Una delusione per i promotori della rivalutazione del luogo che vide opposti i romani ad Annibale
Niente «treno dell’archeologia» per portare i turisti a Canne della Battaglia per tutto questo mese, quando cioè i visitatori sono più numerosi che in altri periodi dell’anno. E’ la conseguenza della soppressione, a partire già dallo scorso 27 luglio, in concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo, di tutte le corse in treno lungo la linea ferroviaria Barletta-Spinazzola (otto all’andata e sette al ritorno, già integrate rispettivamente con due e tre viaggi in pullman) da parte di Trenitalia per lavori di manutenzione.
Tutte le corse sono state sostituite dai pullman, che però sono poco utili per chi voglia recarsi a visitare le rovine della Cittadella teatro della famosa battaglia tra i romani e i carteginesi di Annibale: la fermata dei bus dista, infatti, un chilometro dal sito archeologico. Una vera e propria beffa per chi aveva puntato molto su quel treno, a cominciare dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia che gestisce proprio la stazioncina ferroviaria, oltre a occuparsi di alcune guide al sito archeologico per puro spirito di volontariato.
CARMEN CARBONARA su IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO