16/06/2006. TRAFFICO ILLEGALE DI RIFIUTI: ALLA PUGLIA LA MAGLIA NERA.
La Puglia è prima in Italia nel ciclo illegale dei rifiuti. Con 597 infrazioni accertate, il 12,4% del totale nazionale, 857 persone denunciate e arrestate e 262 sequestri. Puglia ancora prima nei provvedimenti di sequestro da parte dell'autorità giudiziaria, più di 1600; quarta, infine, nella classifica generale dell'illegalità ambientale. Le cifre di Ecomafia 2006, il rapporto di Legambiente accende la spia su un problema serio della regione. Puglia terra di partenza, arrivo, ma anche transito verso le nuove discarche globali: la Cina e Hong Kong. Ecotrafficanti ed ecocriminali hanno fatto bene i loro conti. Nell'operazione denominata San Patrizio sarebbero stati 200 i milioni di euro guadagnati in soli 16 mesi. A finire in carcere sono stati in 13; l'altra, chiamata Mare Chiaro ha portato a 16 arresti. Scoperte 90mila tonnellate di rifiuti liquidi molto inquinanti destinati a finire in mare, per un utile di 15 milioni di euro. E' Taranto il molo di partenza per molti di questi traffici. Sul fronte del ciclo illegale del cemento va un po' meglio rispetto al passato. L'abbattimento di Punta Perotti a Bari avrebbe inaugurato una nuova stagione di lotta all'abusivismo edilizio. Su tutte le questioni gli ambientalisti chiedono al governo regionale di istituire un osservatorio per monitorare il territorio coinvolgendo anche Province, forze dell'ordine e associazioni. Fonte: Antenna Sud Notizie 15/06/2006
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