11/06/2022. BARLETTA - IL PLAUSO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO ALECCI ALL’ASSOCIAZIONE ATTORI SPONTANEI BARLETTANI: “NEL TEATRO DIALETTALE LE RADICI DELLA CULTURA POPOLARE”. SARANNO PUBBLICATI PER BENEFICENZA I 20 COPIONI DELL'INDIMENTICABILE "GIGGINO" CAFAGNA.
Il Commissario Straordinario al Comune di Barletta, dott. Francesco Alecci, ha indirizzato all’Associazione ricreativa culturale “Attori Spontanei Barlettani”, erede della tradizione avviata sul palcoscenico dall’indimenticabile Giggino Cafagna negli Anni Settanta, una speciale lettera di plauso e di ringraziamento.
“Ho ricevuto le due pregevoli fotografie scattate nella Multisala Paolillo la sera di domenica 24 Aprile 2022, al termine della rappresentazione della bella commedia “A’ navicule stà vacande” in vernacolo barlettano alla quale ho avuto il piacere di partecipare e sono grato per la attenzione rivolta alla mia persona e soprattutto a questo Ente civico. Le fotografie costituiranno un prezioso ricordo in generale della mia esperienza umana e professionale in questo territorio ed in particolare di un approccio all'esteso e variegato mondo della Cultura, della Storia e delle Arti che magicamente nella Città di Barletta assumono sempre spessori e qualità eccellenti”.
Prosegue nella sua lettera il Commissario straordinario: “Pure quella commedia ha rappresentato una conferma di tale considerazione. Rammento bene ancora oggi l'impegno qualificato ed intenso degli Attori che ne erano protagonisti ed il riscontro entusiasta e caloroso del pubblico grandemente presente in platea.
Avvicinandosi la data della conclusione della mia gestione commissariale rivolgo all’Associazione queste mie parole di ringraziamento e saluto con tanta, tanta cordialità, abbracciando con Voi Attori tutti quei Cittadini barlettani che in questo mio "viaggio" umano e professionale non hanno mancato mai di porgermi la loro attenzione, il loro sostegno e la loro condivisione. Auguro all’Associazione Ricreativa Culturale "Attori Spontanei Barlettani" ed al pubblico che ama il Vernacolo un felice prosieguo”.
LA RENTREE’ DI DOMENICA24 APRILE 2022 - E’ stato infatti grande successo di pubblico a Barletta per il grande ritorno in scena del teatro popolare dialettale dal vivo con la commedia “A’ navicule sta’ vacande” degli Attori Spontanei Barlettani nella Multisala Paolillo, dove si è registrato il “tutto esaurito” da record per le 300 poltrone dell’elegante platea. Umorismo e vernacolo, risate e cultura popolare, divertimento e satira di costume nella commedia approdata alla diciannovesima replica a distanza di oltre due anni dal precedente “sold out” di domenica 1° marzo 2020, ultima rappresentazione dal vivo a Barletta prima del lockdown. Il Comune di Barletta ha patrocinato l’evento con un apposito decreto commissariale, riconoscendo la valenza socio-culturale dello spettacolo ed i suoi scopi di solidarietà tenuto conto che una significativa parte dell’incasso sarà devoluta ad attività filantropiche e di Volontariato del Territorio su espressa indicazione da parte di Pubblico e degli Sponsor.
Ed a questo scopo, per fine anno è stata preannunciata la diffusione nelle Scuole cittadine di un volume con le foto ed i testi dei venti copioni in lingua dialettale scritti da Giggino Cafagna (protetti nei diritti d’autore dalla Siae). I premiati: Associazione Ricreativa Culturale Attori Spontanei; Multisala Paolillo; Michele Cafagna, attore protagonista e regista; Antonella Porcelluzzi, attrice protagonista; Pamela Fiorella, attrice; Anna Lisa Desiderio, attrice; Nino Vinella, giornalista; Zingrillo.Com; Pasquale Comitangelo, attrezzature sceniche vintage e antiquariato; Bellino Ecometals Demolizioni; Falco Roberto Porte; I Dicataldo bontà alimentari; Circolo Culturale I Giganti; Renzo Leone, Audio One Service. Oltre al fotografo di scena Rino Lattanzio ed a Gianni Civita Studio per le riprese video.
Il copione e la relativa sceneggiatura appartengono alla più recente storia del teatro popolare dialettale dove il vernacolo barlettano regge il confronto con i fatti più quotidiani della vita di ogni giorno. E che rimescola tutti questi ingredienti nell’adattamento ai tempi nostri di quel copione in tre atti portato sul palcoscenico del cinema Dilillo nella primavera del 1976 con identico, straripante successo dall’indimenticabile autore e protagonista principale Giggino Cafagna.
QUARANTASEI ANNI DOPO,si deve alla passione di suo figlio Michele l’aver saldato questo debito di riconoscenza con chi, in un certo modo, ha “inventato” il teatro dialettale barlettano nella seconda metà degli Anni Settanta mettendo a frutto la tradizione ed un certo gusto dell’ironia condito da generose doti di satira paesana. Una invenzione… spontanea, affidata in principio all’istrionismo dei suoi pionieri (che recitavano a soggetto, come nei tempi del Carro di Tespi, cioè senza copione scritto) e poi man mano cresciuta, evolvendosi in forme creative destinate a tramandarsi per l’esistenza di trascrizioni con tanto di sceneggiatura, battute e quant’altro di utile nella “cassetta degli attrezzi” di chi il teatro non lo fa per mestiere ma per amore e tanto, tanto ma tanto sentimento.
Di copioni ne esistono addirittura venti, oltre a vari sketch: tanti quanti sono le commedie riproponibili in scena e, perché no?, da pubblicare in un volume da destinare al pubblico e così tramandare anche la scrittura del dialetto barlettano spesso soggetto a stravolgimenti poco credibili ma comunque suggestivi nella più genuina espressività. Circa mezzo secolo dopo, l’eredità di questa singolare esperienza di vita popolare resta affidata ad una (temporaneamente) ristretta cerchia di attori, in una… palestra che Michele Cafagna conduce con tenacia e tantissima passione.
La “rentrée” di domenica 24 aprile, carica di tanta energia e voglia di sano spettacolo dal vivo, ha così archiviato la diciannovesima replica della commedia dal lontano debutto nel 1976 in questo tempo di ripresa e di ritorno ad una normalità dove riconoscersi sulla scena fra una battuta ed una risata può scacciare definitivamente l’emergenza dalla vita di ogni giorno.
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