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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

28/06/2015.  BARLETTA - SABATO 28 GIUGNO 1952: SESSANTATRE ANNI FA NASCEVA PIETRO PAOLO MENNEA DI SALVATORE E VINCENZA MISURIELLO. L'ANNIVERSARIO NEI RICORDI INEDITI DI ANGELO AUTORINO, IL FIGLIO DEL PROF DI EDUCAZIONE FISICA SCOPRITORE DELL'UOMO PIU' VELOCE DEL MONDO.

Oggi Pietro Mennea di anni ne avrebbe compiuti sessantatre. Nell’anniversario, proviamo a ricordare quei primissimi momenti della sua storia, esattamente dai blocchi di partenza…

Era di sabato quel 28 giugno 1952 quando nasceva a Barletta il terzo dei cinque figli di Salvatore Mennea, sarto, e di Vincenza Misuriello, casalinga. Una settimana dopo, sabato 5 di luglio, con l’acqua benedetta del fonte battesimale nella chiesa di San Giacomo maggiore, gli vennero imposti dal viceparroco don Ciccio Francia i nomi dei due Santi Apostoli. Ne va orgoglioso l’attuale prevosto e parroco, don Sabino Lattanzio: “Una carezza speciale alla famiglia Mennea per aver cresciuto i propri figli coi migliori sentimenti cristiani. Pietro fu poi cresimato dall’arcivescovo Reginaldo Addazi a soli sette anni, il 20 giugno 1959. Quel prezioso registro fa parte della nostra storia di barlettani”.

Proprio dalle parti di San Giacomo, dove batteva con l’orologio della torre il cuore cattolico del popoloso quartiere, la famiglia Mennea, già abbastanza numerosa, abitava da qualche anno con l’annessa sartoria del papà in via Porta Reale 20, a pochi passi dall’ospedale civile Umberto I,.

Mi viene voglia di scrivere che a Pietro Paolo Mennea, nato di sabato a Barletta il 28 giugno dell’anno 1952, il destino appare già segnato negli astri dall’influsso di Saturno a cui dall’antichità risale questo giorno. Gli appassionati lo sanno bene: il pianeta circondato dagli anelli conferisce a chi nasce sotto la sua influenza una determinazione così forte da portarlo ad ottenere notevoli successi. Un innegabile carisma che lo aiuta a mettere a segno sempre nuove conquiste e a vivere momenti appaganti. Tale e quale a come sarebbe stata la vita di Pietro Mennea… Ed è così che sembra dunque scritta anche nello zodiaco la storia dell’uomo bianco più veloce del mondo.

Ma torniamo al battesimo di Pietro. Con l’aria di chi sta per svelare un segreto di famiglia gelosamente custodito per tanti anni in fondo al cuore, come e perché si arrivò a quel giorno di festa in casa Mennea ce lo spiega tutto emozionato lui, Angelo Autorino, il figlio di Alberto, l’avvocato che cambiò carriera diventando insegnante di ginnastica, lo “scopritore” del grande campione all’istituto per ragionieri Michele Cassandro, punto di origine delle sue imprese sportive.

“Mio nonno Angelo Tanzi, impiegato dell’ufficio tecnico al Comune - racconta Angelo Autorino - abitava lì vicino, in via Monsignor Dimiccoli. Era un cliente direi fisso della sartoria di Salvatore Mennea, nella sua bottega al piano terra in via Porta Reale a pochi isolati da casa, dov’erano le vecchie fornaci. Il papà di Pietro era un artigiano coi fiocchi, ed a lui si rivolgevano coloro i quali dovevano vestire, a quei tempi Anni Cinquanta, abiti di buon decoro, specie negli uffici pubblici… Due completi all’anno, uno estivo, uno invernale, la regola. I miei nonni, frequentando i Mennea casa e bottega, li avevano tanto ben conosciuti, nella loro vita domestica fatta di piccole cose e di tanto sacrificio, da condividerne gioie ed affanni quotidiani. Fu così che quando la signora Vincenza confidò a mia nonna Filomena Vitobello il prossimo arrivo di un altro figlio, i miei nonni sentirono tanto forte la voglia di aiutare quella famiglia in ristrettezze economiche. E li aiutarono davvero come fossero parenti, moralmente e materialmente, col solo desiderio nutrito dal silenzio e nella massima discrezione, ma con tanto affetto. Che trasformò alla fine questa grande sollecitudine nell’atto ufficiale e solenne, a quei tempi di grandissimo valore umano e religioso, del classico comparizio”. E mi fa vedere, con gli occhi quasi pieni di lacrime, il certificato di battesimo, dove c’è scritto che il padrino di Pietro Paolo Mennea fu Angelo Tanzi.

Angelo Autorino prosegue: “Quell’amicizia rispettosa e sincera, rafforzata dal comparizio, era destinata a durare come acciaio inossidabile. Per sempre. E vi dico ancora io perché... La figlia del compare di battesimo, mia madre Maria Tanzi, conobbe anni dopo un giovanotto: si vollero bene, fidanzamento prima e poi regolare matrimonio. Quel giovanotto alto ed atletico, coi baffetti ben curati e dall’accento napoletano si chiamava Alberto Autorino, professore di educazione fisica al Cassandro, nella vecchia sede di viale Marconi, dove Pietro Mennea si andò ad iscrivere dopo la licenza di scuola media con l’unico traguardo del famoso pezzo di carta da ragioniere. Ma oltre alla fatica degli studi, lì c’era anche una pista in terra battuta, dove finalmente iniziò a correre agli ordini di mio padre con la maglietta del Cassandro: e le nostre storie di famiglia tornarono così a riunirsi. Mio padre Alberto è sempre stato una persona austera: pesava ogni singola parola, specie nei confronti di Pietro. Ma gli voleva bene come se ne vuole ad un figlio, con tutto quel commovente passato che conosceva benissimo e della sua famiglia, famiglia con la quale abbiamo sempre mantenuto ottimi ed affettuosi rapporti. Il campione l’abbiamo visto nascere noi, come uomo, come atleta, come un grande protagonista dello sport mondiale. L’abbiamo creato, si può dire? E tutto questo Pietro lo ha sempre riconosciuto nella figura di Alberto Autorino come la sua vera, più autentica guida umana. Fino a scriverlo nei suoi libri, dove nessuno mai lo potrà cancellare”.

Nino Vinella, giornalista
Barletta, 26 giugno 2015


Leggi l'intervento pubblicato su La Gazzetta del Nord Barese Domenica 28 giugno 2015.......



 

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