MA IL COMUNE DI BARLETTA RISCHIA DI PERDERE UN MILIONE DI EURO DI FONDI REGIONALI E NAZIONALI PER CANNE DELLA BATTAGLIA. COME MAI?

Fra convegni che fanno il punto della situazione su scavi portati avanti sistematicamente (Canosa) e nuove scoperte in tempo reale (Trinitapoli), la valle d’Ofanto assiste in questi giorni al “grande risveglio” dell’archeologia come motore di una nuova identità territoriale ma soprattutto per farla decollare come autentica risorsa economica della Sesta Provincia che verrà anche in questo delicato comparto dei nostri Beni Culturali.

Già, il punto è proprio questo: la gestione di ogni sito archeologico in chiave di armonica valorizzazione turistica del singolo itinerario rispetto alla mappa generale che si sta via via sempre più infittendo.

Siamo contenti che queste continue scoperte stiano riportando alla luce interessantissimi tasselli del mosaico di conoscenza sulla nostra Grande Storia, sempre più da condividere e da rileggere alla luce del bisogno fondamentale di ripassare al setaccio quanto già si sapeva per adeguarlo ai reperti che affiorano ed alle nuove testimonianze del passato.

Siamo perplessi invece sulle modalità di approccio al sistema dei Beni culturali e dei siti archeologici in particolare sotto l’aspetto dei finanziamenti ricevuti o richiesti a seconda dei casi.

Ci risulta, ad esempio, che il Comune di Barletta stia seriamente rischiando di perdere il maxi-finanziamento da 1 milione di euro arrivato già nello scorso mese di gennaio dalla Regione Puglia in base all’Accordo di programma quadro stipulato con i Ministeri dell’Economia e dei Beni Culturali per la riqualificazione dell’accoglienza turistica del Parco archeologico di Canne della Battaglia, punta di diamante del network dei siti archeologici in valle d’Ofanto.

Il Comitato si tiene continuamente informato sullo stato di salute di questa pratica, i cui termini sono abbondantemente scaduti: Pensate: mentre a Canosa (che ha ricevuto la metà dei fondi rispetto a Barletta per Canne della Battaglia, ovvero 500.000 euro) hanno già stipulato il tutto fin da inizio luglio con una conferenza di servizio Comune-Soprintendenza archeologica-Università di Bari e di Foggia, e mentre nella stessa Foggia si pensa ad una nuova Fondazione archeologica per la Daunia, i nostri competenti uffici si stanno occupando di come spendere il milione di euro appena da qualche giorno.

Abbiamo sentito il consigliere delegato all’Authority comunale per Canne, Franco Caputo (Ds), che ci ha più volte ripetuto nelle ultime ore di “non preoccuparci”, che “Barletta non perderà nemmeno un centesimo di euro per Canne della Battaglia”, e che “abbiamo preso noi del Comune la regìa di tutta l’operazione vista l’inerzia della Soprintendenza”, eccetera eccetera.

Ma finora i risultati di tutte queste garanzie e promesse non sono stati ritenuti da noi sufficienti per poter dire alla Cittadinanza di Barletta che veramente la nostra Città non perderà i finanziamenti del Governo per Canne della Battaglia.

Ora chiediamo pubblicamente tramite gli Organi di Stampa di fare finalmente chiarezza e di tranquillizzare tutti quanti, specie dopo gli attacchi al nostro patrimonio archeologico sventati pochi giorni fa durante il tentativo di rapina all’Antiquarium.

NINO VINELLA
Presidente Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia