In relazione alla recente ordinanza trasmessa alla Confraternita del Real Monte di Pietà dal Comune di Barletta, l’avvocato Maurizio Savasta precisa in una sua nota trasmessa in esclusiva alla nostra Testata: “Non sono più Presidente della Confraternita avendo esaurito da tempo i miei due mandati ed ad oggi il nuovo Presidente è l’Avv. Francesco Frezza.
Posso però dire che il distacco di calcinacci dalle facciate del fabbricato in effetti costituisce problema che già in passato si è manifestato.
Durante il mio mandato furono effettuati saggi e verifiche tecniche che stabilirono che trattavasi non di cedimenti strutturali, ma di episodi dovuti alla normale usura del tempo.
In ogni caso, fu premura dell’Ente sollecitare tutte le Istituzioni (Regione in testa) per chiedere di intervenire mediante l‘utilizzo dei fondi che annualmente vengono destinati per gli interventi urgenti sui beni storici, ma le poche somme sono state sempre destinate ad immobili di altri Comuni.
Analogamente nessun esito hanno avuto le istanze alla Sovrintendenza e al Ministero per i beni culturali per ottenere, come sarebbe pure diritto della Confraternita, l’erogazione dei contributi per il restauro delle strutture e degli interni del fabbricato, (tutto finanziato con risorse proprie) al fine di allocarvi in una sede pure sismicamente adeguata gli Uffici di Prefettura della Provincia di Barletta-Andria-Trani, credo tra i più belli d’Italia.
Nonostante tutto, grazie ad Impresa privata, sono stati garantiti gli interventi indispensabili per la messa in sicurezza. Ma è evidente che non trattasi di interventi risolutivi.
In continuità con tali attività (che vedranno assorbite ancora per anni le risorse oramai assai ridotte della Confraternita), è notizia recente che, salvo impedimenti dell’ultima ora, a breve avranno inizio i lavori di sistemazione anche delle facciate che saranno restituite al loro antico splendore.
E tanto grazie allo sforzo congiunto dell’impresa che eseguirà i lavori e di una Banca, utilizzando gli attuali bonus previsti dalle norme.
Per completezza, va poi detto che tra gli ultimi atti del mio mandato vi è stata la concessione alla Curia Arcivescovile di Trani della Chiesa monumentale e della parte del fabbricato già Convento dei Gesuiti e non rientrante nella porzione di immobile locata alla Prefettura ed alla Provincia (ora Regione) quale sede alla Protezione civile.
Tale concessione è stata fatta nell’ambito di un progetto condiviso con la Curia che dovrebbe consentire di restituire ai cittadini la Chiesa, al cui interno vi sono pregevoli opere, nonché di procedere alla ristrutturazione dell’altra porzione di immobile per il quale la Confraternita non ha più disponibilità finanziarie sufficienti per il restauro.
E tanto per allocarvi all’interno enti e\o associazioni benefiche o per progetti di recupero nel sociale (già nella porzione agibile è stata insediata la mensa della Caritas in linea con le finalità della ns secolare Confraternita).
Solo per dovere di notizia, informo che nelle more la Confraternita ha anche completato tra mille sforzi, il progetto di recupero degli archivi cartacei dell’Ente (contenenti opere librarie di grande valore storico), il restauro del pregevole organo seicentesco e di una bellissima scultura rappresentante un Angelo rinvenuta durante i restauri e che sarà esposta nella Prefettura".