italiana agricoltori, prevede che durante il periodo di Natale, finiranno nella spazzatura circa 500mila tonnellate di rifiuti alimentari. L'impatto sull'ambiente delle tavolate di Natale non è dunque da sottovalutare. Il giorno di Natale entra in vigore il Decreto legislativo 205/2010 che prevede sanzioni più elevate per i privati che abbandonano rifiuti per strada o comunque nell'ambiente. La direttiva comunitaria, definisce alcuni concetti basilari, come le nozioni di rifiuto, recupero e smaltimento, e stabilisce gli obblighi essenziali per la gestione dei rifiuti, in particolare un obbligo di autorizzazione e di registrazione per un ente o un'impresa che effettua le operazioni di gestione dei rifiuti e un obbligo per gli Stati membri di elaborare piani per la gestione dei rifiuti. Stabilisce inoltre principi fondamentali come l'obbligo di trattare i rifiuti in modo da evitare impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana, un incentivo ad applicare la gerarchia dei rifiuti e, secondo il principio "chi inquina paga", il requisito che i costi dello smaltimento dei rifiuti siano sostenuti dal detentore dei rifiuti, dai detentori precedenti o dai produttori del prodotto causa dei rifiuti. E' certo che la previsione delle nuove sanzioni riuscirà a limitare questa pratica così brutta e diffusa. Un atto di cosciente responsabilità da parte nostra, consentirà ai nostri rifiuti di prendere la destinazione degli impianti di riciclaggio per farli trasformare in vera e propria risorsa piuttosto che inviarli alle discariche.
Dossier: Smaltimento diversificato dei rifiuti?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/rifiuti_smaltimento/
Conciliazione tempi di vita e di lavoro: intese con le Regioni
Conciliare meglio l'attività lavorativa con gli impegni familiari: potenziare l'occupazione femminile, migliorare l'organizzazione del lavoro, la rete dei servizi, la qualità della vita. E' questo l'impegno preso da Emilia Romagna, Piemonte, Sicilia, Toscana e Umbria che sono le prime cinque Regioni ad avere firmato con il Dipartimento per le Pari Opportunità le convenzioni che danno il via all'attuazione dell'Intesa per la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Le finalità dell'Intesa, perseguite dalle Regioni e dalla Province autonome sono rivolte a creare o potenziare i servizi per l'infanzia; incentivare l'acquisto di voucher per servizi di cura all'infanzia o di cura e assistenza per disabili e anziani; facilitare il rientro al lavoro dopo un periodo di congedo per esigenze di conciliazione (es. percorsi di formazione e aggiornamento); sostenere modalità di lavoro e tipologia contrattuali familiy friendly (es. telelavoro, part-time, banca ore); sostenere eventuali altre tipologie di intervento in linea con le finalità dell'Intesa. L'Intesa prevede che le Regioni e le Province autonome predispongano un piano attuativo per l'utilizzo delle risorse attribuite. Ciascun intervento rientra in due o più finalità specifiche previste dall'Intesa. Il termine per la presentazione del piano attuativo era il 29 settembre 2010. Entro tale data non tutte le Regioni hanno presentato il piano attuativo, alcune lo hanno presentato in ritardo. La situazione, quindi, è diversificata a livello territoriale.
Dossier: Conciliazione tempi di vita e di lavoro: intese con le Regioni?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/lavoratrici_sostegno_regioni/
Obiettivi, attività e insegnamenti nei percorsi liceali
In vigore dal 29 dicembre 2010 il Regolamento sulle Indicazioni Nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per i licei che rappresentano la declinazione disciplinare del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione dei percorsi liceali. La stesura definitiva è frutto di un lavoro che ha coinvolto personalità del mondo accademico, della cultura e della scuola. Il Profilo e le Indicazioni costituiscono, dunque, l'intelaiatura sulla quale le istituzioni scolastiche disegnano il proprio Piano dell'offerta formativa, i docenti costruiscono i propri percorsi didattici e gli studenti sono messi in condizione di raggiungere gli obiettivi di apprendimento e di maturare le competenze proprie dell'istruzione liceale e delle sue articolazioni. Le Indicazioni nazionali si applicano a decorrere dall'anno scolastico 2010/2011 a partire dalle classi prime e, gradatamente, di anno in anno alle classi successive fino al completamento del ciclo. Le Indicazioni nazionali sono aggiornate periodicamente in relazione agli sviluppi culturali emergenti, nonché alle esigenze espresse dalle università, dalle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e dal mondo del lavoro e delle professioni. Il raggiungimento da parte degli studenti degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni nazionali di cui al presente decreto è oggetto di valutazione periodica da parte dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI).
Dossier: Indicazioni Nazionali riguardanti gli obiettivi per i nuovi percorsi liceali?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/programmi_licei_riformati/
L'uso dei farmaci in Italia, pubblicato Rapporto 2010
La spesa territoriale per i farmaci di classe A, dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale, è stata nei primi nove mesi del 2010 di circa 9.700 milioni di euro, con un aumento dello 0,8% rispetto all'anno precedente. Sono alcuni dei dati contenenti nel Rapporto nazionale OsMed gennaio-settembre 2010, diffusi dall'Istituto Sanitario di Sanità. L'Osservatorio Nazionale sull'Impiego dei Medicinali (OsMed), istituito con la Legge n. 448/98, ha tra le sue finalità quella di descrivere i cambiamenti nell'uso dei farmaci, correlare problemi di sanità, la Puglia pubblica e uso di farmaci, contribuire alle iniziative per promuovere un migliore uso dei farmaci. Il rapporto analizza l'andamento dei consumi farmaceutici territoriali di classe A, in termini di consumi, spesa, tipologia di farmaci e caratteristiche degli utilizzatori. Sono esclusi dall'indagine i dati relativi ai farmaci somministrati all'interno delle strutture ospedaliere e a quelli in distribuzione diretta o erogati al momento della dimissione. Riscontrata una maggiore incidenza del ticket che, nei primi nove mesi dell'anno è aumentato del 16,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le principali componenti della spesa, come quantità e prezzi, oltre ad un aumento delle quantità di farmaci prescritti, mostrano una diminuzione dei prezzi e uno spostamento della prescrizione verso specialità più costose. I farmaci equivalenti rappresentano ormai il 30% della spesa farmaceutica; nel corso del 2010, inoltre, hanno perso la copertura brevettuale importanti molecole.
Dossier: L'uso dei farmaci in Italia", pubblicato Rapporto 2010
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/farmaci_spesa/
Natale 2010, festeggiare in sicurezza
Innanzitutto, la sicurezza dei giocattoli. Nel nostro Paese, ci sono norme che dettano precisi obblighi per i produttori, che prevedono sanzioni e ritiro dal mercato in caso di non ottemperanza e aiutano gli adulti a fare un acquisto senza pericoli. L'UNI, Ente Nazionale di Unificazione e CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, definiscono i principi generali di sicurezza. L'UNI ha elaborato le norme UNI En 71, che stabiliscono requisiti e metodi per garantire la sicurezza dei giocattoli per bambini fino ai 14 anni. Il CEI ha inoltre pubblicato le norme CEI En 62115 "Sicurezza dei giocattoli elettrici" e CEI En 50410 "Norme particolari per i robot decorativi", che si occupano di quegli oggetti che hanno almeno una funzione che dipende dall'elettricità, il cui collegamento deve poi rispondere ai requisiti previsti nella norma CEI En 61588. I giocattoli non devono presentare spigoli vivi e bordi taglienti; le parti sporgenti che possono provocare ferite o perforazioni devono essere protette; i meccanismi di apertura e chiusura devono avere dei dispositivi di bloccaggio automatico e molle e meccanismi in movimento non devono essere accessibili alle dita. I giocattoli che i bimbi più piccoli portano alla bocca, devono essere progettati in maniera tale che le parti che si possono staccare siano di dimensioni tali da non essere ingerite. I giocattoli nei quali bambini possono introdursi, debbono avere fori di ventilazioni e porte apribili senza sforzo. Devono riportare, infine, obbligatoriamente, la fascia di età dei giovani utilizzatori. Le avvertenze e le istruzioni per il montaggio e l'uso, devono poi essere redatte nella lingua ufficiale del paese di acquisto.
Dossier: Natale, feste in sicurezza?
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/natale_sicurezza/