Una nota del presidente del gruppo consiliare de La Puglia prima di Tutto, Francesco Damone.
“L’Assessore ai trasporti Mario Loizzo, invece di attivarsi presso l’Azienda Ferroviaria di Trenitalia, ha assunto un tono polemico ribaltando così le responsabilità a livello ministeriale, con il solo obiettivo di eludere eventuali iniziative da assumere in seguito all’ordine del giorno condiviso da diversi consiglieri regionali di diversi gruppi politici.
Non vorrei che l’attenzione dell’Assessore sia mirata esclusivamente a guardare le ferrovie regionali verso le quali ha una notevole propensione anche perché di esclusiva pertinenza a finanziamenti regionali.
L’ordine del giorno non prevedeva l’individuazione delle responsabilità (anche perché Trenitalia è ormai di natura privatistica) ma era mirato ad adottare una richiesta unanime del consiglio regionale per evitare la soppressione delle fermate in due stazioni ferroviarie strategiche: San Severo e Barletta (unica fermata della BT, già eliminata). Termoli, invece, località del Molise, ha mantenuto la fermata.
Ovviamente l’interlocutore politico del Consiglio regionale non può che essere l’Assessore Loizzo, il quale invece senza affrontare la causa della Puglia, getta la spugna vanificando di fatto l'iniziativa politica assunta e da discutere in Consiglio.
Ritengo, poi, che la Puglia debba far sentire la voce e la protesta degli utenti al di là di chi siano le responsabilità che Loizzo rilancia a livello nazionale.
Una classe dirigente che pretende di governare la Puglia non può non tener conto dell’autore di una iniziativa, in questo caso di un ordine del giorno presentato dal sottoscritto. Altrimenti prevale la logica del nemico da sbugiardare, tanto cara ai veterocomunisti di cui l’assessore ai Trasporti è un legittimo erede anche se oggi si definisce democratico”.


Fonte: Puglia Notizie
Agenzia quotidiana di stampa
Consiglio Regionale della Puglia
Anno VII n. 3521 del 3.12.2009