Il “Sistema Cultura” di Barletta, in tutte le sue diverse forme operative, ha spontaneamente risposto su tutta la linea all’appello durante la fase più acuta dell’emergenza Covid-19 per mantenere alto il livello della coscienza educativa anche in ore di forzata cattività lontana dagli abituali luoghi. Ai già citati, numerosi e qualificati esempi va doverosamente segnalata la proposta, ideata e realizzata in autoproduzione, dall’Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi.

E così, durante il mese di aprile, la storia cittadina nel Medioevo è approdata su Youtube e poi direttamente sui social. “Abbiamo chiesto ai borsisti del programma "Storia della città di Barletta 2016-2018", finanziato dal Comune, di registrare un breve video per sintetizzare i risultati del progetto al quale hanno lavorato nel corso dello scorso triennio - ha spiegato nella sua introduzione Victor Rivera Magos, vice presidente dell’Associazione e coordinatore del progetto stesso, anch’egli in remoto da casa - Il blocco delle attività imposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a causa della pandemia in corso ha anche momentaneamente bloccato le procedure per completare le assegnazioni delle altre 4 borse già bandite per il biennio 2019-2020. Naturalmente, esse verranno assegnate non appena sarà possibile. Ci è sembrato utile, tuttavia, proporre quanto fatto in passato e abbiamo altresì pensato che possiate essere interessati a conoscere meglio anche i nostri giovani amici, il lavoro da loro svolto e, attraverso esso, parti di un patrimonio complesso e meno noto che, altrimenti, resterebbe nascosto. Con l'invito a tornare a studiarlo e a visitarlo non appena le procedure di distanziamento sociale saranno sciolte e si potrà tornare a viaggiare liberamente”.

Il palinsesto ha avuto inizio con l'archeologo Vincenzo Valenzano che ha presentato il suo lavoro svolto nel 2016, in accordo con l'Arcidiocesi di Trani Barletta Bisceglie e il Capitolo concattedrale di Santa Maria Maggiore in Barletta, durante il quale è stato possibile recuperare, lavare, catalogare e conservare, pronti per la musealizzazione, i reperti recuperati durante lo scavo nel sottosuolo della chiesa di Santa Maria Maggiore svolto ormai più di un ventennio orsono. Tutor del progetto "Schedatura catalogazione e studio dei reperti archeologici degli scavi della Cattedrale di Barletta" il prof. Pasquale Favia dell'Università degli Studi di Foggia.

A seguire Stefania Castellana, storica dell'arte, che ha descritto il suo progetto "Sacer Franciscus claruit: il coro della chiesa di Sant'Andrea a Barletta" svolto nel 2017, tutor la professoressa Luisa Derosa (Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"). Quindi Alessio Russo, storico medievista, che ha parlato del suo progetto svolto nel 2018 "I cives armigeri tranesi e barlettani. Esercito e Stato nel regno aragonese di Napoli (1442-1494)" tutor Francesco Storti (Università degli Studi di Napoli "Federico II"). E poi Ruggero G. Lombardi, archeologo, che ha mostrato i risultati del progetto "Gli scavi urbani di via Ruggiero Vitrani: nuovi dati archeologici per la storia della città di Barletta", tutor Italo Maria Muntoni, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di. Barletta-Andria-Trani e Foggia. Ancora Maria Boccuzzi, con un progetto intitolato "Dal codice-dossier al codice-archivio. I manoscritti A. Ms. I 81 e Ap. Ms. I 80 della Biblioteca comunale Sabino Loffredo di Barletta", tutor Paolo Fioretti (Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"). Infine Maurizio Triggiani che ha parlato del monastero di San Giacomo a Barletta, antica dipendenza del monastero benedettino di Montesacro ed una delle più antiche della città, e della vicenda attraverso alcune carte d'archivio ritrovate a Bari. Carte molto particolari, pubblicate nel suo lavoro per il volume "Tra Oriente e Occidente. Istituzioni religiose a Barletta nel Medioevo (secoli XI-XV)" Fondata nel secolo XII, divenne presto eponima di un borgo. Nei secoli, la chiesa è stata più volte rimaneggiata, restaurata e sul punto di essere abbattuta.

L’Associazione ha comunicato che, date le difficoltà del momento e le disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata costretta ad annullare la riunione della Commissione giudicatrice delle borse "Storia della città di Barletta 2019-2020" prevista per il 13 marzo ed a ricalendarizzarla non appena possibile.

Il ciclo delle interessanti presentazioni video, tuttora visibile sulla pagina facebook e seguite con numerose visualizzazioni, si é concluso con l’augurio: “Per il resto, anche noi non possiamo che unirci al coro di chi chiede a tutti cura per il prossimo e per se stessi. Per questo, restate in casa, leggete un buon libro, guardate Rai Storia o i canali tematici sulle TV a pagamento. Passerà anche questa”.

Messaggio che condividiamo in pieno e rilanciamo.

Nino Vinella, giornalista

Barletta, 8 maggio 2020

LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...

“Sistema Cultura” pronto alla “fase due”: le storie della città approdano sui social, raccontate dai borsisti dell’Associazione Centro Studi Normanno-Svevi

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