16/04/2015. CANOSA DI PUGLIA - DOMENICA 19 APRILE GIORNATA DI STUDIO: PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DI CANOSA DI PUGLIA DALL'ETA' ELLENISTICA ALLA TARDA ANTICHITA'. INTERCLUB UNESCO - ARCHEOCLUB D'ITALIA PER L'ANNO INTERNAZIONALE DELLA LUCE. LA STORIA COI CINQUE SENSI .
Il trattato internazionale dell'UNESCO, adottato nel 1972, conosciuto come “Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale”, emanata dall’UNESCO nel 1972, la cui importanza è paragonabile alla Dichiarazione universale dei Diritti umani, ha cambiato il rapporto del mondo con i propri Tesori, troppo spesso dimenticati.
"È per tutti un dovere e un impegno difenderli e conservarli per il futuro", recita la convenzione, richiamando l’individuo alla sua assunzione di responsabilità di fronte a testimonianze preziose della cultura identitaria di una città o della creatività umana e dei valori universali dei secoli passati e del presente.
Pertanto, l’InterClubs UNESCO Bisceglie – Canosa di Puglia – Cerignola – ArcheoClub d’Italia Bisceglie, in occasione dell’ “Anno Internazionale della Luce”, organizza Domenica 19 Aprile la Giornata di Studio: “Patrimonio Archeologico di Canosa di Puglia dall’Età ellenistica alla tarda antichità”.
L’evento, pensato come un incontro di studio, di approfondimento e di interazione tra clubs che condividono gli stessi fini, intende esplorare una porzione eminente del patrimonio archeologico dell’antica Canusium, Città di Principi Imperatori e Vescovi, già presente con insediamenti umani fin dal Neolitico (XII secolo a.C.).
“Mette in luce” la sua Storia, che va dal periodo Dauno a quello in cui, influenzata dalla civiltà ellenistica, diviene un fiorente centro urbano e commerciale. Importante municipium romano, in seguito sarà capoluogo della provincia Apulia et Calabria e dal IV secolo. sede della più importante diocesi di Puglia (sotto l’episcopato di San Sabino, venerato dal principe normanno Boemondo d’Altavilla, raggiungerà il massimo fulgore).
Considerato che,
• I luoghi prendono vita e valore, dal rapporto che viene a crearsi tra ambiente e persone, dalla progettualità, dalla memoria che sa proiettarsi verso il futuro.
• Il diritto alla bellezza e alla tutela dei paesaggi – cultura, cosi definite, dal 1992, le interazioni tra uomo e ambiente, costituisce una delle missioni irrinunciabili della Repubblica italiana, riconosciuta nel dettato costituzionale, il Percorso di studio toccherà diverse epoche, all’insegna della cultura, per la TUTELA – SALVAGUARDIA - PROMOZIONE - VALORIZZAZIONE del PATRIMONIO Identitario di CANOSA DI PUGLIA.
Condurrà i partecipanti, grazie al Patrocinio delle Istituzioni politiche e religiose, rappresentate dal Presidente della Provincia BAT e Sindaco di Bisceglie Spina, dai Sindaci La Salvia e Giannatempo e da Monsignor Felice Bacco della Basilica Cattedrale di San Sabino, a coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ed altresì alla collaborazione della Fondazione Archeologica Canosina Onlus e delle guide della Dromos.it, a diretto contatto con alcuni dei più importanti siti archeologici della città:
- Battistero di San Giovanni
Tra i più insigni monumenti della Puglia, è un edificio del periodo bizantino attribuito a San Sabino. Costruito su un precedente edificio pagano, è parte integrante di un complesso di edifici cristiani comprendenti la basilica del Salvatore e quella di Santa Maria.
- La necropoli del Ponte della Lama – Santa Sofia
Nei pressi della via Traiana, la necropoli di epoca romana, diventa, a partire dal III secolo, sepolcreto paleocristiano con la costruzione di catacombe articolate in cubicoli, con loculi e sarcofagi.
- Ipogeo Scocchera B
Sepoltura monumentale datata al IV-III sec a.C., è uno splendido esempio delle dimore dei defunti appartenenti alle famiglie aristocratiche dei cosiddetti ”principi dauni”.
- Parco archeologico di San Leucio
La basilica fu edificata su un preesistente tempio pagano di età ellenistica; con il santo vescovo Sabino diventa l’edificio paleocristiano di Puglia e conserva eleganti colonne e lacerti musivi, tra cui lo splendido “mosaico del pavone”.
- Palazzo Sinesi
La costruzione ottocentesca ospita, al primo piano, “Un ipogeo al confine: la tomba Varrese”, una preziosissima esposizione che illustra il corredo proveniente dall’omonimo ipogeo, datato al IV-III sec a.C., appartenente ad una élite aristocratica di Principi dauni.
Pina Catino-Presidente Club UNESCO Bisceglie
Giovanni Princigalli-Presidente Club UNESCO Canosa di Puglia
Giovanni Martiradonna-Presidente Club UNESCO Cerignola
Luigi Palmiotti-Presidente ArcheoClub d’Italia Bisceglie
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