In tempo di crisi per l’editoria (ma strizzando l’occhio alle statistiche relative alla generale diminuzione dei lettori?) ecco una notizia in controtendenza, anzi una vera e propria boccata d’ossigeno, una ventata di fiducia nel cartaceo e nella sua tormentata esistenza al giorno d’oggi: con la recente determina ancora in pubblicazione all’albo informatico pretorio, il settore Beni e Servizi culturali del Comune di Barletta ha provveduto all’acquisto di numerosi volumi concernenti vari aspetti della vita storica e culturale cittadina, dai monumenti ai personaggi, nell’ambito dei capitoli di spesa previsti dal bilancio.

I volumi sono pubblicati da differenti case editrici e trattano contenuti noti quanto inediti, con novità di rilievo sul panorama editoriale regionale e tutti comunque riconducibili ai presupposti del provvedimento amministrativo così semplificato nella premessa alla determina n. 2023 del 18/12/2017 avente ad oggetto “Acquisto di pubblicazioni sulla storia e la valorizzazione della memoria identitaria di Barletta. Impegno di spesa”, che così recita: “Premesso che con l'approvazione delle linee programmatiche di mandato amministrativo 2013-2018, l'Amministrazione Comunale ha inteso individuare nell'identità locale il motore di sviluppo del tessuto urbano, sociale ed economico della città, coniugando cultura e turismo in modo da assicurare la fruizione collettiva dell'intero patrimonio materiale ed immateriale, anche attraverso il sostegno di iniziative di partnership e di marketing territoriale; le suddette linee programmatiche affidano alla "mappa dell'identità" il rafforzamento dell'identità storica e culturale realizzata attraverso la valorizzazione del patrimonio antico immateriale e nel sostegno alle produzioni contemporanee se rivolte all'infanzia e alle giovani generazioni; il DUP 2018/2020, approvato con la delibera di G.C. n.192 del 21/09/2017, stabilisce tra gli obiettivi strategici il "Consolidamento del patrimonio storico, archeologico artistico e architettonico, dal centro storico a Canne della Battaglia, in cui la città possa riconoscersi e ritrovare la identità, la coscienza e l'orgoglio di comunità civile"; il Consiglio Comunale in sede di approvazione del bilancio pluriennale 2016-2018 ha approvato l'emendamento n. 2 relativo alla missione 5 "Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali", finalizzato all'istituzione di un nuovo capitolo di spesa denominato "Sostegno all'editoria dedicata alla memoria identitaria della città"; considerato che l'Amministrazione Comunale ha già intrapreso iniziative editoriali dedicate alla valorizzazione della memoria identitaria della città”.

Ed ancora: “Le case editrici Rotas, Edipuglia e Cacucci hanno recentemente pubblicato libri inerenti la storia, la memoria e l'identità cittadina, il cui acquisto costituirebbe un importante mezzo di divulgazione del patrimonio storico non solo su scala locale ma anche sul piano nazionale, attraverso la diffusione alle biblioteche scolastiche, per promozione turistica e rappresentanza istituzionale; la Casa Editrice Rotas di Barletta annovera nel proprio catalogo bibliografico una vasta offerta editoriale di pubblicazioni inerenti la storia, la memoria e l'identità cittadina; al fine di poter effettuare una valutazione e selezione delle proposte editoriali per l'acquisto, è stato richiesto un elenco di pubblicazioni edite dalla casa editrice Rotas di Barletta, tenendo conto anche dell'utilizzo di alcune pubblicazioni finalizzate alla promozione turistica della Città, in occasione delle festività che richiameranno in città notevoli afflussi turistici e in prossimità della ricorrenza della rievocazione storica della Disfida di Barletta di febbraio 2018”.

La determina dirigenziale del settore Beni e Servizi culturali affida alle Case Editrici Rotas (Barletta), Edipuglia (S. Spirito) e Cacucci (Bari), la fornitura delle pubblicazioni di seguito elencate: n.20 copie del volume "Il Teatro Comunale Curci di Barletta: storia e restauro" di Duilio Maglio, edito dall'Editrice Rotas di Barletta; n.10 copie del volume "Ariscianne: la spiaggia dei misteri" di Giuseppe Savasta, edito dall'Editrice Rotas di Barletta; n.10 copie del volume "Il caso Vivarini a Barletta" di Giuseppe Riefolo e Filippo Maria Ferro, edito dall'Editrice Rotas di Barletta; n.10 copie del volume "Canne e la memoria: storia di un sito archeologico" di Renato Russo, edito dall'Editrice Rotas di Barletta; n.10 copie del volume "La Cittadella di Canne dalla preistoria al medioevo" di Renato Russo, edito dall'Editrice Rotas di Barletta; n.10 copie del volume "La Disfida di Barletta nelle fonti storiche e letterarie" di Renato Russo, edito dall'Editrice Rotas di Barletta; n.10 copie del volume "Quella maledetta voglia di vincere" di Renato Russo, edito dall'Editrice Rotas di Barletta; n. 200 copie del volume "Barletta anni '40: un ragazzo di via XX settembre racconta" di Michele Cristallo, edito dall'Editrice Rotas di Barletta; n. 250 copie del volume "Le due vite del Colosso" a cura di Luisa Derosa, Giambattista De Tommasi, Lucinia Speciale, edito dall'Editrice Edipuglia; n.10 copie del volume "Dialoghi con Ugo Villani", edito dalla Cacucci Editore, impegnando la spesa complessiva di € 15.180,00 relativa al bilancio 2017, necessaria per l'acquisto di pubblicazioni inerenti la storia e la memoria identitaria della città, così come di seguito specificato: € 4.680,00 a favore della Casa Editrice Rotas di Barletta sul cap.9282; € 5.000,00 a favore della Casa Editrice Edipuglia di S. Spirito sul cap.9280911; € 4.500,00 a favore della Casa Editrice Edipuglia di S.Spirito sul cap.9331988; € 320,00 a favore della Casa Editrice Cacucci di Bari sul cap.9282; € 500,00 a favore della Casa Editrice Cacucci di Bari sul cap.9280614; € 180,00 a favore della Casa Editrice Cacucci di Bari sul cap.9592003.

Il provvedimento traccia anche il profilo delle pubblicazioni individuate: “L'Editrice Rotas ha recentemente pubblicato un volume dal titolo "Barletta anni '40: un ragazzo di via XX settembre racconta" di Michele Cristallo, che analizza gli ultimi anni della seconda guerra mondiale, attraverso la biografia di uno studente nell'età adolescenziale; la pubblicazione descrive con efficace vivacità i luoghi della memoria, i personaggi e gli eventi connessi agli anni della seconda guerra mondiale a Barletta fino all'arrivo degli americani, soffermandosi sulle quotidiane difficoltà incontrate dalla popolazione barlettana in quei tempi difficili, segnati da privazioni ma densi di speranza. La Casa Editrice Edipuglia ha programmato la realizzazione e la stampa del volume "Le due vite del Colosso" a cura di Luisa Derosa, Giambattista De Tommasi, Lucinia Speciale, con contributi di eminenti docenti universitari nazionali ed internazionali; il volume è dedicato al Colosso di Barletta ed intende fare il punto sui risultati scientifici a cui sono giunti gli studi e le indagini sulla statua, dopo il recente intervento di manutenzione straordinaria finanziato dal Comune di Barletta; a tutt'oggi non esiste uno studio che illustri le numerose attività svolte dalla pubblica amministrazione per la conservazione, la tutela e la promozione di un manufatto artistico che costituisce uno degli elementi identitari più importanti della storia cittadina; la pubblicazione riguarderà tre macroargomenti: lo studio del Colosso in relazione al contesto della statuaria antica e tardoantica ; l'arrivo a Barletta e le vicende relative alla sua risemantizzazione nel contesto cittadino a partire dall'età medievale fino all'abbattimento del Sedile del popolo; il restauro, la manutenzione, la valorizzazione. L'Editrice Cacucci di Bari ha recentemente pubblicato due tomi del volume dal titolo "Dialoghi con Ugo Villani", che accoglie i contributi di numerosi studiosi con al centro i numerosi interessi scientifici del professore Ugo Villani, recentemente insignito del titolo di "Professore emerito" dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Valeria Fedeli; la pubblicazione espone i contributi del professor Villani su argomenti che spaziano dal diritto internazionale pubblico al diritto dell'Unione europea passando per il diritto internazionale privato”.

LA REDAZIONE