07/10/2021. BARLETTA - "ALL’OSPEDALE IN TRENO": FERMATA AL DIMICCOLI SULLA FERROVIA BARLETTA-SPINAZZOLA. CON LA RIAPERTURA DELLA CIRCOLAZIONE DOPO GLI ULTIMI LAVORI A CHE PUNTO E’ IL PROGETTO? LE PROMESSE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE NELLA TEMPISTICA DI RFI.
All’ospedale in treno: fermata al Dimiccoli sulla linea ferroviaria Barletta-Spinazzola. Con la riapertura della circolazione dopo gli ultimi lavori a che punto é il progetto?
Domanda che ritorna di attualità da un anno e mezzo fa, quando il comunicato stampa diffuso sabato 18 aprile 2020 riportava: “L’Amministrazione comunale, con una delibera di Giunta, ha approvato il progetto di fattibilità della elettrificazione e potenziamento della linea ferroviaria Barletta – Canosa di Puglia, nell’ambito del quale è prevista la realizzazione della fermata “Ospedale di Barletta. Tale progettazione rientra in un accordo quadro fra regione Puglia ed RFI - Italferr ed è il punto di partenza concreto di un’opera che si prevede potrà essere consegnata al territorio e non solo alla città, nel primo semestre del 2023”. In attesa di notizie aggiornate, proseguiamo il nostro viaggio.
DALLO SPERONE COLLINARE che domina il teatro naturale della celebre Battaglia fra Annibale e l’esercito di Roma nel 216 avanti Cristo, quella sanguinosa disfatta nella piana ofantina, Canne (importante sede episcopale legata alla figura del Santo Vescovo Ruggiero) sovrasta tutto l’orizzonte fino al Gargano con la sua cittadella, ed è essa stessa lo spettacolo di un agglomerato urbano tuttora in fase di scavo, dove si allineano nell’Antiquarium reperti di civiltà che spaziano dal VI millennio prima di Cristo fino al XIII secolo.
Dal belvedere della stazioncina si gode un panorama davvero incomparabile sulla Valle d’Ofanto; la passeggiata può proseguire verso l’antica fontana medievale di San Ruggiero ed i vicini scavi di San Mercurio, sull’omonima collinetta, coi resti di una imponente domus romana d’epoca imperiale, dove ancora oggi si continua a scavare, o presso il vicino menhir che rimanda al mito dell’eroe Diomede, oppure recarsi nella zona dei Sepolcreti, dove le numerose testimonianze della presenza umana organizzata si concentrano nei resti dei villaggi preistorici e protostorici ben documentati da pannelli didattici illustrativi e sussidi multimediali. Canne della Battaglia diventa così l’unica stazioncina esistente in tutta Italia dove si scende direttamente in un sito archeologico d’importanza mondiale, e si potrebbe dire che qui la Grande Storia si conceda una fermata straordinaria ormai pienamente proiettata sui binari del turismo culturale e scolastico.
NEL 2003, IL COMITATO ITALIANO PRO CANNE DELLA BATTAGLIA (soggetto promotore del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino), in coincidenza al cinquantenario di fondazione (1953-2003), ha aperto nella fermata di Canne della Battaglia, d’accordo con Trenitalia nel quadro del “Progetto Nuovi Orizzonti - Canne della Battaglia Terzo Millennio” un proprio punto di assistenza turistica ed annessa base operativa, a disposizione del pubblico tramite l’impiego di giovani esperti in servizi per l’archeologia ed il turismo, che ricevono, accolgono e guidano in visita qualificata i gruppi organizzati desiderosi di un tuffo nel passato a bordo del treno dell’archeologia, autentica riscoperta di un territorio che non finisce mai di stupire davvero.
Dal 21 al 28 agosto 2004, la linea festeggia in grande stile il suo importante “compleanno” con una fitta serie di manifestazioni fra turismo, archeologia, ambiente e riscoperta del territorio curate da Enti locali ed Associazioni sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Giunta e del Consiglio Regionale.
Il debutto Sabato 21 agosto alle ore 19,00 nei rinnovati ambienti della stazione di Spinazzola con l’inaugurazione della Mostra documentaria ed iconografica promossa in occasione del 110° anniversario della Ferrovia da Comune di Spinazzola, Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, Trenitalia, Rete Ferroviaria Italiana, Pro Loco di Spinazzola e Dopolavoro ferroviario di Foggia - Spinazzola.
L'impegno del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia non solo ha trasformato quello che era un semplice casello in una vera e propria porta d'accesso all'area archeologica, ma quotidianamente si batte e si impegna con successo per la salvaguardia della linea ferroviaria.
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