Mostra “De Nittis e l’Expo” a Palazzo della Marra. S’inaugura sabato prossimo 11 luglio in piena festa della Madonna e coi soldi del Comune: ma doveva partire già il 15 maggio come grande evento locale nell’indotto di quello mondiale e con l’aiuto della Regione…

Capiamoci meglio. La mostra dunque si fa. Ordini di scuderia? Perché si DEVE fare. Comunque. Perché, sta così scritto agli atti come negli astri della nostrana politica, “il progetto espositivo, esaltando quell’idea di sistema turistico-culturale che è negli obiettivi dell’Amministrazione comunale, sarà caratterizzato da iniziative di promozione e scambio, dove attenzione sarà dedicata al Parco archeologico e all’Antiquarium di Canne della Battaglia…” Già: tutto fa brodo pur di fare colpo e bussare a quattrini, specie al rubinetto della Regione.

CRONISTORIA MATEMATICA - Difatti, ispirati a simile criterio, gli estensori del provvedimento hanno compilato la scheda dell’originaria candidatura ai finanziamenti regionali, votata con delibera di giunta 260 del 28 novembre 2014. Includendo nel mega progetto (ma solo sulla carta) tutte le vere o presunte mete turistico-culturali di Barletta città-territorio. E scomodando addirittura quel gran genio di Annibale, proprio lui che pure di astuzie se ne intendeva…

La richiesta da matematica insiemistica a valere sul Programma triennale attività culturali Regione Puglia fu oggettivamente redatta tempo prima dello scivolo in campagna elettorale. Così: il Comune ci metteva 30.000 euro di risorse proprie (dal bilancio) ipotizzando l’aiuto di altri 100.000 come contributo richiesto a Bari per quadrare il cerchio delle tantissime voci di spesa. Leggendo le carte, si scopre che l’insiemistica del Comune si sarebbe, ahinoi, scontrata con la matematica euclidea della Regione. Dove due meno due fa sempre zero, e dove forse hanno fiutato che, stavolta, Peppino De Nittis ci metteva solo il nome e la faccia.

Perno di quella richiesta, sostenuta da memorie storico-critiche abbastanza notabili, era far arrivare una dozzina opere del nostro grande pittore da mezzo mondo, pensate un po’!… Come non bastassero le quasi duecento opere-capolavoro ospitate a Palazzo della Marra (e non tutte esposte), donate dalla vedova Léontine allo specifico scopo ereditario, a soddisfare i vari “appetiti” turistico-culturali della corrente stagione…

ANNIBALE - E Canne della Battaglia, allora direte voi, che c’azzecca con quest’originale progetto abbinato all’effetto Expo? C’entra per fare audience: perché un distintivo come la battaglia di Canne, vittoria-capolavoro di Annibale, ci fa sempre fare bella figura, no?...

Tant’é. Ma siccome il diavolo fa le pentole e non i coperchi, i nodi degli speranzosi (amministratori, tecnici e dirigenti) vengono al pettine quando la Regione ufficializza al Comune il mancato finanziamento del progetto “causa l’esiguità delle risorse regionali disponibili”, tagliando i suoi 100.000 euro. Cambiare idea, e magari riflettere se ostinarsi o andare avanti? Raschiando i fondi in qualche altra parte del bilancio, al Comune non solo non hanno cambiato idea, ma ai primi 30.000 euro hanno aggiunto altri 10.000 euro (sempre dal bilancio) al “piattino” iniziale, portando a complessivi 40.000 euro la dote della mostra “De Nittis e l’Expo”. Operazione approvata dalla Giunta con delibera 127 dello scorso 26 giugno e tuttora pubblicata all’albo pretorio informatico. La mostra dunque si farà.

I CONTI - Come mai, direte voi, erano tanto essenziali questi altri 10.000 euro? La risposta si legge sempre nell’albo pretorio, dove (nella determina dirigenziale 894 del 22 giugno scorso) si viene a conoscenza che ben la metà della cifra stanziata in totale, anzi per l’esattezza 19.093 euro, servirà alle spese di trasporto andata e ritorno per le (sole!) quattro tele denittisiane ottenute in prestito. Di cui: una in aereo dalla Francia, Petit Palais; un’altra dalla Fondazione Marzotto, Altavilla Vicentina, su camion; le ultime due dalla Pinacoteca provinciale di Bari…

A fare un po’ di conti da ragioniere, di cui mi ritengo abbastanza pratico, coi soldi del nostro sofferente bilancio dovremo dunque sborsare quasi ventimila euro di trasporto per quattro sole opere di De Nittis in arrivo “da fuori”.

E quel che è peggio, deprimendo l’inestimabile valore dell’intera collezione a Palazzo della Marra. Al punto di essersi inventati un biglietto “simbolico” (si si, sta scritto proprio così) d’ingresso a pagamento di 2 euro, in regola con eventuali accertamenti dalla Corte dei Conti…

Nino Vinella
Giornalista
Lunedì 6 luglio 2015

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

«De Nittis e l’Expo: una mostra comunque sia, ma tutta a spese dei barlettani». Il presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia:«Ventimila euro solo per le spese di trasporto di sole quattro tele ottenute in prestito»

http://www.barlettalive.it/news/Cultura/378726/news.aspx