Al via tirocini formativi per ragazzi della Facoltà di Scienze Politiche. Gli studenti del corso di laurea in Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bari potranno svolgere tirocini formativi presso il Comune di Canosa. Grazie alla Legge Biagi e alla Riforma Moratti, l'alternanza scuola lavoro è entrata ormai a far parte della didattica scolastica e si propone come chiave d'accesso al mercato del lavoro.
Stage e tirocini sono diventati infatti gli strumenti privilegiati per consentire agli studenti di integrare la propria preparazione e acquisire competenze immediatamente spendibili sul mercato del lavoro. Il tirocinio è finalizzato all’acquisizione di una esperienza pratica, alla crescita professionale e personale del tirocinante e rientra in un progetto personalizzato di formazione o di ricerca del lavoro. Inoltre con la riforma dell’ordinamento didattico delle Università italiane, imperniata sul sistema dei crediti formativi, il tirocinio rientra a pieno titolo nel percorso didattico degli studenti. “Per agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro – spiega Nicola Casamassima, assessore alla Pubblica Istruzione – e realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi, il Comune di Canosa ha accolto la proposta del preside della Facoltà di Scienze politiche, che ha chiesto la disponibilità dell’Ente ad accogliere gli studenti del corso di laurea per un tirocinio formativo finalizzato, appunto, alla conoscenza delle realtà istituzionali e del mondo del lavoro”.

Il Comune di Canosa, dunque, accogliendo la proposta del preside, Ennio Triggiani, ospiterà gli studenti laureandi in Scienze politiche, che ne faranno richiesta presso la Facoltà di Scienze politiche di Bari, per lo svolgimento del un tirocinio formativo. È stato infatti approvato dalla Giunta comunale il modulo di convenzione, di durata triennale, tra i due Enti. Durante lo svolgimento del tirocinio, l’attività di formazione ed orientamento sarà seguita e modificata da un tutore designato dal soggetto promotore in veste di responsabile didattico-organizzativo, e da un responsabile aziendale, indicato dal Comune. “Sono esperienze di formazione importanti che è giusto sostenere e promuovere, perché orientano lo studente attraverso l’inserimento diretto nel mondo del lavoro, con lo scopo di agevolare le scelte professionali dei laureandi mediante la conoscenza diretta delle attività svolte dall’Ente amministrativo”, tiene a sottolineare Casamassima.
Attraverso la conoscenza diretta del contesto lavorativo, il tirocinio permette, inoltre, la socializzazione reciproca tra mondo del lavoro e persone impegnate in processi educativi-formativi o di ricerca di occupazione, contribuisce all’acquisizione di nuove competenze e favorisce l’inserimento o il reinserimento lavorativo di soggetti in difficoltà rispetto al mercato del lavoro.

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