16/05/2020. BARLETTA - PINACOTECA DE NITTIS: RESTAURI, SICUREZZA E POLEMICHE DOPO IL “LOCKDOWN”. PALAZZO DELLA MARRA SEMPRE PROTAGONISTA DELLA SCENA PER LA RIAPERTURA DEI LUOGHI DI CULTURA. TERMINATA LA MOSTRA BOLDINI, RIALLESTIMENTO E NUOVI PERCORSI (TERZA PUNTATA).
Prosegue con lo scrigno di Palazzo della Marra la nostra panoramica sui luoghi della Cultura a Barletta alla vigilia della riapertura dopo il “lockdown” Covid-19: resta protagonista unico della scena culturale cittadina anche dietro il suo portone d’ingresso (chiuso dall’inizio di marzo) in quegli ambienti barocchi tanto prestigiosi quanto autentico “concentrato” di attenzioni sempre molto particolari…
Palazzo della Marra com’è dentro e com’è fuori. Fuori: il ponteggio allestito da qualche settimana per il terzo (o quarto, risalendo ai tempi dell’occupazione degli sfrattati) restauro nel giro di quarant’anni alla balconata: che solo a guardarla, così tanto bella, basterebbe da sola a giustificare la visita vista marciapiedi. Preludio a più ingenti misure di restauro e di messa in sicurezza generale dell’edificio per 100.000 euro stanziati dal Comune che oggi ne è proprietario dopo il passaggio dallo Stato.
Dentro: dove abita il principale “fantasma” a tema storico-artistico del momento, rovello amministrativo e detonatore di polemiche fra politica ed altro. Succede come in una partita a scacchi, e proprio con la… regina (pezzo che, come tutti sanno, muovesi liberamente e indifferentemente sulle pedine bianche e nere in ogni direzione utile a prescindere) in quattro mosse a catena: 1) disallestimento della mostra “Boldini, l’jncantesimo della pittura”; 2) conseguente rientro a Ferrara delle opere in prestito; 3) ritorno da Ferrara delle opere al termine della mostra “Giuseppe De Nittis e la rivoluzione dello sguardo”; 4) riallestimento della collezione…
Proprio sul riallestimento, l’affondo di qualche giorno fa del consigliere comunale di opposizione Michelangelo Filannino (Coalizione Civica, ex candidato sindaco 5 Stelle) ha aggiunto pepe ad un piatto già abbastanza… gustoso di suo. Ove mai ve ne fossero e mancando tuttora reazioni o riscontri da parte della maggioranza o di chi per essa (sindaco e assessore insieme, o la sola dirigente?), va comunque obiettivamente ricordato che il riallestimento, affidato con recente determina per 5.000 euro, oltre rimborso spese, a Roberto Miracco - vero e riconosciuto “guru” del mondo artistico nazionale, internazionale e dintorni specie per gli aspetti relazionali nel settore e di merchandising/marketing – trova ragion d’essere e giustificazione in quel “Piano delle performance 2020” adottato con voto unanime (tutti presenti, assente giustificata proprio l’assessora alla cultura per maternità incipiente) dalla giunta Cannito con propria delibera risalente a fine febbraio scorso. Epoca in cui nessuno poteva immaginare nemmeno lontanamente quanto sarebbe avvenuto appena due settimane dopo con l’emergenza Coronavirus e conseguente chiusura, a Barletta come a Palazzo dei diamanti in Ferrara, delle due esposizioni gemelle frutto della convenzione 2019, ed il loro singolare proseguimento online a porte chiuse con la bella performance di quelle guide turistiche professionali barlettane protagoniste nelle video-pillole autoprodotte e molto ben recensite nella città estense su alcuni dei maggiori capolavori boldiniani. Il riallestimento dei De Nittis s’incrocia e si salda con la mostra “Mia cara piccola moglie” che, al secondo piano del palazzo, ha completato il percorso interno di visite con inizio dal primo piano ospitante i Boldini.
Ora, dovendo ridisegnare tutta la geografia interna al palazzo nello stile dell’eccellente consulente Miracco, con la prospettiva di altri eventi-pilota già inseriti nel già citato Piano delle performance 2020 (esposizione del quadro denittisiano in trasferta da Cà Foscari di Venezia, titolo “Al bow window”, quando sarà…) nel contesto delle prescrizioni governative imposte per le visite, l’igiene degli ambienti e la tutela del personale, è obbligatorio procedere come da copione nazionale: visitatori per gruppi (o singoli) solo ed esclusivamente su appuntamento con annotazione in apposito registro delle generalità per i successivi 15 giorni (dovendo risalire al soggetto in caso di contagio accertato) è l’aspetto emerso proprio con l’ultimissimo DPCM e che va ad accordarsi a tutte le precedenti linee guida. Che, nel caso Palazzo della Marra Barletta, impongono adeguamenti specifici per la logistica degli spazi e l’impiego del personale.
Nino Vinella TERZA PUNTATA (continua)
Barletta, 16 maggio 2020
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