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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

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13/04/2015.  BARLETTA - "COLAZIONE IN GIARDINO" IN PRESTITO DALLA PINACOTECA ALL’EXPO: MA SARA’ POI VERA GLORIA PER IL NOSTRO TURISMO? GIUSEPPE DE NITTIS MANCATO AMBASCIATORE EUROPEO DEL BUON GUSTO A TAVOLA: PITTORE FAMOSO E RAFFINATO GOURMET. MA IL COMUNE IGNORA... .

“Colazione in giardino” è il capolavoro assoluto di Giuseppe De Nittis in prestito dalla Pinacoteca all’Expo di Milano nel padiglione della Triennale, dove resterà esposto fino al 1° novembre per celebrare i rituali Arts and Food dal 1851 fino ai giorni nostri.

Idea definibile eccellente a prescindere. Nel comunicato ufficiale si parla di spot mondiale a costo zero per le casse comunali. Solo che è mancato a ideatori, promotori e prestatori (il Comune di Barletta, che ha preteso un’assicurazione da 1.000.000 euro chiodo a chiodo) il vero guizzo: nominare e dunque accreditare ufficialmente Giuseppe De Nittis (Barletta 1846-Saint German en Laye 1884) come “ambasciatore europeo del buon gusto a tavola”.

Manchevolezza direi quasi imperdonabile, come ha fatto rilevare Vittorio Sgarbi nell’ultima sua volata dello scorso dicembre proprio qui a Barletta, e che per tale motivo ha indotto il noto professore a richiedere anche lui in prestito due dipinti del nostro pittore (Passa il treno e Natura morta) concessi dalla Giunta un mese fa per la mostra intitolata “Il tesoro d’Italia” allestita nel Padiglione Eataly Expo 2015 di Milano dall’1 maggio al 31 ottobre 2015.

Saranno dunque tre i De Nittis dentro e fuori l’Expo di Milano. Record mondiale. Ma Peppino De Nittis, oltre che artista immenso e tuttora difficilmente classificabile come impressionista puro, è riconoscibile rileggendo la sua autobiografia come appassionato gourmet ed altrettanto raffinato cultore della buona tavola.

Ne ho tentato una parziale ricostruzione nel 1984, centenario della morte, in una ormai introvabile pubblicazione a tiratura limitata dall’accattivante titolo “A tavola con De Nittis ed i suoi amici. Pennellate di vita artistica e divagazioni gastronomiche fra Italia e Francia di fine Ottocento” suggerite e finanziate dalla Famiglia dello scomparso dott. Pasquale Nigro. Ne furono stampati dalla Poligrafica Marciante soltanto mille esemplari, diffusi per l’intero anno in un noto ristorante della litoranea di levante, con un menù a tema che esaltava i sapori tutti mediterranei e raccontava, fra odori e buona cucina, quanto più abbondantemente illustrato proprio all’Expo 2015.

Fu De Nittis a suggerire di ripresentarlo come personaggio che amava cucinarsi da sé gli spaghetti, come pittore che teneva a lieto convivio i suoi illustri compagni di cultura nella villetta della Jonchere ogni mercoledì sera, come pugliese emigrante a Parigi che si faceva spedire olio e vino dalle tenute di famiglia qui nell’agro di Barletta…

Fu insomma un’esperienza denittisiana vissuta dagli addetti ai lavori della gastronomia barlettana, sostenuta dalla felice penna del critico e gastronomo Vincenzo Buonassisi che curò la prefazione del libro: un’esperienza che, a distanza di trent’anni, avrebbe integrato il messaggio dell’arte di Giuseppe De Nittis con il valore di un’alimentazione sana e dunque con quei valori che hanno ispiriato e strafinanziato l’Expo di Milano come abbraccio mondiale di varie etnie e culture verso il cibo come alimento del corpo e metafora dello spirito.

Avrei tanto volentieri immaginato che intorno al profilo di Giuseppe De Nittis, tuttora in larga parte inesplorato sotto gli aspetti della comunicazione sociale e del cosiddetto marketing territoriale (vedi le etichette dei vini), proprio dal Comune di Barletta sorgessero quegli spunti ad incentivare ricadute di stile e di attività economiche nell’indotto gastronomico, del cosiddetto “food”.

I fatti dimostrano evidentemente come ancora non ci siamo. O, per dirla in altro modo, impara l’arte, e mettila da parte. Ma dove?...

Nino Vinella, giornalista
Barletta 10 aprile 2015





 

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