Devo pubblicamente dare atto e riconoscere grande onestà, trasparente senso di lealtà e perfino forza intellettuale a Patrizia Mele, che ci ha messo la faccia e tutto quanto il resto, presente ieri in Stazione quale Assessore comunale allo Sport per il pubblico tributo d'affetto in memoria di Pietro Mennea nel quinto anniversario della scomparsa.

Glielo devo, sottoscrivendo queste parole con la mia firma, e qui la ringrazio altrettanto pubblicamente.

Ho, personalmente, sempre ritenuto che Patrizia Mele fosse persona e professionista del massimo rispetto, a prescindere dalla carica ricoperta. Da ieri gliene aumento il valore. Perché?

Semplice. Era presente lei, come semplice barlettana (acquisita avendo sposato un barlettano nativo, ma pugliesisissima doc, nell'altro duplice difficilissimo ruolo di mamma tenerissima di una stupenda bambina, nonché valente professionista) e come componente di un'Amministrazione comunale che celebrava ieri, in quello stesso giorno del 21 di marzo, un altro anniversario con evidenza cerimoniale e quant'altro. Manifesto ovviamente compreso...

Noi ci attendevamo, ed abbiamo vanamente aspettato, il manifesto in ricordo di Pietro Mennea: manifesto sia pure tardivo rispetto a quell'altro manifesto, che ha campeggiato in città da giorni prima.

Una storia, anche questa, da raccontare. Ed io stesso ieri ho visto e sentito l'assessore Mele telefonare, quasi disperata perché si era resa conto di quanto stava avvenendo, e dunque molto commossa ed emozionata (risentitela nell'intervista tv) in Municipio dettandone il testo.

Ma quel manifesto a ricordo di Pietro Mennea nel quinto anniversario della morte, quel manifesto con lo stemma del Comune di Barletta quale partecipazione al ricordo di Pietro nessuno di Voi, nessuno di noi lo ha visto...

NINO VINELLA