25/06/2004. GIA’ ORFANE LE TERME DI CANNE DELLA BATTAGLIA APPENA SCOPERTE: GLI SCAVI SONO PRATICAMENTE ABBANDONATI IN BALIA DI SE STESSI..
Il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia denuncia all’opinione pubblica il repentino stato di abbandono abbandono delle terme di in località San Mercurio, scoperte nemmeno un mese fa, pubblicizzata a mezzo stampa solo sette giorni addietro dalle colonne del nostro Giornale in pagina Cultura nazionale e già lasciate in balìa di se stesse proprio come un neonato appena venuto alla luce senza genitori! Una vera e propria vergogna. Purtroppo tocca ancora una volta a noi del Comitato suscitare nuovamente l’allarme per mettere in guardia tutti gli interessati alle sorti dei beni culturali della nostra nuova Provincia di Valle d’Ofanto contro ogni sensazionalismo accompagnati da un dissennato modo di fare che rischia di deturpare i siti archeologici appena ritrovati e di svalutarne il potenziale di attrattiva turistica ed economica in senso ampio come risorsa del Territorio. Si, ce ne assumiamo la responsabilità perché questo comportamento a dir poco assurdo da parte delle autorità preposte arriva come un fulmine a ciel sereno facendo notizia proprio nel pieno di Canne in Maggio, la ricca e poliedrica iniziativa a cura del Comune di Barletta (anche in sinergia con Canosa, Minervino e Spinazzola nell’ottica della Sesta Provincia) tuttora in corso per la VI Settimana nazionale della Cultura, esattamente come un anno fa quando denunciammo il crollo del muro di contenimento esterno sulla Cittadella restaurato soltanto nel 1999 con fondi della Comunità europea. Quel muro crollato è ancora lì crollato come l’abbiamo lasciato un anno fa. Che rabbia. Ma la storia degli scavi relativi alle terme di San Mercurio è come una ferita più aperta che mai, proprio perché arriva in una settimana dove cultura e archeologia dovrebbero fare notizia in senso positivo. Quello scavo è stato deliberatamente lasciato a vista ma liberamente accessibile senza nessuna protezione né difesa, esposto a potenziali atti vandalici sempre possibili anche nel caso in cui, al di là dell’intenzione dolosa o criminosa, il semplice occasionale turista di passaggio volesse portarsi via un pezzo delle terme come souvenir. Gesto che non avrebbe occhi né testimoni, e verrebbe consumato a dispetto di chiunque ma soprattutto a danno della nostra Cultura e della Storia madre del Territorio. L’unica sorveglianza notturna, guarda caso, la sta indirettamente assolvendo il nostro Comitato con un piantonamento a cura dell’istituto Metronotte per sorvegliare dal tramonto all’alba la mostra sul 110° della Ferrovia Barletta-Spinazzola nella vicinissima stazioncina di Canne della Battaglia. Non intendiamo accampare meriti di sorta, tanto più che in questa iniziativa Canne in Maggio ci sentiamo con non mani tutti quanti affratellati, dai Comuni alle associazioni tutte, alle realtà economiche di riferimento. Ma con domenica notte prossima, il piantonamento di sorveglianza notturna cesserà col finire della mostra e della Settimana per la Cultura. Abbiamo molta paura del dopo. Ecco perché abbiamo anche domandato alla Polizia municipale di operare una constatazione fotografica dei luoghi per accertare ogni responsabilità presente o futura nella malaugurata ipotesi di uno scempio, esattamente come accadde alla Canne degli anni Settanta e degli anni maledetti del terribile oblìo e della chiusura dell’Antiquarium. Adesso questo intervento di emergenza lo domandiamo attraverso la Gazzetta: chiediamo aiuto al Giornale ed a tutti quanti voi che, Lettori e visitatori di questi prossimi giorni, vorrete unirvi al nostro grido. Proteggiamo Canne della Battaglia come bene culturale della Sesta Provincia! Grazie.
NINO VINELLA Presidente Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta
giovedì 27 maggio 2004
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