30/04/2020. INCHIESTA - COME RIPARTE BARLETTA DOPO L’EMERGENZA COVID-19. VIAGGIO NELLE ATTESE DELLA GENTE TRA I FATTI E GLI ATTI DELLE ISTITUZIONI CON IL GIORNALISTA NINO VINELLA. OGGI LA PRIMA PUNTATA: COMUNE DI BARLETTA, TRA SILOS DEL PORTO E CAVA POZZELLE .
Come “riparte” Barletta dopo l’emergenza Covid-19: viaggio di approfondimento nelle attese della gente tra i fatti della vita quotidiana e gli atti delle istituzioni con il giornalista Nino Vinella. Inizia da oggi l’inchiesta che, a cavallo del 4 maggio individuato dal Governo come data spartiacque verso la cosiddetta “fase due” nel Paese e nei singoli territori, affronta i temi di maggiore attualità al centro del dibattito.
“Usque ad sidera, usque ad inferos”. Trenta metri per andare sopra il cielo: i silos del porto. Ed abbastanza anche per andare sotto terra: la cava di Pozzelle. Eccoli, questi fantasmi ad agitare il dibattito pubblico nella Barletta che si trova “ground zero”, la Barletta politicamente esposta, la Barletta delle decisioni sbagliate o che non arrivano come la gente vorrebbe.
“Usque ad sidera, usque ad inferos”. Il vecchio brocardo del diritto romano viene smentito a danno della collettività? In quelle classiche nozioni giuridiche studiate dalle matricole universitarie di legge, il concetto della proprietà ascendeva, secondo i nostri progenitori, dalla terra fino alle stelle e, altrettanto in linea retta, precipitava verticalmente dalla terra fino alle più remote, oscure, lontanissime profondità…
Ma l’ormai favolosa idea così tanto suggestiva, riveduta e comunque corretta nel corso dei secoli da successive modifiche, a Barletta sembra tornata d’attualità a proposito delle tormentate vicende di un Comune che, stando alle carte ufficiali, annaspa nei vari contenziosi tesi ad espropriare la cittadinanza di questa teorica proprietà (collettivamente espressa o moralmente posseduta) in alto ed in basso. Vi è a tale riguardo - in una emergente, consistente e sempre più consapevolmente impegnata parte dell’opinione pubblica cittadina - il convincimento che l’amministrazione comunale e la classe politica in genere, prescindendo dal “chi” oggi o ieri a Palazzo di città, smarrisca (colposamente?) di continuo la visione complessiva dello scenario urbano per cedere pezzi di sovranità in questo o quello scacchiere di territorio cittadino piuttosto che muovere verso scelte universali e globali rispetto a territorio-paesaggio-urbanizzazione.
E se a complicare la vita ci si mettono anche i dirigenti a contratto o vincitori di concorso, talvolta veri solisti in contraddittorio agli amministratori eletti dal popolo, ed accordi sovracomunali che impediscono alla singola comunità barlettana di tenere banco contro cabine di regia esterne e lontane, allora il quadro si colora di tinte sempre più confuse e fosche.
In questa nostra ricognizione, partiamo dalla vicenda dei silos e dalla sempre più montante onda che, favorevole o contraria al loro abbattimento in cambio di una riqualificazione o ri-destinazione d’uso ancora tutta quanta da concretizzare, vede contrapporsi su più fronti singoli cittadini, gruppi di professionisti associati, studiosi della materia specifica, testimoniale perfino liberi ed eterogenei contributi via social.
L’atteggiamento del Comune emerge dal comunicato stampa diffuso in data di lunedì 17 febbraio 2020 col titolo “Porto di Barletta, siglato accordo per demolizione silos” dove, tuttora leggibile sul sito web istituzionale, si legge: “L’area sarà riqualificata – hanno commentato il sindaco Cosimo Cannito e l’assessore alle Attività produttive Marcello Lanotte - e concorrerà a modificare l’identità del porto di Barletta che, accanto alla sua originaria vocazione commerciale sta sviluppando quella turistica, con l’approdo per le mini crociere di lusso”.
Individuando così l’obiettivo finale post abbattimento, i massimi esponenti amministrativi della “coalizione di buon governo” stravincitrice alle ultime elezioni comunali nel giugno 2018 (cioè sindaco con delega all’urbanistica e vicesindaco con delega alle attività produttive) sembrano aver firmato una vera e propria… cambiale sul futuro assetto dello scalo marittimo barlettano.
Nino Vinella 1^ PUNTATA (continua)
Barletta, 30 aprile 2020
LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...
Inchiesta – Come riparte Barletta dopo l’emergenza Covid-19… viaggio nelle attese della gente con il giornalista Nino Vinella (prima puntata); Comune di Barletta, tra silos del porto e Cava Pozzelle
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