06/04/2020. BARLETTA - LUNEDI’ 6 APRILE 2020, "GIORNATA INTERNAZIONALE DELLO SPORT PER LO SVILUPPO E LA PACE": DA BARLETTA IL RICHIAMO ALL’ESEMPIO DEI CAMPIONI PIETRO MENNEA (1952-2013) IL VELOCISTA E COSIMO PUTTILLI (1913-1994) IL MARCIATORE CONTRO IL CORONAVIRUS .
Oggi, lunedì 6 aprile 2020, nella “Giornata internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace” indetta dalle Nazioni Unite il mondo dello sport che non può fare sport può essere di grandissimo esempio a tutto il mondo in gara contro l’emergenza Coronavirus. E da Barletta, sull’esempio di due grandi campioni sportivi dell’atletica leggera italiana come Pietro Mennea e Cosimo Puttilli, ecco la riflessione del giornalista Nino Vinella.
“Dal manifesto delle Nazioni Unite il messaggio diffuso nella Giornata dello Sport per lo Sviluppo e la Pace 2020: chiediamo a tutti di essere attivi, tenersi in salute e dimostrare solidarietà. Domandiamoci: cosa resta a tutta l’altra gente dei fatti di sport? Numeri, cifre, date, risultati, statistiche? Sono i nomi, sono i volti e - dietro quei nomi, quei volti - quei certi personaggi, anzi le vite stesse di quelle certe persone che basta nominarle e ti rialzi quando proprio stai col morale a pezzi.
Essere di esempio, già. Medici, sanitari, volontari: quando la cronaca porta alla ribalta i nuovi eroi nelle storie di questi giorni in tempi di emergenza Coronavirus è l’esempio, il loro esempio che ci vuole. E di gente esemplare che ha fatto la differenza, il mondo dello sport ce ne restituisce una lista di figure, di volti, di vite anche fuori degli eventi, delle gare, delle classifiche. Gente con i suoi gesti sportivi, che ti rimane scolpita nella memoria per sempre, e dalla sua storia ti può dare una mano a tirar su la testa quando la tua storia ti colpisce duro...
Barlettani. Pietro Mennea (1952-2013) il velocista e Cosimo Puttilli (1913-1994) il marciatore. Lo sprint e la resistenza. L’ebbrezza della corsa e la tenacia del fondo. E tantissima la fatica sia per Mennea come per Puttilli, negli allenamenti e nella disciplina come nell’esistenza di tutti i giorni.
Pietro Mennea. Ci ha abituati a ricordarlo con le immagini di quella sua fenomenale rimonta per la conquista dell’oro alle Olimpiadi di Mosca 1980. “Recupera, recupera, recupera!” la voce del telecronista che scandisce un’impresa fresca di appena quarant’anni fa: un’impresa che nasce incredibilmente sotto gli occhi di tutto il mondo proprio dopo la curva per poi liberarsi in tutta l’energia nel rettilineo della vittoria finale…
Cosimo Puttilli. Che il giovane Mennea chiamava rispettosamente campione: due volte vincitore del campionato italiano di marcia su quella massacrante distanza-eternità dei 50 kilometri, la Milano-Como del 1938 e sulle strade della provincia fra Barletta, Andria e Trani del 1947. Vittorie emblematiche del suo cuore generoso, nervi di ferro, muscoli di acciaio impastati col fango, il sudore, la grinta, la gioia di avercela fatta.
Seguendo l’esempio di Mennea il velocista e di Puttilli il marciatore, anche tutti noi ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare. Adesso che nessun altro trofeo vale come la vita…
Perché nelle vite umane e sportive di questi due grandi campioni sportivi - orgoglio, vanto e fierezza di Barletta in ogni tempo – c’è tutto il fortissimo, profondissimo richiamo all’esempio che lo sport evoca e tramanda da sempre. Vincere. E vincerò… Nino Vinella, giornalista
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