17/10/2019. DA ROVERETO A TRENTO PER IL FESTIVAL DELLO SPORT, CON LIVIO BERRUTI E FILIPPO TORTU LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “PIETRO MENNEA PIU’ VELOCE DEL VENTO” NEL 40° DI QUEL MITICO 19"72, RECORD MONDIALE SUI 200 METRI CONQUISTATO A MEXICO CITY E DURATO 17 ANNI.
Trento, Festival dello Sport: Livio Berruti e Filippo Tortu hanno tenuto a battesimo nella giornata conclusiva “Pietro Mennea più veloce del vento”, il nuovo libro di Pippo Russo pubblicato da Edizioni Clichy sul recordman mondiale.
In una sala stracolma di pubblico, Livio Berruti - il “prima” con la sua medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma, 1960 – e Filippo Tortu – il “dopo” con il suo record italiano di 9”99 sui cento metri – hanno suggellato il ricordo per la Freccia del Sud, evocato dal nostro Direttore Nino Vinella.
Ma è stato nella vicina Rovereto, fra sport dal vivo e storia dello sport, che, a quarant’anni ed un mese dal record mondiale di 19”72 rimasto imbattuto per ben diciassette anni, il momento è stato davvero magico.
Rovereto ha vissuto sabato 12 ottobre un pomeriggio davvero al top. Mentre infatti si svolgeva la settantaduesima edizione del Giro podistico internazionale organizzato dall’Unione Sportiva Quercia, nella città che numerose volte ha ospitato il recordman mondiale, a quarant’anni (ed un mese) dal mitico 19”72, si è tenuta la presentazione dell’ultimo libro su Pietro Mennea a cura di Pippo Russo, condotta dal giornalista Nino Vinella di Barletta, città natale del campione, e dallo storico dello sport e veterano come inviato speciale Vanni Loriga, nella Sala conferenze della Fondazione Caritro (Piazza Rosmini). Ha concluso la serata la proiezione in esclusiva del video “Diciannove e settantadue” di Sergio Basso (Rai-Eri). Invitate le Autorità, a cominciare dal Sindaco dott. Francesco Valduga.
Se a Trento andava in scena durante le stesse ore il Festival dello Sport quale kermesse di richiamo fra editoria, eventi, personaggi, Rovereto e Barletta si riscoprono “gemellate” dalla più documentata e remota storia sportiva di Pietro Mennea. Ricorda emozionato Carlo Giordani, presidente dell’U.S. Quercia: “Pietro è stato più volte protagonista qui da noi a Rovereto. Oltre al tempo di 20”07 del 1980 nei 200, ancora primato del meeting Palio Città della Quercia, il meeting più antico d’Italia con ben 55 edizioni al proprio attivo, ricordo che un giovanissimo Mennea nell’agosto del 1970 ha corso nella rappresentativa juniores del Centro Sud contro la rappresentativa del Nord. La gara dei 200 fu disputata nell’intervallo di un’amichevole di calcio Rovereto-Inter”.
Dopo il 19”72 del 12 settembre 1979 a Città del Messico e la conquista dell’oro olimpico lunedì 28 luglio 1980 a Mosca, Pietro Mennea, indossando la canotta dell’Iveco Fiat, gareggiò infatti a pochi giorni di distanza prima sulla pista di Rovereto, come ricordava Giordani, mercoledì 13 agosto, e poi nello stadio di Barletta domenica 17 agosto, conquistando proprio davanti all’oceanica folla di oltre diecimila spettatori della sua città il record mondiale sui 200 metri a livello mondiale col tempo di 19”96.
Ma veniamo al libro che racconta l’impresa. Mercoledì12 settembre 1979, Città del Messico. Pietro Mennea da Barletta, la Freccia del Sud, un italiano tutto nervi e sudore, realizza il record mondiale dei 200 metri, che resisterà per diciassette anni, fino al 1996. L’anno dopo, alle Olimpiadi di Mosca, quell’italiano di ventotto anni si aggiudica anche la medaglia d’oro sulla stessa lunghezza. Ma Pietro Mennea è stato molto più che un atleta e lo è stato fino alla sua prematura scomparsa, nel marzo 2013.
Pippo Russo (Agrigento, 1965), giornalista sportivo, insegna sociologia all'Università degli Studi di Firenze. Scrive per l'Unità, il Messaggero, e per le edizioni fiorentina e palermitana di La Repubblica. In passato ha collaborato con il Manifesto (per il quale ha inventato la celebre rubrica Pallonate, in cui venivano messi alla berlina i vizi del giornalismo sportivo italiano), il Riformista, il Fatto Quotidiano, Pubblico e il Corriere della Sera. Ha esordito nella narrativa nel 2006, con il romanzo Il mio nome è Nedo Ludi. Il suo ultimo libro è L'importo della ferita e altre storie. Frasi veramente scritte dagli autori italiani contemporanei. Faletti, Moccia, Volo, Pupo e altri casi della narrativa di oggi. Autore per Edizioni Clichy Firenze dei volumi Sorbonne dedicati al calciatore Socrates e all’attrice Moana Pozzi, Pippo Russo ci racconta di Pietro Mennea i diversi aspetti umani, sportivi, caratteriali e il suo ruolo nella cultura di massa del nostro Paese. Partendo da una sua celebre frase: «Io devo prendermela con qualcuno per ottenere risultati. Quasi tutti i miei record sono venuti dopo grosse arrabbiature».
Paolo Centaro Jr.
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