12/02/2016. BARLETTA - DISFIDA DI BARLETTA: OMAGGIO A DON PEPPUCCIO D'AMATO, QUEL VECCHIO E POPOLARE PRETE CHE NE RICERCO' E NE DESCRISSE LA STORIA. ASSOCIAZIONI E COMITATI UNITI ALLA PARROCCHIA DI SAN GIACOMO NEL 130° ANNIVERSARIO (1886-1984) DELLA NASCITA.
”Grazie” sotto la pioggia battente al popolarissimo “Don Peppuccio”, longevo storiografo della Disfida di Barletta e di tante altre pagine della storia cittadina. Una corona d’alloro deposta al suo monumento in piazza Plebiscito ha suggellato così, ieri mattina, il ricordo di chi lo ha conosciuto e ne riconsegna la memoria nella staffetta della vita ai più giovani, gli alunni della scuola media De Nittis presenti per la circostanza.
C’era il sindaco Cascella e la consigliera comunale Giuliana Damato, pronipote di monsignor Giuseppe D’Amato, alla sobria ma commossa manifestazione ispirata dalla Prepositura curata di San Giacomo Maggiore nella persona di don Sabino Lattanzio, che ne fu discepolo ed allievo nel sacerdozio e nell’amore verso le patrie memorie barlettane. La messa di suffragio celebrata in quest’antica chiesa: quasi una lezione di sentimento e di devozione nelle parole di don Sabino, parole rivolte soprattutto ai ragazzi nelle cui giovani mani ha simbolicamente deposto i semi della conoscenza per tramandare memoria.
La Disfida di Barletta, dunque, come memoria popolare e di quella identità profonda che ne segna la tradizione da secoli: prologo al programma ufficiale del suo 513° anniversario, queste le iniziative organizzate a ricordo di Mons. Giuseppe D’Amato a 130 anni dalla sua nascita (1886-1984).
La figura di Don Peppuccio (a lui è stata dedicata da qualche anno la piazzetta di fronte alla sede della Prefettura), uomo di chiesa e nel contempo studioso barlettano, popolare personaggio con uno straordinario seguito come promotore nella ricerca storica tesa alla valorizzazione del celebre fatto d’armi. Autore di una vasta produzione di saggistica storica a spaziare dalla Disfida a Canne della Battaglia fra menhir e San Ruggiero, dai fatti del settembre 1943 alla storiografia militare della città nel corso dei millenni, Don Peppuccio (che recuperò al patrimonio museale cittadino il busto di Federico II di Svevia) fu combattivo quanto tenace animatore nel 1965 della primissima rievocazione storica in costume ed armature della Disfida, con il Comitato presieduto da Damiano D’Addato e, fra gli altri, dal pittore barlettano Biagio Vinella come ideatore del manifesto istituzionale (raffigurante Ettore Fieramosca a cavallo) ispirato dal monumento al Gattamelata.
Uniti in queste iniziative alla comunità della Prepositura curata di San Giacomo Maggiore, il Comitato Rievocazione Storica “Madonna della Sfida” (prof. Costantino Palmitessa) ed il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia (Nino Vinella) per il monumento in bronzo a lui dedicato e realizzato negli anni Ottanta su progetto dello scultore barlettano Nunzio Quarto. Un sacerdote per sempre immortalato con la borsa carica di storia, in cammino verso la sua chiesa di San Giovanni di Dio da piazza Plebiscito a via Manfredi. E nella memoria popolare.
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