11/01/2021. BARLETTA – “LA PASTICCERIA BUONVINO” E QUEL DOLCE FILO DELLA MEMORIA SENZA TEMPO FRA EMOZIONI E RICETTE. IN UN DELIZIOSO LIBRO FUORI COMMERCIO TUTTO IL GUSTO DELL'AMARCORD DI FAMIGLIA COME ALBUM DI QUELLA SOCIETA' CITTADINA NEGLI ANNI DEL NOVECENTO .
Nella Storia della città e nelle storie della vita più quotidiana di Barletta era finora mancato un “dolce” capitolo scritto che ne raccontasse e ne tramandasse fatti, luoghi, curiosità, aneddoti, protagonisti e perfino… ricette: mancava all’appello l’arte della pasticceria fra memorie purtroppo sempre meno condivise e la struggente nostalgia di quel piccolo mondo antico. Forse ancora più rimpianto oggigiorno fra le comparsate televisive dei vari vip “master chef” a gogò e simili, delivery food, eccetera eccetera.
Strenna di Capodanno recapitata nella calza della Befana (e come altrimenti?...) ecco la deliziosa pubblicazione dedicata a quella “fortuna senza prezzo”, per i suoi membri e per tutti noi, definita “La Pasticceria Buonvino. Barletta 1920 – 1966. Ricordi di dolci e di famiglia” come recita il titolo prescelto (Editrice Rotas).
Inutile affannarsi a cercarla in libreria o in rete: nessuno la ritroverà. E forse qualcuno se ne dispiacerà per questa decisione (a tiratura limitata) di chi l’ha propiziata ed accompagnata fino alla stampa conclusiva dopo mesi e mesi di ritrovato slancio d’amore e di ricerche nell’amarcord familiare.
Ovvero i nipoti di quel Nicola Buonvino fondatore di una casa-laboratorio della pasticceria nostrana che moltissimi barlettani ancora ricordano, come quelle golosità, anche dell’anima, descritte all’interno dell’agile volumetto nel ricettario che ne conclude le scorrevolissime 67 pagine: dove di ricette se ne contano addirittura trentacinque!
Bastino queste note. Alla prefazione, seguono nell’indice i cenni storici sulla vita a Barletta (a cura di Luca Buonvino) nel quasi mezzo secolo di attività della pasticceria, l’album delle fotografie familiari e degli scatti più professionali da rivedere come flash sulla storia della società cittadina e del costume pubblico di quegli anni.
Cuore (e motore) del libro risulta “il dolce filo della memoria” tessuto dall’elegante mano di Angela Fiorella nell’affettuosa descrizione della vita di famiglia tutta intrecciata all’esistenza di legami profondi e nella riscoperta di sentimenti quali valori tanto più umani quanto più le attuali circostanze impongano.
Per chi queste note scrive, con tutta l’emozione di aver oggi potuto gustare i ricordi evocati dal libro come le “paste di Buonvino” di allora in quelle luminose domeniche dell’infanzia, vi è il sottile sentirsi privilegiato…
Nino Vinella Barletta, gennaio 2021
LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB...
“La pasticceria Buonvino” e quel dolce filo della memoria senza tempo fra emozioni e ricette. Un dolce capitolo nella storia di Barletta
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