31/08/2017. BARLETTA - L’IMMAGINE PUBBLICITARIA DELLA DISFIDA? DAL MUSEO DEL PRADO DI MADRID. MA SENZA CITARE LA FONTE… FORSE PERDUTA UNA GRANDE OCCASIONE DI VERO GEMELLAGGIO STORICO E CULTURALE CON LA SPAGNA PER UN'OPERAZIONE DI MARKETING DAL GUSTO AMAROGNOLO .
Prendi un quadro esposto a Madrid, al famoso Museo del Prado, e senza chiedere niente a nessuno (nemmeno al legittimo proprietario) lo fai diventare l’immagine della campagna pubblicitaria per la Disfida. Possibile mai? Direte voi. Possibile si, ed ecco perché.
La pulce nell’orecchio me l’ha messa un post di Facebook, al punto da spingermi in una breve quanto gustosa inchiesta giornalistica sul web per verificare se il pettegolezzo corrispondesse al vero. Come (purtroppo) lo é…
Succede in questi giorni a Barletta. Ieri, in conferenza stampa ufficiale nella Cantina della Disfida, campeggiava alle spalle del sindaco Pasquale Cascella, giornalista, e dell’assessore Gammarota, esperto in marketing. Ma senza citare nessuna firma, nessun autore, nessuna provenienza. Nulla.
Quell’immagine di Consalvo da Cordova a cavallo circondato dai suoi… Si tratta di un rimaneggiamento visivo della tela raffigurante appunto Gonzalo Fernandez de Cordoba (1453-1515), noto come "il grande capitano", che contempla il cadavere del duca di Nemours, comandante dell'esercito francese nella battaglia di Cerignola, in cui fu sconfitto l'esercito francese e dove il Duca di Nemours ha perso la sua vita. Navigando senza difficoltà in rete si scopre che l’opera, dipinta nel 1835 e conservata al Prado di Madrid come da inventario, si deve ad uno dei massimi esponenti della scuola spagnola di maniera, Federico de Madrazo y Kuntz (1815-1894) ed é di grandi dimensioni, 187 × 134 cm, tipiche dei quadri di effetto spettacolare con richiamo storico sulla dominazione spagnola nel mondo. Peccato. Un vero peccato. Peccato perché, censurando la fonte e l’origine stessa dell’opera “riadattata”, la città di Barletta potrebbe aver perduto una grandissima occasione di gemellaggio culturale con la Spagna proprio nell’occasione della Disfida, Intendiamoci: l’immagine è gratuitamente scaricabile da Wikimedia. Opportunamente rielaborata al computer quell’immagine è divenuta così l’icona di riconoscimento della Disfida 2017. Ma Wikimedia, organizzazione mondiale molto seria e competente per evitare dannose conseguenze sul diritto d’autore, peraltro, ai sensi e per gli effetti delle vigenti normative internazionali, mette in guardia l’utilizzatore finale dall’esistenza di altre autorizzazioni o di permessi all’uso da richiedere al legittimo proprietario dell’opera medesima nelle singole Nazioni o nei singoli Stati. Presupposto utile a capire un’altra cosa, ed una verità ancora più fastidiosa: il pagamento dei diritti d’autore per ogni riproduzione a scopo commerciale e quant’altro… Basterebbe porre una semplice domanda via mail alla Direzione del Prado di Madrid… Sono curioso dell’eventuale risposta. E comunque delle conseguenze amministrative sui conti della Disfida 2017. Forse sarebbe stato meglio, molto meglio valorizzare un artista locale con un disegno originale piuttosto che ricorrere ad una trovata da furbetto di quartiere… Vogliamo provare a indovinare cosa potrebbe rispondere gli spagnoli?
Nino Vinella, giornalista Barletta, giovedì 31 agosto 2017
|