Condannato l'atto vandalico
TRANI - Leoni della Cattedrale sfregiati: risuona forte la presa di posizione dell'arcivescovo, mons. Giovan Battista Pichierri, in un messaggio che esprime allo stesso tempo dura condanna per l'accaduto, un accorato appello al rispetto delle del bello e del patrimonio collettivo e la speranza di un moto di pentimento e cambiamento nel cuore dei responsabili. Il presule sottoline innanzitutto che «la Cattedrale di Trani è stata offesa gravemente nella sua struttura architettonica e moralmente nel suo valore di fede».
Ed alle autorità - Comune, Soprintendenza alle belle arti, forze dell'ordine -, presso le quali l'ufficio diocesano di arte sacra e beni culturali ha tempestivamente segnalato l'accaduto, mons. Pichierri rivolge un'invocazione perché operino in stretta sinergia, «per stanare l'imbecillità e il vandalismo ed elevare la cultura del bello nel rispetto delle persone che lo hanno saputo produrre e della società che lo ha ereditato come ricchezza unica ed impareggiabile».
«Ci è tanto costato - conclude l'arcivescovo - aver dovuto chiudere la Cattedrale per adeguare l'impianto illuminotecnico e renderla bella con la luce elettrica, così come lo è con la luce del sole. Ora, mentre ci apprestiamo ad aprirla per la prossima festa di S. Nicola il pellegrino, a fine luglio, davvero non ci voleva quell'atto vandalico che esprime solo disgusto, irritazione, irriverenza. A tutti - conclude Mons. Pichierri - rivolgo l'appello, ed in particolare ai colpevoli, di amare se stessi e gli altri, la propria casa e la casa di tutti, che è la nostra Città. Diamoci da fare per crescere nella bellezza che ci appartiene». Nico Aurora
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 23/07/2006 TRANI - I danni alla cattedrale L'arcivescovo «all'Inferno gli imbecilli»
TRANI - «Imbecillità». È la parola che più delle altre riecheggia in questi giorni per qualificare gli autori dello sfregio di martedì scorso ai leoni stilofori della cattedrale. E risuona forte nella ferma presa di posizione dell'arcivescovo, monsignor Giovan Battista Pichierri, in un messaggio che esprime allo stesso tempo dura condanna per l'accaduto, un accorato appello al rispetto del bello e del patrimonio collettivo e la speranza di un moto di pentimento e cambiamento nel cuore dei responsabili. Il presule ricorda innanzi tutto che «la Cattedrale di Trani è stata offesa gravemente nella sua struttura architettonica e moralmente nel suo valore di fede».
Ed alle autorità - Comune, Soprintendenza alle belle arti, Forze dell'ordine -, presso le quali l'ufficio diocesano di arte sacra e beni culturali ha tempestivamente segnalato l'accaduto, monsignor Pichierri rivolge un'invocazione perché operino in stretta sinergia, «per stanare l'imbecillità e il vandalismo ed elevare la cultura del bello nel rispetto delle persone che lo hanno saputo produrre e della società che lo ha ereditato come ricchezza unica ed impareggiabile». Monsignor Pichierri ritiene tutt'altro che pleonastico ricordare che «la Cattedrale di Trani è un simbolo della bellezza dell'arte sacra in Puglia, che brilla attraverso le sue Cattedrali in modo del tutto particolare. Tutti ammirano la nostra Cattedrale, riconosciuta dall'Unesco come monumento di pace».
Ed proprio per queste premesse che il contrasto con la realtà è davvero stridente: «Ora è davvero insulsaggine e autolesionismo - scrive il presule - rovinare quanto di più prezioso possiede la nostra terra dal punto di vista del turismo religioso». E l'amarezza si accresce anche in considerazione dei grossi sacrifici, anche economici, che la curia sta sostenendo per il restauro interno del tempio. Nico Aurora
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno 23/07/2006Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali
dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
Comunicato dell'Arcivescovo sul danneggiamento dei leoni stilofori della Cattedrale
DENUNCIA E APPELLO DELL'ARCIVESCOVOLa Cattedrale di Trani, segno di alta cultura architettonica del sec. XI e simbolo della fede cristiana dei nostri avi, è stata offesa gravemente nella sua struttura architettonica e moralmente nel suo valore di fede.
Il nostro ufficio diocesano di arte sacra e beni culturali si è mosso sollecitamente segnalando il danno ad opera di ignoti alle competenti autorità, religiose, civili, militari.
Faccio mia la relazione dell'incaricato diocesano, don Saverio Pellegrino, del 21 c.m. ed invoco dalle pubbliche autorità, Comune, Soprintendenza alle belle arti, Forze dell'ordine, tutta la collaborazione possibile per stanare l'imbecillità e il vandalismo ed elevare la cultura del bello nel rispetto delle persone che lo hanno saputo produrre e della società che lo ha ereditato come ricchezza unica ed impareggiabile.
È risaputo da tutti come la Cattedrale di Trani è un simbolo della bellezza dell'arte sacra in Puglia, che brilla attraverso le sue Cattedrali in modo del tutto particolare.
Tutti ammirano la nostra Cattedrale, riconosciuta dall'UNESCO come monumento di pace.
Ora è davvero insulsaggine e autolesionismo rovinare quanto di più prezioso possiede la nostra terra dal punto di vista del turismo religioso.
Ci è tanto costato aver dovuto chiudere la Cattedrale per adeguare l'impianto illuminotecnico e renderla bella con la luce elettrica, così come lo è con la luce del sole.
Ora mentre ci apprestiamo ad aprirla per la prossima festa di S. Nicola il pellegrino il 30 p.v., non ci voleva quell'atto vandalico che esprime solo disgusto, irritazione, irriverenza.
A tutti rivolgo l'appello, ed in particolare ai colpevoli, di amare se stessi e gli altri, la propria casa e la casa di tutti, che è la nostra Città.
Diamoci da fare per crescere nella bellezza che ci appartiene!
Trani, 21 luglio 2006
+ Giovan Battista Pichierri- Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth
- http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/vis_diocesi.jsp?idDiocesi=205