18/09/2006. A BISCEGLIE IL CONVEGNO SULL'ALZHEIMER IL 21 SETTEMBRE.
XIII^ GIORNATA MONDIALE SULL'ALZHEIMER
SI PUO' MIGLIORARE LA QUALITA' DI VITA DEL PAZIENTE CON MALATTIA DI ALZHEIMER?
21 SETTEMBRE 2006 ore 9 BISCEGLIE - Monastero Santa Croce
Il 21 settembre 2006 ricorre la XIII^ Giornata Mondiale Alzheimer. Per celebrare l'evento, questa Associazione ha curato l'organizzazione di un convegno, che avrà luogo a Bisceglie (Ba) presso il Monastero Santa Croce (con inizio alle ore 9,00 - il programma è allegato in calce alla presente nota). Quest'anno la manifestazione si propone di svolgere, soprattutto verso i familiari di coloro che sono affetti da questa terribile malattia, una concreta attività informativa e formativa. A tal fine durante l'incontro è prevista la visione di filmati sull'attività riabilitativa portata avanti dagli operatori (medici, psicologi, educatori, assistenti sociali, infermieri), dell'Unità di Valutazione Alzheimer, diretta dal dott. Mauro Minervini, presso l'Opera Don Uva di Bisceglie, che sarà anche il moderatore della conferenza. Gli argomenti che saranno trattati riguarderanno: . La rete dei servizi presenti e futuri in provincia di Bari (la cui relazione è affidata al dott. Pietro Schino). . La diagnosi precoce e la terapia farmacologica (dott.ri Alfonso Palermo, Pasquale Parisi e Biagio Veneziani). . La genetica nella diagnosi e nella terapia delle demenze (relazione del dott. Maurizio Giorelli). . Le direttive anticipate e l'amministratore di sostegno (relazione a cura dell'Avv. Nicola Ulisse). . Facilitare la vita al familiare (relazione della dott.ssa Katia Pinto). . L'invalidità e la legge 104/92 (relazione dell'ass. soc. Ivana Capotorti). Ma tale incontro è, altresì, destinato a rappresentare un momento importante di coinvolgimento e sensibilizzazione dell'opinione pubblica su una patologia sempre più dilagante e a fortissimo impatto sociale, che implica pure numerosi e drammatici risvolti socio-economici. Quest'anno l'incontro del 21 settembre riveste un ulteriore significato. Infatti, oggi a cento anni dalla descrizione del primo caso di quella che sarebbe stata definita malattia di Alzheimer (dal nome del neurofisiopatologo tedesco, Alois Alzheimer, che il 4 novembre 1906 durante un convegno a Tubingen, presentò il caso di una donna affetta da una grave forma di demenza progressiva), è il momento di riflettere sui progressi fatti nella conoscenza dei meccanismi patogenetici e sugli obiettivi ancora da raggiungere nella cura e nell'assistenza sia del malato e sia di chi lo assiste. La scienza medica è in grado di conoscere meglio i meccanismi biochimici legati alla morte delle cellule nervose. Il che consente di fare una diagnosi precoce. Ciò è di fondamentale importanza sia per comprendere il probabile decorso della malattia sia per valutare l'evolvere dei sintomi, perché in alcuni casi, con la terapia farmacologica attualmente esistente, integrata con un'appropriata attività riabilitativa, è possibile rallentare il decorso della malattia. Non c'è tempo da perdere. E' questo il messaggio con cui l'A.D.I., l'ente internazionale che raggruppa 75 associazioni di familiari presenti nel mondo, celebra quest'anno il primo centenario. E' doveroso migliorare la qualità di vita del paziente. Se è vero che il compito della medicina è cercare di guarire il paziente, se possibile. Ma averne cura sempre, occorre pure che i governi riconoscano che l'Alzheimer è un'emergenza sanitaria e sociale e che l'opinione pubblica vinca lo stigma che, purtroppo, tuttora circonda tale malattia. Sotto questo profilo, afferma il dott. Pietro Schino, Presidente Regionale dell'Associazione Alzheimer, è necessario promuovere azioni positive volte in particolar modo a sostenere le famiglie che hanno avuto un loro caro colpito da questa terribile malattia. Esse - prosegue il dott. Schino - non possono essere lasciate sole col loro pesante carico. La società civile si deve impegnare per reperire le risorse necessarie da destinare all'attuazione di iniziative concrete e alla costruzione di strutture diffuse su tutto il territorio, nelle quali realizzare programmi specifici di assistenza e di riabilitazione, senza trascurare, il sostegno economico e l'assistenza domiciliare per quelle famiglie che non sono in grado di fare fronte al problema o sono logorate sul piano psicologico e morale.
Associazione Alzheimer - Bari Tel 080/3994450 Fax 080/3994455 - 0883/487903 Largo Ciaia, 3 - 70125 Bari pieschin@tiscalinet.it - nicolaulisse@tin.it www.alzheimer.it
Per ulteriori informazioni: Dott.ssa Katia Pinto 335/446939 Avv. Nicola Ulisse 347/0739288
PROGRAMMA
Bisceglie, 21 settembre 2006, Monastero di Santa Croce, ore 9.00
Tema del Convegno: SI PUO' MIGLIORARE LA QUALITA' DI VITA DEL PACIENTE CON MALATTIA DI ALZHEIMER? I SESSIONE Moderatore: Dott. M. Mauro Minervini
. Ore 9.00-9.15 "La rete dei servizio presenti e futuri in provincia di Bari" Dott. Pietro Schino . Ore 9.15-9.30 "La diagnosi precoce e la terapia farmacologia" Dott. A. Palermo, P. Parisi, B. Veneziani . Ore 9.30-9.45 "La genetica nella diagnosi e nella terapia delle demenze" Dott. Maurizio Giorelli . Ore 9.45-10.00 "Le direttive anticipate e l'amministratore di sostegno" Avv. Nicola Ulisse . Ore 10.00-10.15 "Facilitare la vita al familiare" Dott.ssa Katia Pinto . Ore 10.15-10.30 "L'invalidità e la legge 104" Ass. soc. Ivana Capotorti
DIBATTITO E ESPERIENZE RAPPRESENTATE
VISIONE DEI FILMATI: . Attività riabilitative cognitivo-comportamentali . Comunicazione non verbale . Terapia fisica . Assistenza infermieristica specializzata per alimentazione, igiene e problemi del sonno . Ruolo dei volontari . Attività di animazione . Attività dei tirocinanti
Segreteria organizzativa: Dott.ssa Katia Pinto-Dott. Pietro Schino 080/3994450 - 080/3994455 cell. 335/446939 e-mail: pieschin@tiscalinet.it
Avv. Nicola Ulisse - 0883/487903 Cell. 347/0739288 e-mail: nicolaulisse@tin.it
Iscrizione gratuita. E' gradita una offerta libera alla Associazione Alzheimer Bari
- Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth - www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/vis_diocesi.jsp?idDiocesi=205
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