19/03/2021. SPECIALE - LA "CICLOVIA DELL’OFANTO" E LA MOBILITA’ ECO-SOSTENIBILE NELLA PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI. INTERVISTA AL GEOLOGO PROF. RUGGIERO MARIA DELLISANTI: “GLI ALBERGABICI-AGRITURISTICI LA SOLUZIONE MIGLIORE COME LE ANTICHE STAZIONI DI POSTA”.
C’è tempo fino a lunedì 22 marzo, scadenza dell’avviso pubblico della Provincia di Barletta Andria Trani sulle “manifestazioni di interesse per la partecipazione alla procedura di concertazione e successiva gestione, degli interventi di realizzazione di due Albergabici dalle funzioni complesse a servizio della Ciclo-via della Valle dell’Ofanto”.
Abbiamo chiesto un parere al geologo prof. Ruggiero Maria Dellisanti, autore del saggio “Le risorse dell’Ofanto” (2009 Stilo Editore) e personalità del mondo scientifico: a lui sono state intitolare le grotte scoperte nell’omonimo geosito a Minervino.
“Nutro alcune perplessità, mentre condivido l’idea degli Albergabici che avevo chiamato Stazioni di Posta, nel mio saggio Le Risorse dell’Ofanto – Stilo Editrice ed. 2009, con lo scopo di realizzare uno scambio tra le auto del turista in arrivo, con bici a disposizione delle strutture ricettive, e percorrere le ciclovie della valle dell’Ofanto, nell’ottica di una mobilità sostenibile e di valorizzazione del territorio tra ambiente e agriturismi esistenti.”
Due gli albergabici proposti: sulla diga del Locone (manufatti e aree sulla diga del Locone di proprietà del Demanio – Ramo Bonifiche in concessione al Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia) ed a Canne della Battaglia (casa cantoniera sulla S.P. 21 (ex S.P. 3) km. 6+500 di proprietà provinciale). In entrambi i casi mediante il recupero di proprietà immobiliari destinate a questo nuovo scopo.
“Non condivido l’idea che la manifestazione d’interesse possa riguardare il recupero di strutture dove il soggetto privato, a cui la manifestazione d’interesse è rivolta, debba recuperare, ristrutturare, adattare e soprattutto gestire una struttura che rimane sempre di proprietà pubblica, anche se ciò avvenisse intercettando finanziamenti nazionali e comunitari.
Il problema della gestione, nel recupero funzionale dei due immobili, è l’aspetto di maggiore criticità che non consentirebbe adeguate presenze lungo la ciclovia valle del fiume Ofanto. A regime le strutture potrebbero ospitare solo tra le 8 e 10 presenze, poche per ottenere un utile di gestione di tipo stagionale” puntualizza Dellisanti.
“La mia proposta è invece quella di destinare alle strutture già funzionanti quali gli agriturismi le risorse disponibili, coinvolgendoli per effettuare piccoli cambiamenti e trasformarli in Albergabici-agrituristici, coniugando l’ambiente il territorio e l’enogastronomia.
Se le strutture percepiscono la presenza e il supporto dell’Ente Parco Regionale, unito alla possibilità di accedere a finanziamenti sicuramente si sentiranno motivati ad effettuare le necessarie modifiche alla struttura adattandola allo scopo e realizzando in tal modo una serie di vantaggi: diffusione delle strutture ricettive lungo le ciclovie; maggiore interesse per cicloturisti locali che userebbero la bici per brevi escursioni giornaliere; disponibilità di risorse da distribuire tra le aziende del territorio del Parco; marketing e promozione turistica della propria strutture coniugando la promozione del territorio”.
Conclude Dellisanti: “Altro aspetto da non sottovalutare è il supporto logistico da fornire ai cicloturisti che solo attraverso una serie di strutture diffuse e collegate in rete già presenti sulle ciclovie potrebbero generare la svolta economica della valorizzazione territoriale.”
Nino Vinella
https://www.cdfbassamediavalleofanto.it/ciclovia-valle-dellofanto-manifestazioni-di-interesse-per-la-co-progettazione-e-successiva-gestione-di-due-albergabici/
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