13/10/2016. BARLETTA - ERACLIO IL COLOSSO: FRA QUATTRO MESI SAPREMO LA "DATA DI NASCITA" DEL MONUMENTALE BRONZO SIMBOLO DELLA CITTA'. PRELEVATI DALLA STATUA CINQUE CAMPIONI DELLE "TERRE DI FUSIONE" PER ACCERTARE SCIENTIFICAMENTE LA SUA ETA' NELLA STORIA E NEL TEMPO.
Martedì 11 ottobre si è proceduto al prelievo dei cinque campioni, dall’interno della statua di Eraclio, che consentiranno di stabilire con maggiore esattezza l’età del colosso bronzeo simbolo della città.
Entro 120 giorni saranno completate le indagini sulle terre di fusione con analisi della “termoluminescenza dell’anima di fusione”, eseguite dal Laboratorio di Archeometria, Dipartimento di Scienza dei materiali, dell’Università di Milano Bicocca, incaricata dall’Amministrazione comunale della nuova fase dell’iter conoscitivo di uno tra i più qualificanti beni monumentali del patrimonio cittadino, già oggetto di un “check up” con attività di manutenzione (in particolare per la pulitura e protezione della superficie bronzea e delle saldature con la struttura interna) che nel 2015 avevano individuato alcune terre di fusione e verificato la possibilità di prelevare dei campioni.
All’intervento, questa mattina hanno partecipato il consulente scientifico e l’operatore del Laboratorio di Archeometria del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, rispettivamente dott.ssa Emanuela Sibilia e Francesco Maspero, il restauratore Vito Nicola Iacobellis della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bari, Barletta Andria Trani e Foggia, il consulente scientifico dei lavori conclusi lo scorso anno prof. ing. Gianbattista De Tommasi, il direttore dei lavori ing. arch. Fabio Mastrofilippo, il supporto al R.U.P. (ex restauratore dei lavori già conclusi) geom. Cesare De Gregori, il responsabile del procedimento arch. Mario Pagniello, l’assessore alle Politiche per il Territorio arch. Azzurra Pelle. I risultati delle nuove indagini scientifiche consentiranno di incrementare le informazioni sulla storica struttura, unica nel suo genere, e proseguire le attività di tutela e di monitoraggio del “colosso”.
Fonte: Comune di Barletta
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