12/12/2017. CANOSA DI PUGLIA - IPOGEO VARRESE ED IL SUO CORREDO AL TG1: UN SERVIZIO ESCLUSIVO SULLA "CITTA' SOTTERRANEA" QUALE META STORICA E TURISTICO-CULTURALE NEL TERRITORIO DELLA DAUNIA ELLENISTICA. APPASSIONANTE VIAGGIO NEI SEGRETI DELLA NOSTRA ARCHEOLOGIA.
L’ipogeo Varrese ed il suo splendido corredo protagonisti del piccolo schermo: messo in onda, durante il Tg1, un servizio esclusivo sulla Canosa daunio-ellenistica.
Le telecamere della RAI hanno varcato le soglie del Museo Archeologico di Palazzo Sinesi, custode dei preziosi reperti provenienti dalla tomba scoperta nel 1912 da Sabino Varrese.
L’ipogeo intercettato durante lo scavo di un pozzo, depredato ed abbandonato, fu poi riscoperto negli anni ’70 ed aperto al pubblico il 2015 grazie al caparbio impegno della Fondazione Archeologica Canosina, del MIBACT, del Comune di Canosa di Puglia e di alcuni sostenitori pubblici e privati, fra i quali i germani Civita.
Corredo funerario eccezionale, non solo per l’enorme quantitativo di reperti, ma soprattutto per la caratteristica di alcuni vasi policromi e plastici, quali varianti del vasellame greco, unici nel loro genere e prodotti esclusivamente nelle botteghe dei mastri vasai dell’antica Canosa.
La Tomba Varrese è uno dei tanti siti archeologici canosini che possono essere visitati prendendo contatto con il call center, messo a disposizione dalla Fondazione Archeologica e dal Comune di Canosa di Puglia, al seguente numero 3338856300. Inoltre, la Tomba Varrese, sarà aperta al pubblico in concomitanza con le giornate di svolgimento del Presepe Vivente ricadenti: il 26, 27, 28 Dicembre e il 3, 6 e 7 Gennaio.
In occasione delle festività natalizie la FAC , in collaborazione con la Dromos, hanno organizzato “Natale in…Archeologia 2017” consistente in itinerari turistici, tematici, alla scoperta della città che fu dei principi dauni, degli imperatori romani e dei vescovi cristiani.
Il calendario completo delle attività è visionabile sul sito www.canusium.it e sulle pagine Facebook della Fondazione Archeologica Canosina e della Dromos.
Ilenia Pontino
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