19/09/2007. Ferrovie - Regione e Trenitalia spiegano il futuro della linea Barletta-Spinazzola.
Il Psdi ha promosso una conferenza - dibattito per il 12 ottobre Non solo non lascia, ma si pensa persino a raddoppiarla: da treno dei pendolari a strumento di promozione turistica del territorio. E’ roseo il futuro della linea ferroviaria Barletta-Spinazzola. Il consigliere regionale del Psdi Beppe Cioce lo ha anticipato nei giorni scorsi (“la tratta non sarà chiusa”), ma presto saranno proprio i vertici di Trenitalia e l’assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo a confermare i progetti futuri su quest’importante collegamento. Il Psdi ha infatti organizzato per venerdì 12 ottobre, alle ore 18, nella sala consiliare del Comune di Barletta, una conferenza-dibattito sulla linea Barletta-Spinazzola. All’incontro, aperto alla cittadinanza, oltre a Cioce, presidente del gruppo Psdi alla Regione Puglia, all’assessore Lorizzo e ai rappresentanti di Trenitalia, interverranno anche i sindaci dei quattro comuni attraversati dalla ferrovia (Barletta, Canosa, Minervino Murge e Spinazzola), il segretario confederale della Uil Puglia Aldo Pugliese, i rappresentanti dei sindacati ferrovieri e il presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia Nino Vinella. “Quella tratta ha una fermata all’interno dell’area archeologica di Canne”, spiega Cioce, “un caso unico in Italia: è per questo che siamo assolutamente convinti che quella linea vada promossa dalla Regione tra i percorsi turistici della Puglia come treno della storia, dell’archeologia e dell’ambiente. La Barletta-Spinazzola è fondamentale per quei cittadini, soprattutto studenti e lavoratori, che vivono alla periferia della Bat e della Puglia, ma può diventare un ottimo vettore per promuovere zone affascinanti, ma finora tenute lontane dai circuiti turistici regionali”. Durante il convegno del 12 ottobre Cioce rilancerà all’assessore Loizzo e ai vertici di Trenitalia anche la proposta di istituire una fermata di quella stessa linea all’altezza dell’ospedale Mons. Dimiccoli di Barletta, che dista poche decine di metri dalla ferrovia: “Sarebbe un servizio importante, destinato ad un’utenza di circa 350.000 abitanti”, spiega il consigliere regionale barlettano, che dall’assessore regionale ha già ottenuto mesi fa la disponibilità ad una valutazione tecnica del progetto
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