12/03/2020. BARLETTA - "A' NAVICUL STE' VACHEND" 44 ANNI DOPO: UN SUCCESSO PER GLI "ATTORI SPONTANEI BARLETTANI" NELL'EREDITA' ARTISTICA DI GIGGINO CAFAGNA. QUANDO IL TEATRO DIVENTA OCCASIONE PER LA CULTURA POPOLARE IN VERNACOLO FRA RISCOPERTA E VERA BARLETTANITA' .
Umorismo e vernacolo. Risate e cultura popolare. Divertimento e teatro. Il gusto del doppi sensi nel sapore delle battute. Buonumore...
Il “tutto esaurito” fatto registrare dalla commedia “A’ navicul sté vachend” (La culla è vuota) rimescola tutti questi ingredienti nell’adattamento in atto unico ed ai tempi nostri di quel copione in tre atti portato in scena nella primavera del 1976 con identico, straripante successo dalla compagnia Attori spontanei barlettani dell’indimenticabile Giggino Cafagna.
Quarantaquattro anni dopo, si deve alla passione di suo figlio Michele l’aver saldato questo debito di riconoscenza con chi, in un certo modo, ha “inventato” il teatro dialettale barlettano nella seconda metà degli Anni Settanta.
Una invenzione… spontanea, affidata in principio all’istrionismo dei suoi pionieri (che recitavano a soggetto, come nei tempi del Carro di Tespi, senza copione scritto) e poi man mano cresciuta, evolvendosi in forme creative destinate a tramandarsi per l’esistenza di trascrizioni con tanto di sceneggiatura, battute e quant’altro di utile nella cassetta degli attrezzi.
Di copioni, come ha detto pubblicamente Michele Cafagna, figlio biologico e figlio d’arte del papà Giggino, al pubblico assiepatosi nella sala del Cinema Paolilo, ne esistono addirittura diciotto: tanti quanti sono le commedie riproponibili in scena.
Circa mezzo secolo dopo, l’eredità di questa singolare esperienza di vita popolare resta affidata ad una (temporaneamente) ristretta cerchia di attori, in una… palestra che Michele Cafagna conduce con tenacia e tantissima passione.
Antonella Porcelluzzi e Rino Doronzo sono le sue “creature”, che insieme a lui hanno restituito vita e futuro al teatro dialettale barlettano.
Con l’emozione, per chi scrive, di poterlo raccontare sempre in prima persona.
Quarantaquattro anni da quella storica prima volta…
Nino Vinella
LA GALLERIA FOTOGRAFICA SU FACEBOOK... a cura di Sabino Balestrucci
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