www.comitatoprocanne.com

Meteo Puglia










CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
Vai al sito


Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

07/01/2008.  ARCHEOLOGIA - DA TARANTO A CANNE NEL SEGNO DEI MUSEI.

di NINO VINELLA

Auguri dalla Sesta Provincia a Taranto per la “rinascita” del Museo archeologico nazionale. Oggi infatti la cronaca regionale si arricchisce di un evento che può rendere finalmente totale giustizia al concetto di fruire sul territorio di appartenenza quegli stessi beni culturali ritrovati nel suo sottosuolo. Appena qualche decennio fa, i sindaci e taluni politici di turno delle nostre parti scagliavano dai palchi dei loro comizi invettive roventi contro “la Soprintendenza che arraffava e portava tutto a Taranto” lasciando orfane le comunità di origine del loro passato tangibilmente e materialmente dimostrabile dalle bacheche.
Canne della Battaglia fa storia ed apre una pista di esempio. Cinquant’anni fa, domenica 20 aprile 1958 Aldo Moro, allora ministro della pubblica istruzione, inaugura qui uno dei primi Antiquarium decentrati in loco e costruito con i soldi della Cassa del Mezzogiorno. Fu la dimostrazione che se alla volontà politica “intelligente” faceva seguito una realizzazione concreta apportatrice di strutture valide, tutto intero il territorio se ne sarebbe opportunamente avvantaggiato: culturalmente, turisticamente, economicamente, da ogni punto di vista insomma.
Mezzo secolo dopo, l’esempio del museo antiquarium di Canne della Battaglia resta emblematico, visto in controluce, per capire come sarebbero andate molto meglio le cose per noi della Valle d’Ofanto e della neonata Sesta Provincia se a quella primissima realizzazione avesse fatto seguito un corposo progetto di politica culturale “dei fatti” più articolato nel tempo e non invece debitore dei cosiddetti finanziamenti a pioggia. Ma questa è dietrologia: io non credo alla “second life” virtuale, mi accontento di questa unica vita e, senza nessun “avatar” o replicante di me stesso, preferisco impegnarmi nel reale e nel sociale per guardare avanti senza dimenticarci delle esperienze, positive o negative, vissute finora in questo delicato settore dove si mischia l’ansia del sapere con la voglia di far vedere…
Mezzo secolo dopo, esattamente fra qualche mese, sempre domenica 20 aprile, l’Amministrazione comunale di Barletta avrà la possibilità di dimostrare alla popolazione ed a se stessa che il definitivo ampliamento in corso di quel medesimo Antiquarium (al costo di un milione di euro) corrisponda ai reali, sentiti bisogni di questo nostro territorio. E cioè: uno, vedere dal vivo “come eravamo” millenni fa attraverso una più ampia e complessiva riesposizione dei reperti oggi ancora nei sotterranei (non di Taranto ma di Canne…) attraverso percorsi didattici funzionali ed esaustivi; due, assicurare attraverso questa attività la cosiddetta “messa a valore” della nostra archeologia in funzione dello sviluppo articolato del territorio-area vasta.
Discorsi e proponimenti, questi, ovviamente ed ottimamente replicabili in ogni città della nostra Sesta Provincia che ha beneficiato di questa diffusa cultura (materiale e ideologica) degli scavi archeologici: al di qua e al di là dell’Ofanto, da Canosa con la sua prestigiosa Fondazione, a Minervino, a Spinazzola, a Trinitapoli, a San Ferdinando. Un’azione globale di sistema in rete che potrà dare ancor più lusinghieri risultati se i nostri beni culturali continueranno non solo a restare qui in loco, ma spingeranno i giovani laureati a crescere pensando che l’archeologia è proprio… roba da museo: IL NOSTRO!


Leggi qui il testo integrale con l'articolo pubblicato sulla Gazzetta del Nord Barese (I)

Leggi qui il testo integrale con l'articolo pubblicato sulla Gazzetta del Nord Barese (II)


L'articolo pubblicato sulla Gazzetta di Taranto: Rutelli «Dal Museo parte la rinascita per Taranto»








 

Stampa l'articolo

 
© Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia. Sede e Presidenza: Via Rizzitelli 62 - 70051 Barletta BT ITALY
Tel: (+39) 0883 532180 - Email: comitatoprocanne@oggiweb.com. Credits: OggiWeb www.oggiweb.com